{"id":12448,"date":"2022-06-11T00:00:00","date_gmt":"2022-06-10T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/blog\/quali-grafici-usare-per-il-trading"},"modified":"2022-06-11T00:00:00","modified_gmt":"2022-06-10T22:00:00","slug":"quali-grafici-usare-per-il-trading","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/posts\/quali-grafici-usare-per-il-trading","title":{"rendered":"Quali grafici usare per il trading?"},"content":{"rendered":"
I grafici rappresentano uno strumento fondamentale per operare sui mercati, sia che si adotti un approccio basato sull’analisi tecnica e la price action, sia che si decida di operare usando i trading system.<\/p>\n
In linea generale, possiamo dire che un grafico (in inglese chart<\/em>) viene creato plottando, ovvero disegnando, l’andamento del prezzo di uno strumento finanziario nel corso del tempo<\/strong>.<\/p>\n I grafici offrono quindi una panoramica dell’evoluzione dei prezzi e possono essere utili sia per interpretare il comportamento dei mercati<\/strong> in oggetto (per esempio usando indicatori e altre formule base dell’analisi tecnica), sia per estrarre valori di riferimento utili per lo sviluppo di trading system<\/strong> (come i prezzi di apertura, chiusura, massimo, minimo, volumi).<\/p>\n Dal momento che esistono varie tipologie di grafici<\/strong>, \u00e8 utile avere un’idea delle loro caratteristiche generali prima di scegliere che grafico usare per operare.<\/p>\n In questo articolo forniamo una spiegazione breve ma esaustiva delle caratteristiche dei 3 tipi di grafici pi\u00f9 utilizzati<\/strong> per fare trading.<\/p>\n I grafici lineari sono i pi\u00f9 basici in assoluto. Mostrano solamente quali sono i prezzi di chiusura in un determinato arco temporale<\/strong>, ad esempio nell\u2019arco di una giornata, e non forniscono informazioni aggiuntive come i massimi e i minimi raggiunti in quel periodo dallo strumento finanziario.<\/p>\n Per questo i grafici lineari sono buoni per osservare l\u2019andamento generale di lungo periodo<\/strong>, mentre per analisi approfondite sono necessari grafici pi\u00f9 dettagliati.<\/p>\n I grafici a barre forniscono molte pi\u00f9 informazioni rispetto ai grafici lineari. Per ogni intervallo di tempo scelto comunicano i prezzi di apertura, chiusura, massimo e minimo<\/strong>. Per questo motivo i grafici a barre sono conosciuti anche come grafici OHLC (open, high, low, close).<\/strong><\/p>\n Questo tipo di grafico \u00e8 molto utilizzato dai trader proprio perch\u00e9 contiene le informazioni sufficienti per capire come uno strumento finanziario si \u00e8 mosso nell\u2019intervallo di tempo considerato<\/strong>.<\/p>\n Questo nome particolare \u00e8 dovuto al fatto che questo grafico, le cui barre ricordano la forma di una candela, fu utilizzato per la prima volta da mercanti giapponesi del diciottesimo secolo<\/strong>.<\/p>\n Come i grafici a barre, anche le candele giapponesi presentano informazioni circa il prezzo di apertura, di chiusura, di massimo e di minimo<\/strong>.<\/p>\n Inoltre, questo grafico \u00e8 indubbiamente molto facile da leggere e interpretare, grazie alla forma delle candele e al colore utilizzato per rappresentare le fasi di ribasso (rosso) e di rialzo (verde).<\/strong><\/p>\n Dopo aver visto i principali grafici utilizzati nel trading, parliamo ora delle diverse tipologie di barre che si possono utilizzare per rappresentare i dati nel grafico stesso. Nello specifico, parliamo della differenza tra le barre a tempo e le barre a volume <\/strong>(anche dette \u201ca range\u201d<\/em>).<\/p>\n Le barre a tempo<\/strong>, come suggerisce il nome, vengono disegnate sul grafico quando passa l\u2019intervallo di tempo (anche detto time frame)<\/strong> che \u00e8 stato impostato dal trader. Se ad esempio scegli un time frame giornaliero, le barre si formeranno con cadenza giornaliera (se vuoi sapere come fare per scegliere il time frame corretto puoi leggere questo articolo<\/u><\/a>).<\/p>\n Le barre a volume<\/strong>, invece, non vengono rappresentate sul grafico in base allo scorrere del tempo<\/strong>. Piuttosto, queste barre si formano quando si realizza un certo volume di scambi, oppure quando il mercato si \u00e8 mosso di un certo numero di tick (un tick \u00e8 la variazione minima, in rialzo o ribasso, di uno strumento finanziario).<\/p>\n In questo video, Andrea Unger parla dei pregi e difetti di entrambi questi strumenti.<\/strong><\/p>\nI 3 grafici pi\u00f9 comuni nel trading <\/h2>\n
Grafici<\/em> lineari<\/em><\/h2>\n
<\/p>\nGrafici a barre <\/em><\/h2>\n
<\/p>\nCandele giapponesi<\/em><\/h2>\n
<\/p>\nI diversi tipi di barre<\/h2>\n