{"id":14094,"date":"2025-12-02T08:09:42","date_gmt":"2025-12-02T07:09:42","guid":{"rendered":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/?p=14094"},"modified":"2025-12-02T14:00:09","modified_gmt":"2025-12-02T13:00:09","slug":"crypto-finanza-tokenizzazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ungeracademy.com\/it\/blog\/crypto-finanza-tokenizzazione","title":{"rendered":"Crypto e finanza tradizionale si uniscono: Scopri il nuovo trend della Tokenizzazione!"},"content":{"rendered":"\n
Hai mai sentito parlare di indici che combinano criptovalute e azioni nello stesso paniere? Fino a poco tempo fa sembrava pura fantascienza.<\/p>\n\n\n\n
E invece oggi realt\u00e0 come Standard & Poor’s, BlackRock o Franklin Templeton stanno introducendo strumenti finanziari ibridi che uniscono la solidit\u00e0 della finanza tradizionale con l’innovazione del mondo cripto.<\/p>\n\n\n\n
Ma cosa significa davvero questa convergenza? E soprattutto, pu\u00f2 essere un’opportunit\u00e0 per chi come noi fa trading sistematico?<\/p>\n\n\n\n
Oggi lo scopriremo insieme, partendo da quello che \u00e8 il macro-trend di cui questi strumenti ibridi fanno parte, ovvero la tokenizzazione dei Real World Asset.<\/p>\n\n\n\n
Negli ultimi anni infatti \u00e8 esploso questo fenomeno chiamato Real World Asset, abbreviato in RWA, in pratica si tratta di beni reali, come obbligazioni, immobili, oro o fondi monetari che vengono rappresentati digitalmente sulla blockchain.<\/p>\n\n\n\n
Questo passaggio, ovvero la loro tokenizzazione, consiste appunto nel trasformare questi asset tradizionali in token digitali, pi\u00f9 facili da scambiare, frazionare e monitorare in tempo reale. Il risultato? Pi\u00f9 liquidit\u00e0, pi\u00f9 accesso, pi\u00f9 trasparenza.<\/p>\n\n\n\n
Secondo Boston Consulting Group, per esempio, entro il 2030 il valore degli asset tokenizzati potrebbe superare i 10 miliardi di dollari.<\/p>\n\n\n\n
E in questo enorme ecosistema digitale gli strumenti ibridi, come gli indici e fondi che mescolano cripto e azioni, sono solo la punta dell’iceberg.<\/p>\n\n\n\n
Questo trend infatti non \u00e8 pi\u00f9 solo teorico, ma le grandi istituzioni si stanno muovendo un po’ tutte.<\/p>\n\n\n\n
BlackRock, per esempio, ha lanciato BUIDL, il suo primo fondo tokenizzato su blockchain pubblica, mentre Franklin Templeton ha portato on chain un Money Market Fund e continua ad espandere la propria offerta.<\/p>\n\n\n\n
La Standard & Poor’s poi ha annunciato un indice ibrido che unisce 15 criptovalute e 35 azioni dell’economia digitale collegate quindi al mondo delle cripto.<\/p>\n\n\n\n
Tutto questo \u00e8 la prova che la finanza tradizionale e quella delle cripto non si stanno pi\u00f9 ignorando o combattendo, ma stanno collaborando per costruire il futuro dei mercati finanziari.<\/p>\n\n\n\n
A ulteriore riprova di questo vi riporto un aneddoto particolare. Il nome del fondo di BlackRock, ovvero BUIDL, non \u00e8 casuale perch\u00e9 si tratta di un termine diventato sempre pi\u00f9 popolare all’interno delle community cripto.<\/p>\n\n\n\n
Si tratta infatti di un errore di battitura nello scrivere la parola build, che \u00e8 diventato ormai il simbolo di uno dei movimenti principali all’interno delle comunit\u00e0 e del mondo cripto.<\/p>\n\n\n\n
Vuole infatti invitare gli individui ad andare oltre il semplice investimento passivo nelle cripto, ma ad impegnarsi attivamente nello sviluppo e nel miglioramento dell’ecosistema blockchain in generale.<\/p>\n\n\n\n
Ma tornando a noi, cosa intendiamo davvero per strumenti ibridi?<\/p>\n\n\n\n
Sono prodotti finanziari che combinano asset digitali e asset tradizionali.<\/p>\n\n\n\n
Un esempio \u00e8 proprio l’indice di Standard & Poor’s ibrido di cui parlavamo, ovvero un paniere che include Bitcoin, Ethereum e altre criptovalute, oltre ad azioni legate alla tecnologia blockchain.<\/p>\n\n\n\n
Ma ci sono anche fondi tokenizzati, ovvero classici fondi, le cui quote esistono per\u00f2 anche come token su blockchain pubbliche, quindi trasferibili e frazionabili in tempo reale.<\/p>\n\n\n\n
In pratica, la tokenizzazione digitalizza la finanza reale, rendendola pi\u00f9 efficiente, accessibile e trasparente. Ma veniamo al punto che forse ci interessa di pi\u00f9.<\/p>\n\n\n\n
Cosa cambia per chi fa trading sistematico come noi? Potenzialmente molto.<\/p>\n\n\n\n
Un indice ibrido pu\u00f2 essere trattato come un singolo asset su cui applicare strategie, pi\u00f9 o meno classiche. Possiamo pensare ai classici trend-following, mean reverting, risk parity e quant’altro, ma la presenza di asset cos\u00ec diversi all’interno dello stesso strumento, come cripto e azioni, li rende di fatto degli strumenti completamente nuovi che aprono a un mondo di opportunit\u00e0 da scoprire e testare.<\/p>\n\n\n\n
Inoltre, la tokenizzazione espande l’operativit\u00e0 a 24 ore su 24, 7 giorni su 7, proprio come nel mondo delle criptovalute, e permette di costruire modelli quantitativi basati su dati pi\u00f9 continui senza le introduzioni dei classici mercati tradizionali durante la chiusura delle sessioni.<\/p>\n\n\n\n
E non solo: quando il prezzo del token di un fondo si discosta dal suo valore reale, cosiddetto NAV, un algoritmo potrebbe magari sfruttare queste micro differenze per creare strategie di arbitraggio statistico.<\/p>\n\n\n\n
Questa potrebbe essere un’altra possibilit\u00e0. \u00c8 potenzialmente quindi un laboratorio perfetto per chi vuole testare modelli automatici su mercati nuovi, con pi\u00f9 dati, pi\u00f9 frequenza e nuove correlazioni da esplorare.<\/p>\n\n\n\n
Ma ovviamente ci sono anche dei limiti. Oggi, chiaramente, siamo agli albori e molti dei fondi tokenizzati sono riservati esclusivamente agli investitori qualificati.<\/p>\n\n\n\n
E le normative poi, sia in Europa che negli Stati Uniti, sono ancora in evoluzione.<\/p>\n\n\n\n
C’\u00e8 poi il rischio di tracking error, quindi, come dicevamo, la differenza fra il prezzo del token e quello dell’asset reale piuttosto che liquidit\u00e0 limitata, oltre ai classici rischi legati alla componente cripto, come la volatilit\u00e0 magari pi\u00f9 elevata rispetto agli strumenti tradizionali.<\/p>\n\n\n\n
Ma per un trader sistematico tutto questo si racchiude sempre in un punto chiave, ovvero gestione del rischio.<\/p>\n\n\n\n
Servir\u00e0 disciplina, modelli robusti e magari accorgimenti come gli stop loss dinamici, tanto per fare un esempio, per adattarsi ai cambiamenti di regime di mercato che questi strumenti potranno vivere, un po’ come facciamo solitamente su tutti gli altri strumenti che utilizziamo.<\/p>\n\n\n\n
In definitiva, la fusione fra finanza tradizionale e cripto \u00e8 solo all’inizio, ma sta gi\u00e0 riscrivendo le regole del gioco. Per chi usa un approccio sistematico come noi \u00e8 sicuramente una nuova frontiera.<\/p>\n\n\n\n
Pi\u00f9 dati, pi\u00f9 strumenti, pi\u00f9 opportunit\u00e0 di innovare e sviluppare qualcosa di nuovo.<\/p>\n\n\n\n
E tu cosa ne pensi di questi strumenti ibridi? Vorresti approfondire l’argomento? Scrivicelo nei commenti e ci vediamo al prossimo video.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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