La Psicologia nel Trading - Come gestire le emozioni

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    Qual è il ruolo della psicologia nel trading? È vero che saper gestire le emozioni è importante per avere successo? In questo articolo scoprirai tutto quello che devi sapere su emozioni e psicologia nel trading.

    “Nel trading la tecnica conta per il 10%, la psicologia per il 90%.”

    Se ti interessi di trading da un po’ di tempo è probabile che tu abbia già letto questa frase o qualche variante simile.

    In effetti molti pensano che nel trading un ferreo controllo delle proprie emozioni sia più importante della preparazione tecnica.

    Ma questa convinzione è corretta oppure si tratta di un’esagerazione? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.

    Il legame tra psicologia e prestazioni

    Gran parte degli italiani ricordano il 6 luglio 2006 come il giorno in cui la Nazionale di calcio sconfigge la Francia e alza al cielo la quarta Coppa del Mondo della sua storia.

    Durante la partita si verifica uno degli eventi più bizzarri nella storia di questo sport. A 10 minuti dai calci di rigore il capitano degli avversari, Zinedine Zidane, colpisce al petto uno dei difensori italiani con una testata e viene espulso, fiaccando il morale della sua squadra e privandola di un ottimo rigorista.

    La Francia avrebbe vinto ai rigori se Zidane fosse rimasto in campo? Nessuno può dirlo.

    L’unica cosa certa è che le emozioni presero il sopravvento sul giocatore francese, annullando qualsiasi vantaggio derivante dal suo enorme talento.

    Quello di Zidane non è un caso isolato. Dal calcio al tennis al pugilato, ogni sport racconta storie di atleti eccezionalmente dotati che deludono nei momenti più importanti della loro carriera a causa di un crollo psicologico.

    Possiamo quindi affermare che nello sport la psicologia è la cosa più importante in assoluto? Beh, non proprio. Una persona molto brava a gestire le emozioni ma totalmente incapace a livello tecnico non potrà mai sfondare.

    Psicologia e tecnica sono due elementi ugualmente importanti. I campioni migliori sono quelli che abbinano una tecnica straordinaria ad una grande forza psicologica.

    Nel trading vale lo stesso ragionamento. La preparazione tecnica serve eccome: una persona che non sa come piazzare un ordine di ingresso o di uscita non può avere successo nel trading.

    D’altra parte, un trader bravo tecnicamente ma che si lascia sballottolare dalle proprie emozioni come una nave in tempesta rischia non solo di raggiungere risultati mediocri, ma anche di perdere molti soldi.

    Il ruolo della psicologia nel trading

    Nel trading investi i tuoi risparmi con l’obiettivo di maturare un profitto grazie alle tue operazioni.

    Il punto è che quando sono in gioco soldi veri, guadagnati con il sudore della fronte, si è inevitabilmente soggetti a emozioni intense che vanno dalla paura all’euforia.

    Se non gestite correttamente, queste emozioni possono prendere il sopravvento portando a decisioni che sembrano ottime nell’immediato ma che possono rivelarsi disastrose a lungo termine.

    Queste tempeste emotive non sono paragonabili a situazioni dove i soldi in gioco non sono veri, ad esempio il Monopoli oppure le demo dei broker con soldi finti.

    Nello specifico, nel trading la forza mentale è fondamentale per rimanere disciplinati, attenendosi al proprio piano di trading senza deviare quando magari vediamo che il mercato si comporta in modo inaspettato.

    Psicologia ed emozioni nei diversi tipi di trading

    Prima di vedere nello specifico quali sono le principali emozioni nel trading e soprattutto come fare per limitarne l’impatto, è bene sottolineare che nel trading ci sono due diversi approcci.

    Trading discrezionale

    Nell'approccio discrezionale il trader prende tutte le decisioni in tempo reale, analizzando i grafici e inviando ordini al proprio broker.

    In questo tipo di trading le emozioni incidono molto. Il trader infatti prende ogni singola decisione sulla base dei dati che analizza in tempo reale. Questo approccio può risultare quindi particolarmente stressante e logorante , con decisioni affrettate prese sull'onda del momento.

    Ad esempio, un trader discrezionale potrebbe decidere di lasciare aperta un’operazione in forte perdita spinto dalla speranza che la marea cambi e che la sua posizione torni profittevole. Questo tipo di scelte, che possono portare a perdite consistenti, sono il prodotto di un'emozione particolarmente nociva per i trader: la speranza.

    Trading sistematico

    Dall’altro lato della medaglia abbiamo il trading sistematico. In questo caso le decisioni vengono prese in anticipo, a mente lucida. Un trader sistematico non invia ordini sulla base delle sensazioni del momento ma si affida invece a dei sistemi automatizzati che prendono le decisioni sulla base di parametri impostati a tavolino dal trader.

    Questo approccio è senza dubbio molto meno stressante. Innanzitutto perché non occorre fissare grafici per ore come accade nel trading discrezionale, e poi perché i parametri dei sistemi vengono determinati in tutta calma, magari quando i mercati sono chiusi, senza stress o emotività.

    Quali sono le principali emozionidel trading?

    emozioni nel trading

    Vediamo quali sono alcune tra le emozioni che devi imparare a gestire se vuoi avere successo nel trading.

    Paura
    La paura può essere di due tipi. Da un lato c’è la FOMO, dall’acronimo inglese Fear Of Missing Out, cioè la paura di perdersi qualcosa di bello. Questo tipo di paura può spingere a stare incollati al monitor tutto il giorno in cerca della proverbiale pepita d’oro, ed è una tendenza tipica del trading discrezionale.

    C’è poi la paura legata alle possibili perdite. Se un trader si fa spaventare da oscillazioni improvvise del mercato, può decidere di liquidare subito la sua posizione anche se in realtà nel lungo termine si tratta di una scelta sbagliata.

    Aspettative esagerate
    Dall’altro lato della medaglia c’è il desiderio di guadagnare tanto e subito. Lasciarsi prendere dalla smania dei profitti può spingere a sovraesporsi, ad esempio usando una leva troppo elevata o non valutando correttamente tutti i possibili scenari (come il worst case scenario).

    Speranza
    La speranza sembrerebbe un’emozione positiva, ma in realtà nel trading è importante operare in modo razionale, senza appoggiarsi a speranze più o meno giustificate Come nell’esempio visto poco fa, la speranza può spingere a mantenere aperte operazioni in perdita nell'illusione che il mercato cambi direzione e le perdite si trasformino in profitti.

    Rivalsa
    Spesso quando un trader va incontro ad una serie di perdite si lascia sopraffare dal desiderio di compensare e inizia ad aumentare la leva, la quantità di denaro investito nelle operazioni o la rischiosità delle sue puntate finendo col perdere ancora di più.

    Pigrizia
    Nel trading c’è sempre il rischio di adagiarsi sugli allori, cullati da un senso di falsa sicurezza. Questa tendenza è molto pericolosa. Per esempio, se per pigrizia non si verificano i giorni di chiusura di un mercato, può capitare di trovarsi con una posizione aperta fino alla riapertura dei mercati, quando si ci potrebbe ritrovare con perdite consistenti. (Tratto da una storia tristemente vera, come puoi vedere in questo video).

    Come si gestiscono e limitano le emozioni nel trading?

    È praticamente impossibile rimuovere completamente le emozioni dal gioco. Possiamo però provare ad arginarle, e con esse i possibili danni. Vediamo come.

    1) Fai trading sistematico 

    La prima e più importante strategia per limitare l’impatto delle emozioni nel trading è ricorrere al trading sistematico.

    Come già accennato, il trading sistematico ti permette di programmare le operazioni in anticipo, in modo da non dover prendere decisioni su due piedi che possono essere fortemente influenzate dalle emozioni di cui abbiamo parlato. 

    Ovviamente anche nel trading sistematico esistono le emozioni, soprattutto in quei frangenti in cui occorre prendere decisioni importanti. 

    Un esempio è la fase di sviluppo e ottimizzazione, quando dobbiamo scegliere dei valori per cercare di migliorare le performance di una strategia. In questo frangente c'è il rischio di lasciarsi prendere dall’avidità, scegliendo valori che producono i risultati migliori in termini di profitto senza valutarne la stabilità (questo rischio specifico si chiama overfitting). 

    Ma in generale nel trading sistematico le emozioni possono fare meno danni, motivo per il quale lo consigliamo. 
     
    2) Sviluppa la disciplina

    disciplina nel trading

    Abituati a creare un piano d’azione con regole precise e a rispettare quel piano senza lasciarti distrarre da interferenze superficiali. 

    Pensa al trading come ad una dieta. Per perdere peso è necessario attenersi ad un piano nutrizionale senza farsi distrarre da cibi deliziosi o nuove strategie bizzarre che promettono risultati miracolosi. 

    Il trading funziona proprio come una dieta: più rispetti le regole che ti sei dato e ignori il canto delle sirene che ti sprona a tradire il tuo piano, migliori saranno i tuoi risultati a medio-lungo termine.

    Ovviamente un piano d’azione con regole specifiche va creato sulla base di robuste conoscenze. E infatti un’altra strategia fondamentale è… 

    3) Migliora la tua preparazione 

    Studia e informati in modo da essere il più preparato possibile. Più conoscenze hai, più grande è la tua sicurezza e meno ti farai sballottare dalle emozioni

    Attenzione però!
    Proprio a causa della già citata paura, alcuni studenti continuano a studiare senza mai passare alla pratica, ma facendo così non vedranno mai i frutti del loro lavoro. 
    Anche in questo caso serve quindi equilibrio, nello specifico tra studio e pratica. 

    4) Abbassa la posta in palio  

    Fare trading con somme contenute può aiutare a gestire meglio le emozioni perché sai che non stai rischiando troppo.

    Questa opzione è sicuramente preferibile al trading con conti demo: come accennato, quando operiamo in demo sappiamo di non poter perdere niente e quindi le emozioni sono molto diverse rispetto al trading reale. 

    Conclusione


    Torniamo alla domanda iniziale: è vero che nel trading le emozioni contano al 90% e la preparazione tecnica al 10%? 
     
    A questo punto dovrebbe essere chiaro che non è così, perché sono entrambi elementi imprescindibili.

    Senza preparazione tecnica la forza psicologica non serve a molto, e senza una corretta gestione delle emozioni anche un’ottima preparazione tecnica può rivelarsi poco utile.