{"id":12479,"date":"2022-10-13T00:00:00","date_gmt":"2022-10-12T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/blog\/pivot-point-nel-trading-sistematico-teoria-esempi-pratici"},"modified":"2022-10-13T00:00:00","modified_gmt":"2022-10-12T22:00:00","slug":"pivot-point-nel-trading-sistematico-teoria-esempi-pratici","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/posts\/pivot-point-nel-trading-sistematico-teoria-esempi-pratici","title":{"rendered":"I Pivot Point nel trading sistematico: teoria ed esempi pratici"},"content":{"rendered":"
I Pivot Point (che possiamo tradurre con \u201cpunti cardine\u201d) sono un insieme di formule matematiche usate per individuare determinati livelli di prezzo.<\/p>\n
In questo articolo cercheremo di capire se sono realmente efficaci e che genere di performance possiamo aspettarci utilizzandoli nelle nostre strategie.<\/p>\n
Per farlo utilizzeremo due trading system basati su questo indicatore, uno di tipo reversal e uno di tipo trend following, e ne valuteremo le performance tramite backtest di portafoglio.<\/p>\n
Se non hai familiarit\u00e0 con i termini “reversal” e “trend following”, sappi che il termine “reversal<\/strong>” fa riferimento ad una strategia che entra a mercato “contro-trend” (ovvero se il mercato \u00e8 salito proviamo a entrare short) mentre “trend<\/strong> following<\/strong>” si riferisce ad una strategia che entra a favore di trend (se il mercato \u00e8 salito proviamo a comprare).<\/p>\n Se vuoi saperne di pi\u00f9 ti consigliamo di leggere questi articoli dedicati alle strategie reversal<\/u><\/a> e trend following<\/u><\/a>.<\/p>\n Come gi\u00e0 accennato, i Pivot Point si usano per determinare la tendenza generale<\/strong> dei prezzi attraverso l’identificazione di determinati livelli, o punti cardine.<\/p>\n Vediamo di seguito un semplice esempio di calcolo. Nella figura sottostante sono riportate delle barre giornaliere.<\/p>\n Per calcolare i Pivot Point della barra evidenziata con la freccia blu basta utilizzare la formula scritta nella parte sinistra dell\u2019immagine. Come vedi si tratta di una semplice media aritmetica<\/strong> di tre valori della barra (il massimo \u201chigh<\/strong>\u201d, il minimo \u201clow<\/strong>\u201d e il prezzo di chiusura \u201cclose<\/strong>\u201d). Questi tre valori fanno riferimento alla barra precedente<\/strong>, come evidenziato dalle frecce nere sulla barra arancione.<\/p>\n La media aritmetica \u00e8 il primo valore che ci serve per calcolare i Pivot Point. Per completare il calcolo serviranno poi altri livelli di prezzo, chiamati \u201csupporti e resistenze<\/strong>\u201d.<\/p>\n Solitamente si calcolano due coppie di questi livelli: S1 ed R1, e S2 ed R2<\/strong>. I valori S1 ed R1, ad esempio, si ottengono moltiplicando due volte il Pivot meno il massimo della giornata precedente per quanto riguarda il livello S1, e due volte il Pivot meno il minimo della giornata precedente per quanto riguarda R1.<\/p>\n Forse a prima vista pu\u00f2 sembrare un calcolo complicato, ma non lo \u00e8 affatto. Qui sotto trovi un video in cui il nostro coach Alessandro Ntanos ti spiega nel dettaglio tutti i vari passaggi, con tanto di grafici alla mano<\/strong>. Se lo desideri, puoi saltare la parte introduttiva e cominciare a guardare il video dal minuto 3:28, dove trovi appunto il calcolo dei Pivot Point.<\/p>\nCome calcolare i Pivot Point<\/h2>\n
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