{"id":11920,"date":"2024-07-09T00:00:00","date_gmt":"2024-07-08T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/blog\/perdite-nel-trading-evita-la-disfatta-e-prospera-con-i-consigli-del-4-volte-campione-del-mondo"},"modified":"2024-07-09T00:00:00","modified_gmt":"2024-07-08T22:00:00","slug":"perdite-nel-trading-evita-la-disfatta-e-prospera-con-i-consigli-del-4-volte-campione-del-mondo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/blog\/perdite-nel-trading-evita-la-disfatta-e-prospera-con-i-consigli-del-4-volte-campione-del-mondo","title":{"rendered":"Perdite nel Trading: Evita la disfatta e prospera con i consigli del 4 volte Campione del Mondo"},"content":{"rendered":"

Trading non significa eldorado<\/strong><\/p>\n

Perdite nel trading. Eh s\u00ec, ci sono anche quelle. Ecco, molto spesso chi si avvicina al trading si aspetta di trovare, perch\u00e9 si fida del guru di turno, degli insegnamenti anche seri di turno, si aspetta di trovare un Eldorado dove tutto va bene, dove tutto funziona a meraviglia.<\/p>\n

Tendenzialmente se il piano di trading \u00e8 ben strutturato \u00e8 quello da aspettarsi. Ma il funzionare a meraviglia non \u00e8 che voglia dire che tu tutti i giorni guadagnerai, tutte le settimane, tutti i mesi. Ci saranno purtroppo, \u00e8 inevitabile, periodi di drawdown, periodi in cui si accumuleranno perdite e che potranno essere anche prolungati, magari anche pi\u00f9 di quello che uno, ovviamente spera mai, perch\u00e9 uno spera di non averne, ma si aspettano in qualche maniera.<\/p>\n

Eccesso di confidenza nel metodo<\/strong><\/p>\n

Il problema, 1) \u00e8 questo eccesso di confidenza nel metodo, nell’insegnamento, che porta a distaccarsi un po’ dalla realt\u00e0, perch\u00e9 tutte le cose hanno delle pause, che possono essere negative. Fate una dieta, non perderete un etto ogni giorno, ci sar\u00e0 un momento in cui per qualsiasi motivo il peso risalir\u00e0 un pochino. Poi se il lavoro fatto \u00e8 fatto bene, torner\u00e0 a scendere.<\/p>\n

E questo anche in altre pratiche. Lo sport, prima di tutto, immaginate lo sport, l’atleta non \u00e8 che migliora tutti i giorni, tutti gli anni, ci sono i periodi anche di riposo in cui si riprende e si prepara per la nuova stagione, dove poi crescer\u00e0 ancora perch\u00e9 partir\u00e0 da basi pi\u00f9 alte e pi\u00f9 elevate, fino poi al decadimento fisico legato all’et\u00e0, ma quello \u00e8 un discorso diverso che non ci riguarda, spero, come trader. Anche se, insomma, un trader discrezionale per esempio s\u00ec, potrebbe avere qualche problema, perch\u00e9 l’attenzione ai mercati poi ne risente.<\/p>\n

Aspettative realistiche e atteggiamento consapevole<\/strong><\/p>\n

Per\u00f2 ecco, quello a cui porre attenzione \u00e8 avere sempre delle aspettative realistiche, in quello che si fa, e essere consapevoli che ci saranno i momenti bui, chiamiamoli cos\u00ec. Momenti bui che possono esserci anche subito.<\/p>\n

La cosa peggiore che pu\u00f2 succedere a un trader<\/strong><\/p>\n

Allora, voglio aprire una piccola parentesi. In genere io dico che la cosa peggiore che possa succedere a un trader novizio \u00e8 partire e guadagnare. Ecco perch\u00e9, se uno comincia a fare trading e guadagna, l\u00ec gli vengono manie di onnipotenza e crede di essere il numero uno, crede di avere scoperto il Sacro Graal, e poi succede che si sovraespone, magari aumenta il rischio. Oppure che semplicemente, quando poi le cose non andranno pi\u00f9 bene come gli \u00e8 capitato all’inizio, si deprima profondamente.<\/p>\n

Test di personalit\u00e0 e trading: l\u2019esperienza di Andrea Unger<\/strong><\/p>\n

Voglio raccontarvi anche un altro aneddoto che non c’entra niente con questo, ma voi conoscete probabilmente Larry Williams, la leggenda del trading, ma pochi sanno che lui ha un figlio che fa lo psichiatra e ha fatto dei test di personalit\u00e0 proprio studiando, grazie alla professione del padre, diversi trader di successo, diciamo cos\u00ec, in giro per il mondo, ha fatto un questionario. E Larry Williams mi ha contattato e ha dato anche a me questo questionario, tante pagine che ho compilato diligentemente.<\/p>\n

Ho rimandato queste pagine e dopo poi mi ha dato il responso del figlio: bravo, bello, buono… Bello no! Tutto questo… L’unica cosa "ha avversione al rischio, potrebbe rischiare di pi\u00f9". Io dico: mannaggia, l’ho sempre detto io che sono troppo conservativo.<\/p>\n

Ho aumentato il rischio, ho alzato il rischio. Era inizio-met\u00e0 primavera del 2011… Batoste disumane. Proprio quando io ho alzato il mio livello di rischio nel trading, le strategie si sono disallineate coi mercati e le perdite che comunque avrei sofferto perch\u00e9 le cose non andavano come speravo, sono state amplificate. Ho tirato il freno a mano subito dopo e mi sono rimesso in careggiata, le cose piano piano si sono ristabilite. Per\u00f2 ecco, per dire, l’aumento di rischio pu\u00f2 succedere in un momento peggiore, per sfortuna anche, come \u00e8 stato nel mio caso. Per\u00f2 bisogna stare attenti, ecco.<\/p>\n

Perdite ed effetto psicologico<\/strong><\/p>\n

Per\u00f2 ecco l’effetto psicologico delle perdite \u00e8 la parte pi\u00f9 pericolosa da controllare. Noi dobbiamo essere soprattutto coscienti che ci possono essere e che ci sono. Un po’ come l’analogia del colesterolo: ce l’hai e devi tenerlo a bada. Non \u00e8 mia ma di un membro dell’Academy, per\u00f2 mi piace come analogia.<\/p>\n

Il colesterolo pu\u00f2 alzarsi, ma se tu segui uno stile di vita adeguato lo puoi tenere sotto controllo. Non lo potrai portare a 100, per\u00f2 puoi tenerlo comunque sotto controllo affinch\u00e9 non ti faccia del male. Lo stesso discorso vale per le perdite.<\/p>\n

L\u2019importanza del piano di lavoro nel controllo delle perdite<\/strong><\/p>\n

Se si fa un piano di lavoro ben definito e non ci si fa prendere dallo sconforto nel momento in cui le cose non vanno bene, ma si sta sul pezzo, diciamo cos\u00ec in terminologia un po’ pi\u00f9 spiccia, allora si pu\u00f2 arrivare a tenere sotto controllo anche quello che si ha.<\/p>\n

Quello che succede spesso, purtroppo, \u00e8 che alle prime perdite si perde completamente il filo del discorso, si cercano altre soluzioni, si cercano altri modi di lavorare, si cerca qualcosa di diverso. Perch\u00e9 quello che si aveva o si ha l’impressione che il giocattolo si sia rotto nel caso in cui all’inizio uno guadagnava e poi ha cominciato a perdere, oppure si pensa che questa \u00e8 tutta una fregatura e non funziona, perch\u00e9 guarda, sono partito e perdo.<\/p>\n

La perseveranza pu\u00f2 essere la chiave<\/strong><\/p>\n

Ecco, la perseveranza, che non deve essere ottusit\u00e0 per\u00f2, invece in questo caso aiuta. La perseveranza deve essere sana, nel senso che uno dice ok, ho impostato il mio lavoro, ho fatto questo, potevo aspettarmi questo perch\u00e9 l’ho pianificato, quindi so pi\u00f9 o meno quello che posso aspettarmi, non sta succedendo niente di peggio di quello che mi aspettavo. Fa male, per\u00f2 non \u00e8 cos\u00ec drammatico.<\/p>\n

Un drawdown del 10% \u00e8 normalissimo. Io ancora nel 2009 questo mi ricordo che ero convinto di poter tranquillamente sopportare drawdown fino a 25%. Ho fatto dei calcoli, ho fatto i miei piani, 25% e vado tranquillo. Lavoravo e a un certo punto periodo di perdita, e ho cominciato ad avere una sensazione disumana, \u00e8 tutto un disastro, non va bene, mal di pancia continui. Vado ad analizzare: 11% di drawdown. Avevo sopravvalutato enormemente la mia capacit\u00e0 di tolleranza delle situazioni antipatiche. Cio\u00e8, 25%… All’11% gi\u00e0 stavo orizzontale sul letto disperato.<\/p>\n

Vi conoscete abbastanza?<\/strong><\/p>\n

Ecco, per dire, dovete essere realisti, conoscervi un po’, sapere fino a dove voi potreste spingervi. E poi analizzare sempre razionalmente e con calma quello che succede.<\/p>\n

Cosa fa Andrea Unger nei periodi difficili?<\/strong><\/p>\n

Io personalmente i periodi difficili li trovo come stimolo per andare a vedere e studiare nuove cose, ma nuove cose sempre nell’ambito che mi sono costruito.<\/p>\n

Quindi se uso il Metodo Unger, visto che sono io, uso quello, analizzo le cose in quella maniera e cerco di far le cose fatte bene, studiando eventualmente i punti di debolezza di quello che avevo e verificando se posso trovare degli sbocchi con altri mercati, altri approcci, altre tipologie di trading.<\/p>\n

Per\u00f2 grazie alla passione non mi demoralizzo. Il problema invece \u00e8 agire in una maniera che chiamiamo "randomica", quindi con mentalit\u00e0 poco scientifica per chi avesse seguito il contributo sulla mentalit\u00e0 scientifica nel trading, che porta a confusione. Confusione, scoramento e poi in genere pasticci. Pasticci che possono essere legati anche alla voglia di ritornare a breakeven, per dire. Quindi magari uno aumenta l’esposizione per recuperare, magari fa un bel lavoro per sistemare, poi per\u00f2 non ha la pazienza di dire: "Ok, ho sistemato tutto, facciamogli fare il suo corso". No, dice: "questo \u00e8 un lavoro fatto bene, allora io metto pi\u00f9 rischio perch\u00e9 cos\u00ec faccio prima." Non \u00e8 detto. Non \u00e8 detto che sia un lavoro fatto bene e non \u00e8 detto che i tempi siano quelli giusti. Quindi bisogna sempre avere pazienza.<\/p>\n

Bisogna partire con i presupposti giusti<\/strong><\/p>\n

Ripeto, partire con i presupposti giusti. Nel trading ci possono essere periodi di perdita, ci possono essere periodi negativi. L’importante \u00e8 sapere di aver lavorato bene e affrontarli serenamente, controllandoli e monitorandoli per capire se veramente siamo usciti dal seminato completamente. In quel caso \u00e8 giusto affermarsi, mi \u00e8 successo anche in passato, mi sono fermato, ho ricostruito un po’ tutto quello che avevo messo in cantiere e sono ripartito e le cose poi sono andate nel verso giusto di nuovo.<\/p>\n

Mai agire per disperazione<\/strong><\/p>\n

Per\u00f2 mai agire per disperazione, con solo la speranza che le cose vadano diversamente, e mai agire di impulso pasticciando, perch\u00e9 sono i veri nemici del trader. Non posso promettervi un metodo che non far\u00e0 mai perdere, non esiste, purtroppo non esiste. Ci sono metodi che possono essere pi\u00f9 o meno lineari nei rendimenti, in questo caso pi\u00f9 bassi, metodi che possono essere pi\u00f9 promettenti in termini di rendimento, ma in quel caso avranno sicuramente drawdown pi\u00f9 violenti e anche pi\u00f9 prolungati alle volte.<\/p>\n

L’importante comunque \u00e8 lavorare bene e serenamente, sapendo quello che si ha. Se guidate una Ferrari sapete che dovete stare pi\u00f9 attenti, se guidate una 500 andate naturalmente pi\u00f9 piano. Quindi avere consapevolezza di quello che state facendo e affrontarlo serenamente.<\/p>\n

Poi, se avete delle conoscenze con altri trader che sono nella vostra stessa situazione di apprendimento e avete modo di confrontarvi, questo aiuta sicuramente e lo consiglio a tutti. Per cui ragazzi, il drawdown purtroppo c’\u00e8, purtroppo capita. L’importante \u00e8 saperlo prima e affrontarlo come un costo che si affronta in qualsiasi attivit\u00e0.<\/p>\n

Il drawdown non \u00e8 la fine del trading<\/strong><\/p>\n

Non \u00e8 la fine del trading, non \u00e8 la fine del mondo. Non \u00e8 piacevole, questo ve lo posso comunque assicurare, per\u00f2 capita purtroppo. Ciao, alla prossima.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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