{"id":11793,"date":"2022-07-14T00:00:00","date_gmt":"2022-07-13T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/blog\/le-piu-grandi-truffe-nella-storia-del-trading-da-carlo-ponzi-a-bernie-madoff"},"modified":"2022-07-14T00:00:00","modified_gmt":"2022-07-13T22:00:00","slug":"le-piu-grandi-truffe-nella-storia-del-trading-da-carlo-ponzi-a-bernie-madoff","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/blog\/le-piu-grandi-truffe-nella-storia-del-trading-da-carlo-ponzi-a-bernie-madoff","title":{"rendered":"Le pi\u00f9 grandi truffe nella storia del trading: da Carlo Ponzi a Bernie Madoff"},"content":{"rendered":"

Ciao a tutti. Io sono Alessandro Ntanos uno dei coach alla Unger Academy.<\/p>\n

E oggi vedremo insieme quali sono state le truffe pi\u00f9 famose nella storia del trading e quali sono soprattutto i segnali per accorgersi che qualcosa forse non torna per evitare ovviamente di cadere nella trappola dei truffatori.<\/p>\n

Carlo Ponzi<\/p>\n

Iniziamo allora questa rassegna sulle truffe maggiori o che comunque hanno fatto pi\u00f9 scalpore nella storia, recente e non, con chi se non Carlo Ponzi? Questo nome sicuramente sar\u00e0 noto a tutti voi.<\/p>\n

Si sente spesso parlare dello schema Ponzi, che appunto \u00e8 uno dei metodi di truffa pi\u00f9 comunemente usato per raggirare gli investitori.<\/p>\n

Ma chi era Carlo Ponzi e come ha fatto a diventare cos\u00ec noto? Era innanzitutto un immigrato italiano che pare fosse giunto negli Stati Uniti con soli 2 dollari e mezzo.<\/p>\n

La sua fortuna inizialmente fu quella di aver scovato un arbitraggio che gli permetteva di scambiare dei buoni, una sorta di francobolli, emessi dallo stato italiano con dei dollari americani. Perch\u00e9 in America questi buoni costavano sensibilmente di pi\u00f9. Ricavandone quindi pensate un profitto di oltre il 400% e senza rischiare nulla.<\/p>\n

Infatti prometteva ai suoi clienti iniziali rendimenti del 50% dopo i primi tre mesi. E per un bel po’ insomma questo ha funzionato, questo arbitraggio funzion\u00f2, permettendogli di crearsi un buon nome e accumulare cos\u00ec svariati milioni da gestire. E addirittura pensate di acquisire una banca con cui inizi\u00f2 poi il suo famoso schema.<\/p>\n

Il suo piano era quello di promettere chiaramente degli alti guadagni e generare cos\u00ec dei flussi di denaro costanti, in modo da remunerare poi gli investitori pi\u00f9 longevi a cui erano stati promessi, appunto, i rendimenti.<\/p>\n

Ma nella realt\u00e0 dei fatti Carlo Ponzi non investiva assolutamente il denaro degli investitori. Infatti quando poi Clarence Barron, un analista finanziario di quel tempo, mise in luce che non sarebbero bastati tutti i buoni di risposta presenti in circolazione per ripagare i debiti della banca di Ponzi, che ovviamente erano alti per via dei rendimenti altissimi che prometteva, ecco che il castello di carte inizi\u00f2 a vacillare.<\/p>\n

Dopo poco le Poste Italiane nel 1920 modificarono addirittura il tasso di conversione postale di quei francobolli e resero dunque l’arbitraggio di Ponzi non pi\u00f9 conveniente nemmeno a livello teorico.<\/p>\n

Fu quindi arrestato di l\u00ec a poco e sar\u00e0 detenuto poi per oltre dieci anni. Truff\u00f2 pi\u00f9 di 40.000 investitori che persero complessivamente 15 milioni di dollari, qualcosa che, tenuto conto dell’inflazione, oggi sarebbe pari a circa 30 miliardi di dollari, quindi sicuramente una cifra veramente veramente grande.<\/p>\n

Questo schema stava in piedi, come vi dicevo, perch\u00e9 sotto la promessa di alti guadagni generava dei flussi di denaro costanti e quindi l’immissione di nuova liquidit\u00e0 permetteva di tenere in piedi lo schema e pagare gli investitori pi\u00f9 lontani.<\/p>\n

Bernie Madoff<\/p>\n

Proseguiamo adesso con un altro esponente molto famoso delle truffe dello schema Ponzi. Sto parlando di Bernie Madoff, all’anagrafe Bernard Lowrence Madoff, un uomo che prima di fallire gestiva qualcosa come 60 miliardi di dollari, che \u00e8 stato presidente del Nasdaq, una delle Borse valori pi\u00f9 grandi al mondo e che non ha certo bisogno di presentazioni. E il suo metodo era proprio quello ideato da Carlo Ponzi, di cui abbiamo parlato poco fa.<\/p>\n

In sostanza, prometteva anche lui, falsificando i bilanci e i numeri del suo fondo, dei guadagni molto stabili. Infatti Madoff non volava alto come Carlo Ponzi, che prometteva il 50% in tre mesi, ma era arrivato ad avere una cos\u00ec importante reputazione nel mondo della finanza che bastava, permettetemi di dire, la promessa di un rendimento del 10-12% all’anno per far piovere milioni all’interno del suo fondo.<\/p>\n

Fondo che era uno dei pi\u00f9 grandi di New York. Avevano investito in esso delle grandi banche, degli hedge fund, investitori privati molto facoltosi. Ma Madoff non ha solo truffato queste grandi entit\u00e0. Ha derubato anche parenti, amici e conoscenti.<\/p>\n

Erano talmente costanti per\u00f2 i suoi rendimenti, sempre sulla carta s’intende, che arrivarono pensate a chiamarlo "The Wizard", ovvero "Il Mago". Le turbolenze che tutti vivono prima o dopo in borsa per lui non esistevano. La sua tecnica di trading, a quanto diceva, era basata su un complesso calcolo di copertura che aveva il compito di proteggere il conto dalla volatilit\u00e0 generata dalla compravendita di azioni attraverso operazioni di copertura sulle opzioni.<\/p>\n

Col tempo, dopo i processi e dopo che tutte le carte sono state analizzate fino in fondo, possiamo dire con assoluta certezza che n\u00e9 Bernie Madoff in prima persona n\u00e9 qualcun altro a suo nome abbia mai fatto trading nel modo giusto, o perlomeno non nel modo che diceva lui, perch\u00e9 non ve n’\u00e8 traccia da nessuna parte.<\/p>\n

Questo castello di carte, invece, scoppi\u00f2 a fine 2008, quando ormai la bolla immobiliare era scoppiata e molti investitori iniziarono a chiedere dei rimborsi che la societ\u00e0 di Madoff non era pi\u00f9 in grado di onorare.<\/p>\n

Il suo era uno schema Ponzi, infatti, e purtroppo anche in questo caso molti investitori ci hanno rimesso davvero molti risparmi. Bernie Madoff si \u00e8 spento l’anno scorso, nel 2021, mentre stava scontando svariate centinaia di anni di carcere. Se non vado errato, la condanna era a 150 anni di carcere.<\/p>\n

Ha dovuto patire sicuramente. Gli ultimi anni della sua vita sono stati molto complessi. A parte il carcere, mentre era detenuto uno dei suoi due figli si \u00e8 tolto la vita, forse anche complice di tutta quella pressione mediatica che si era scatenata intorno alla famiglia Madoff e alla faccenda in generale, e al fatto che, come dicevo, Madoff non truff\u00f2 soltanto banche e grandi investitori, ma anche parenti stretti e amici, lasciandoli sul lastrico e poi, ovviamente, dopo la vicenda, gli fecero terra bruciata intorno.<\/p>\n

Altre Truffe<\/p>\n

Infine vediamo velocemente altre truffe meno note, ma che comunque hanno fatto male, purtroppo, a molti investitori. Ho riportato qui il caso Bio-On. Ho voluto mettere in luce un caso tutto italiano e anche abbastanza recente. Bio-On era un’azienda che si vantava di aver trovato un nuovo tipo di polimero facilmente smaltibile o addirittura riciclabile in molte altre forme, che \u00e8 una cosa se ci pensate davvero molto difficile per un tipo di plastica.<\/p>\n

Si scopr\u00ec infatti poi poco dopo che i bilanci anche in questo caso erano falsificati e che c’era ben poco di vero dietro la storia raccontata da Bio-On. La Guardia di Finanza mise i sigilli all’azienda nel 2019 e ne arrest\u00f2 i principali vertici, tra cui Marco Astorri, ideatore della truffa e presidente di Bio-On.<\/p>\n

Anche in questo caso il titolo Bio-On fino a poco… che era quotato all’AIM, quindi un mercato italiano, la sigla \u00e8 A I M. E anche in questo caso, come dicevo, il titolo fino a poco prima di finire in tribunale aveva un trend fortemente rialzista, quindi era considerata un’azienda totalmente innovativa in cui gli investitori credevano e investivano.<\/p>\n

Anche Jerome Kervi\u00e8l \u00e8 Nick Leeson, li ho messi insieme perch\u00e9 sono dei casi abbastanza simili. Potremmo chiamarli in questo caso pi\u00f9 che truffatori "rogue traders", cos\u00ec vengono definiti in gergo, ed entrambi lavoravano proprio come trader per una grande banca d’affari.<\/p>\n

Nel caso di Kerviel era Soci\u00e9t\u00e9 G\u00e9n\u00e9rale. E Nick Leeson invece lavorava in Barings Bank. La prima, quindi Soci\u00e9t\u00e9 G\u00e9n\u00e9rale, per colpa di Kerviel perse quasi 5 miliardi di dollari. La Barings Bank, la pi\u00f9 grossa banca scozzese fino ad allora, addirittura pensate un po’ fall\u00ec.<\/p>\n

Con un abilissimo metodo di falsificazione delle carte della banca e dei risultati, entrambi riuscirono a ingannare i vertici dell’azienda che pensavano di guadagnare miliardi invece che perderli. Ricoprivano d’oro addirittura i rogue traders che sembravano infallibili ma che a tutti gli effetti non lo erano.<\/p>\n

Ovviamente anche i mercati pi\u00f9 nuovi come le crypto non sono esenti purtroppo dalle truffe. Anzi, \u00e8 ancora pi\u00f9 importante stare attenti in questi casi perch\u00e9 sono mercati fortemente spinti e che esistono da poco tempo e quindi potrebbero nascondere delle insidie.<\/p>\n

Ne sono una prova due Exchange di crypto molto grandi che dal giorno alla notte sono falliti potremmo dire. Uno \u00e8 il caso di Quadriga, un exchange di crypto canadese che alla morte del creatore non ha pi\u00f9 potuto risarcire i clienti che avevano investito in Bitcoin proprio tramite Quadriga.<\/p>\n

Il proprietario era l’unico possessore, a quanto pare, delle chiavi del wallet principale di Quadriga, dove erano depositati tutti i fondi dei clienti. E quindi alla sua morte, che tra l’altro avvenne in giovane et\u00e0 e in maniera assolutamente inaspettata, ha fatto s\u00ec che i fondi detenuti in esso fossero irraggiungibili da chiunque.<\/p>\n

Anche Mt.Gox \u00e8 un caso simile avvenuto per\u00f2 in Giappone e che \u00e8 costato ai risparmiatori pensate ben 25 miliardi di dollari. Lascio a voi eventuali approfondimenti su questi casi.<\/p>\n

Conclusione<\/p>\n

Quindi di fronte a queste truffe purtroppo \u00e8 facile rimanere ingannati, lo abbiamo visto. La chiave di una truffa o di uno schema Ponzi si basa su un profondo meccanismo di fiducia che si costruisce negli anni e sulla promessa, ovviamente, di lauti guadagni che, come detto, possono far cadere nella trappola molte, molte persone, ma anche molte entit\u00e0 che in teoria dovrebbero essere pi\u00f9 accorte a riconoscere questo tipo di truffe, ma anche loro, quindi anche banche ed hedge fund, finiscono in queste trappole.<\/p>\n

Mi raccomando perci\u00f2 siate sempre molto attenti a decidere a chi affidare i vostri risparmi. Qui alla Unger Academy noi insegniamo un metodo per essere totalmente indipendenti e per poter creare le proprie strategie attraverso un metodo ben collaudato nel tempo.<\/p>\n

Se siete interessati a saperne di pi\u00f9, vi consiglio di cliccare il link in descrizione. Da l\u00ec potrete vedere un video di Andrea Unger oppure ottenere il nostro libro best seller coprendo solo le spese di spedizione, oppure ancora prenotare una call gratuita con un membro del nostro team.<\/p>\n

Se il video vi \u00e8 piaciuto, mi raccomando, lasciate un Like, iscrivetevi al canale e cliccate sulla campanella per non perdervi i prossimi appuntamenti.<\/p>\n

Alla prossima!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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