Definiremo una strategia che ti permetterà di avere tutto quello che ti serve per guadagnare costruendo e operando il tuo portafoglio di strategie automatizzate... Rispondi a qualche domanda nel nostro questionario e poi scegli giorno e ora più adatti a te.
PRENOTA ORA LA TUA CONSULENZA STRATEGICA >>Se sei alle prime armi e ti stai chiedendo se abbia davvero senso iniziare a fare trading, sei nel posto giusto.
In questo video diamo il via a un “mini-corso” gratuito in 6 episodi, pensato proprio per chi parte da zero. Ti guiderà passo dopo passo il nostro fondatore Andrea Unger, l’unico trader al mondo ad aver vinto per ben quattro volte il Campionato del Mondo di Trading.
Nel primo episodio ti aiuteremo a fare chiarezza su alcuni punti fondamentali:
• Perché ha senso fare trading, se affrontato con metodo
• Qual è il modo migliore per iniziare, anche senza alcuna esperienza
• Gli errori più comuni che tanti principianti commettono… e come evitarli fin da subito
Il nostro obiettivo con questo “mini-corso” non è venderti illusioni o prometterti risultati facili.
Vogliamo invece offrirti una panoramica chiara e concreta su cosa significa davvero fare trading in modo sistematico, aiutandoti a compiere i primi passi nella giusta direzione.
Buona visione!
Introduzione: Perché fare trading?
Ciao da Andrea Unger, se sei qui è perché in qualche maniera ti sei interessato e incuriosito al trading.
Allora una domanda da porsi, da porti, da porsi tutti è: ma perché il trading? Che senso ha, diciamo così, fare trading o interessarsi a fare trading?
Di fatto, da un lato il punto di partenza è sempre il fascino che c'è nel trading, sia quello che abbiamo visto in film di vario genere, sia l'idea di essere padroni delle proprie finanze in qualche maniera.
E purtroppo, lo dico subito, così non ci sono malintesi, c'è anche il problema che molti si creano delle false aspettative e pensano chissà che cosa sia realizzabile con il trading.
Che cos’è davvero il trading (vs investing)
Però cos'è in fondo il trading? Allora, trading per come lo concepiamo noi, quindi potrebbe avere un'accezione anche più ampia, però diciamo che quello che intendo io per trading è operare sui mercati finanziari, chiaramente, con orizzonti temporali non lunghi.
Perché è proprio lì la differenza fra quello che spiegherò fra poco, fra trading e investing. Poi sono differenze a livello di nomenclatura, però tanto per identificare quello che si tende a fare col trading è comprare e vendere degli asset, scusate la parola inglese, però in questo mondo purtroppo ce ne sono tante, asset sono dei titoli, diciamo così, e farlo in tempi relativamente brevi da poche ore, attenzione dico poche ore e non pochi secondi, perché poi c'è un altro mondo del trading che però non ci riguarda che è quello dell'alta frequenza e non è il campo nostro chiaramente. Poche ore fino a qualche giorno, magari 4, 5, 6 giorni. Ecco, poi chiaramente possono esserci operazioni più lunghe o operazioni di più brevi però generalmente questo è quello che intendo per trading.
Le motivazioni emotive ed economiche dietro il trading
Ci sono lati, come dicevo, emotivi che portano le persone a fare trading, soprattutto il miraggio del controllo dei propri soldi, del poterli moltiplicare magari, cosa che è difficile. È possibile ma ovviamente non è un gioco da ragazzi.
E poi anche il fatto di non farli impoverire. Sappiamo sicuramente che in questi anni l'inflazione galoppa e avere la possibilità in qualche maniera di far rendere il capitale quanto più possibile in relazione al decadimento che ha con l'inflazione è sicuramente un vantaggio, perché il potere d'acquisto cala e se il capitale riesce a crescere tanto da compensare questo calo, ovviamente è come se non perdessimo i nostri soldi.
Quindi alle volte è bene anche pensare ai soldi per non fargli perdere il valore che hanno piuttosto che ambire a diventare il prossimo milionario. Poi dopo ben venga, ovviamente, per tutti voi, mi auguro che vi vada bene e che riusciate a raggiungere traguardi importanti.
Differenza chiave tra trading e investimento a lungo termine
Ora, vi dicevo prima, tra trading e investing la differenza principale è legata al tempo delle singole operazioni.
Sull'investing, l'investimento, diciamo, in generale, si punta a un orizzonte temporale medio-lungo. Warren Buffett, il re dell'investing, lui compra dei titoli che crede cresceranno nel lungo termine.
Come fa a credere che... Lui è bravo, certo, però lui ci crede perché dalle sue analisi quei titoli hanno dei fondamentali solidi, cioè, sono aziende che lui studia, i bilanci, i business in cui operano, che crede cresceranno di valore proprio perché quello che fanno lo fanno bene e quindi il titolo crescerà nel futuro.
Quindi in generale l'investimento è: si mettono i propri soldi su qualcosa che si crede si apprezzerà. Si apprezzerà perché si crede nel valore che è intrinseco in quel titolo, o asset in inglese.
Nel trading il concetto di valore è secondario. Conta, conta perché non conviene chiaramente andare a fare trading su qualcosa che potrebbe scoppiare cinque minuti dopo, però in generale nel trading si cerca più di analizzare quelli che sono i movimenti di breve termine che possono venire a crearsi su un titolo.
Quindi si cerca di cavalcare, diciamo così, quei movimenti più o meno brevi per dare vantaggio da questo.
Il ruolo dei trader nei mercati: siamo utili o inutili?
Ora, chiaramente, potreste dire che è una pratica, non dico immorale, ma poco utile alla società, perché di fatto noi facciamo un po', fra virgolette, gli avvoltoi e andiamo a prendere quello che gli altri portano.
Non è proprio così perché, se è vero che ovviamente noi non investiamo nel mondo del commercio, perché non diamo i nostri soldi per far crescere un'attività, li diamo soltanto sperando che crescano loro nel breve termine.
Però è anche vero che noi, dico noi trader, aggiungiamo liquidità a quel mercato, ci aggiungiamo peso. Ogni nostro investimento, investimento di trading, è un'aggiunta di soldi al mercato dove stiamo andando a operare. E quella aggiunta aiuta quel mercato, perché quanto più il mercato è denso di partecipanti, tanto meno manovrabile sarà. E il fatto di manovrarlo, quello sì che non è morale, perché c'è chi lo fa, è illegale, però succede.
Ovvio che spostare una cassa con poche cose dentro è facile. Spostare una cassa piena di lingotti di piombo diventa più difficile. Quindi noi siamo i piombini che riempiono il mercato e quindi in qualche maniera, rendiamo più difficile che gli squali, quelli grossi, quelli che sanno, non sanno niente ma sanno però usare bene i propri soldi, che loro possono fare il bello e il cattivo tempo.
Non dico che glielo impediamo, ma glielo rendiamo molto più complicato e quindi tendiamo a sfruttare di più i reali movimenti che si vengono a creare anziché essere in balia di qualcuno che ci manovra a suo piacimento.
Quindi non è che siamo dei benefattori, ma non siamo neanche dei disgraziati che vanno ad approfittare del niente poi. E quindi questo è il trading.
Vantaggi concreti del trading per chi ha capitali piccoli
Qual è il vantaggio, se vogliamo guardare, tra fare trading e fare investing? Innanzitutto, è innegabile che il trading offra maggiore opportunità di guadagno, ovviamente sto parlando di trading fatto bene rispetto a un investing fatto bene, e quindi il livello percentuale di guadagno si presta ovviamente meglio a chi ha una capitalizzazione non importante, chi affronta i mercati finanziari con 10 milioni di euro, magari non gli interessa neanche guadagnare chissà che cosa, basta che faccia fruttare bene quel denaro.
Chi ha invece 10 mila euro, se gli dico guadagni l'1% all'anno, non posso pensare che sia soddisfatto perché se fai i conti l'1% di 10 mila, insomma, non è che siano cifre eccezionali nel complesso generale.
Quindi se il trading offre l'opportunità di percentuali maggiori, chiaramente con i capitali minori è il punto di arrivo di molti. E poi quelli con i capitali minori, minori rispetto a quelli grossi, chiaramente non minori in assoluto, siamo tutti noi, no? Diciamo così in qualche maniera, se escludiamo i grossi investitori, le banche.
E allora questa è un'opportunità, ma ce ne sono altre. Il trading è molto flessibile perché, se guardiamo quello che succede sui mercati e a come possiamo fare trading, noi possiamo andare sia in direzione rialzista, compriamo banalmente, quello che fa l'investing, ma anche in direzione ribassista.
Se io credo che un certo titolo scenderà da lì a poco, posso venderlo anche senza possederlo. Si chiama short selling, posso andare corto sul mercato e poi ricomprarlo quando, se ci ho azzeccato, sarà più basso.
Ho usato una brutta parola azzeccato, di questo magari ne parleremo, poi diciamo se mi è andata bene, allora lo ricomprerò a prezzo più basso. Chiaramente, vendo a prezzo alto, compro a prezzo più basso, ho guadagnato.
E quindi questa flessibilità di direzione da poter prendere sul mercato è un'opportunità in più che nell'investimento non c'è, non posso andare corto di un titolo per tre anni, non ha senso. Quindi questo è qualcosa che permette maggiore facilità.
Come iniziare oggi: accessibilità e strumenti
Anche l'accesso ai mercati è facilitato, ma questo vale anche per l'investing, ovviamente. Anzi, con l'investing anche banalmente, con il vostro conto bancario, nella sezione titoli, potete acquistare dei titoli, che possono essere i BTP di turno, ma anche titoli azionari magari americani.
Invece, col trading comunque abbiamo oggi una varietà di piattaforme offerte dai vari broker, dove il broker è l'intermediario che ci permette di accedere al mercato e abbiamo quindi una facilità di ingresso a mercato che è sicuramente notevole.
Restate sintonizzati per il prossimo video di questo mini corso, dove vedremo nel dettaglio in cosa consiste davvero fare trading e cosa sono esattamente questi mercati di cui vi ho parlato!
E se volete approfondire l’argomento, non perdetevi la nostra Guida Completa al Trading per Principianti!
Per ricevere il PDF gratuitamente scrivete “TRADING” nei commenti e vi invieremo subito la guida.
Buon trading a tutti… e alla prossima!
Definiremo una strategia che ti permetterà di avere tutto quello che ti serve per guadagnare costruendo e operando il tuo portafoglio di strategie automatizzate... Rispondi a qualche domanda nel nostro questionario e poi scegli giorno e ora più adatti a te.
PRENOTA ORA LA TUA CONSULENZA STRATEGICA >>Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.
Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia.
Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.
Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.
Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...
Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale?
Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.