Gestione del portafoglio: come scegliere le strategie da tradare

Per tenere sotto controllo il rischio ed evitare di sovraesporsi, è fondamentale avere un portafoglio ben diversificato, composto da strategie con approcci, orizzonti temporali e sottostanti diversi.

Non sempre, però, è possibile attivare contemporaneamente tante strategie diverse, vuoi per limiti di budget, vuoi per problemi legati all'infrastruttura informatica. In questo articolo vedremo quali criteri adottare per scegliere le strategie migliori da usare nel live trading.

Perché è importante scegliere le strategie giuste da attivare

Uno dei primi interrogativi che la maggior parte dei trader si pone è come scegliere le strategie da usare nel trading reale tra tutte quelle codificate.

Spesso, infatti, è necessario fare una selezione sia per motivi legati al capitale a propria disposizione, sia per limiti tecnici dovuti all'infrastruttura informatica di cui ci si avvale per fare trading.

Individuare le strategie giuste da attivare è dunque fondamentale, soprattutto in ottica di money management e risk management.

È soltanto scegliendo le strategie giuste da mettere live, infatti, che possiamo garantirci la possibilità di operare a lungo termine senza sovraesporci.

Contrariamente a quanto molti pensano, però, il criterio economico da solo non basta per scegliere quali sistemi attivare e quali tenere "in panchina".

Oltre al capitale, vanno presi in considerazione altri aspetti tra cui, ad esempio:

• La propria tolleranza al rischio

• Le previsioni e le interrelazioni tra i diversi mercati

• Le correlazioni tra i vari sistemi

• L’orizzonte temporale del proprio portafoglio.

L’obiettivo è quello di costruire un portafoglio ben bilanciato che includa sistemi con strumenti finanziari, approcci e time frame diversi.

Un portafoglio di trading, infatti, non dovrebbe essere un insieme statico e casuale di strategie ma un mix diversificato e dinamico in cui ogni elemento viene scelto e tarato attentamente, in modo da mantenere un equilibrio complessivo e una corretta esposizione al rischio.

Ma come scegliere le strategie più adatte da mettere live e quelle da lasciare in panchina?

Un modo molto utile è quello di lavorare sulle equity curve delle strategie. Vediamo come fare.

Come scegliere le strategie da attivare: i filtri sull’equity

Una soluzione pratica ed efficace per scegliere le strategie da attivare tra tutte quelle codificate consiste nell'applicare dei filtri sulle equity line.

È possibile procedere in tre modi principali:

• Analizzando le performance out of sample

• Utilizzando la deviazione standard

• Applicando come filtro il picco di equity

Performance out of sample

Una prima possibilità per scegliere le strategie da utilizzare nel trading reale è quella di analizzare le loro performance out of sample. È possibile fare un’analisi sul breve-medio termine, selezionando le equity degli ultimi 2/4 mesi, oppure si può procedere ad un’analisi di lungo periodo prendendo in considerazione gli ultimi 9/12 mesi.

La scelta è soggettiva e dipende dall’orizzonte temporale e dagli obiettivi di ciascun trader. L'analisi delle performance storiche di una strategia consente di avere un'idea statistica del comportamento di un sistema e può fornire un'indicazione utile per decidere se attivare, modificare o chiudere una posizione.

Deviazione standard

Seconda deviazione standard negativa.

Un modo alternativo per scegliere le strategie da mettere live è quello di applicare come filtro la deviazione standard. La deviazione è uno strumento molto utile che rientra tra gli indicatori di volatilità e consente di vedere quanto il prezzo di un asset si stia discostando dal suo valore medio.

Utilizzando questo tipo di filtro, dunque, si andranno ad attivare solo i sistemi che si trovano al di sopra o al di sotto di X deviazioni rispetto al loro valore medio e si andranno a modificare o a chiudere le posizioni che, invece, non rispettano i parametri scelti.

Picco di equity

Qui i picchi di equity sono rappresentati dai pallini verdi.

Una terza possibilità consiste nell’utilizzare come filtro il picco di equity e attivare solo i sistemi che, in un determinato periodo di tempo, riescono a raggiungere tale valore.

L'analisi del picco dell'equity può fornire indicazioni molto valide sia per strategie di tipo trend-following (ipotizzando, dunque, un proseguimento del trend), sia nel caso di logiche contro-trend/reversal (puntando, dunque, ad un rintracciamento).

Una volta scelti e impostati tali filtri si possono aggiungere altri parametri. Ad esempio è possibile inserire un limite di capitale in modo da avere una panoramica più completa sulle strategie più promettenti da mettere live.

Questa operazione, però, può nascondere diverse insidie per cui va fatta in modo corretto, settando tutti i parametri nel modo giusto.

Se hai dubbi o non sai come procedere, ti consigliamo di guardare il video che trovi qui sotto, in cui un nostro coach ti spiegherà passo dopo passo come funziona la scelta delle strategie del portafoglio. Non solo, nel video scoprirai anche un esempio di gestione automatizzata attraverso il nostro software proprietario Titan^TM, che ci aiuta tutti i mesi a gestire oltre 300 strategie! Guardalo subito per scoprire come facciamo a scegliere i sistemi da mettere live!

Gestione dinamica del portafoglio e ribilanciamento delle strategie

Come abbiamo anticipato, il portafoglio di trading è un insieme dinamico e interrelato in cui ogni strategia ha un peso nel calcolo complessivo dell’esposizione al rischio.

Con il passare del tempo, però, il livello di rischio e la profittabilità di una strategia possono variare e anche il sistema più promettente può smettere di funzionare.

Per questo, oltre a scegliere le strategie giuste da mettere live è anche importante controllare periodicamente che le strategie scelte mantengano nel tempo la loro vantaggiosità.

In tale prospettiva, è importante verificare periodicamente il proprio portafoglio procedendo, laddove ve ne fosse la necessità, a ribilanciare o, nei casi più gravi, a disattivare quei sistemi che non stanno più performando in maniera adeguata.

I ribilanciamenti possono avvenire su base temporale, ad esempio ogni X settimane o mesi, oppure in base a parametri qualitativi, prendendo come riferimento ad esempio l'aumento della volatilità, le variazioni nei pesi degli asset o la perdita di profittabilità di un sistema.

Non trascurare mai quest'aspetto: ricordati che monitorare l'efficacia e la validità del tuo portafoglio è fondamentale per mantenerti sempre in linea con i tuoi obiettivi di trading e con il tuo profilo di rischio.

Conclusione

Uno dei primi obiettivi di ciascun trader dovrebbe essere quello di costruire un portafoglio diversificato e ben bilanciato, basato su un mix di strategie con approcci, sistemi, orizzonti temporali e sottostanti diversi.

Ciò consente, infatti, di ridurre il rischio di sovraesposizione e aiuta a mantenere a lungo la propria operatività.

Scegliere le strategie giuste da attivare però non sempre è facile, anche perché il criterio economico da solo non basta per fare una scelta.

Oltre al capitale, infatti, vanno presi in considerazione altri parametri come ad esempio il proprio profilo di rischio e l'orizzonte temporale dei propri investimenti.

Non solo: è bene ricordare che anche le strategie più promettenti nel tempo possono perdere la loro profittabilità per cui è importante controllare periodicamente il proprio portafoglio procedendo, laddove ve ne fosse bisogno, a ribilanciare o, nei casi più gravi, anche a chiudere le posizioni non più proficue.

Una possibile soluzione è quella di applicare dei filtri sulle equity line delle strategie: ciò, infatti, può aiutarti a scegliere i sistemi da usare nel trading reale tra tutti quelli che hai codificato e può servirti per mantenere un corretto equilibrio del tuo portafoglio di trading.