Come scegliere il broker giusto per fare trading

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    Se vuoi cominciare a fare trading su forex, crypto o altri strumenti finanziari, è importantissimo scegliere il broker adatto al tuo caso. Ma non sempre è facile capire quale broker scegliere, tra le molte opzioni a disposizione. 

    Nel corso di questo articolo vogliamo darti tutte le informazioni necessarie per consentirti di fare la scelta migliore possibile.

    Come si fa a scegliere il broker giusto?

    Innanzitutto, un piccolo ripasso. Nel mondo del trading un broker è un intermediario che acquista e vende prodotti finanziari per conto di clienti in cambio di commissioni.

    Un tempo i broker erano esclusivamente persone in carne ed ossa, come i mercanti veneziani che già nel 1300 si occupavano di compravendita di strumenti finanziari. Ma nel mondo moderno quando si parla di broker si fa riferimento principalmente a piattaforme e sistemi digitali.

    Oggi per un privato cittadino non è possibile comprare e vendere azioni, opzioni o altri strumenti direttamente sui mercati finanziari. È per questo che gli intermediari, cioè i broker, sono così importanti.

    Come accennato, scegliere il broker giusto è fondamentale per avere successo nel trading. Ma in Italia esistono centinaia di broker e non è facile capire quale sia l’alternativa migliore per la propria situazione.

    Per aiutarti a scegliere quello migliore per te, eccoti 3 parametri che dovresti sempre tenere a mente.

    Parametro 1: Affidabilità

    La cosa più importante è scegliere un broker affidabile, serio e trasparente. Come puoi immaginare, non è proprio il caso di affidare i tuoi soldi ad un intermediario losco e disonesto.

    Ora, questo è presto detto, ma come si fa concretamente a verificare l’affidabilità di un broker?

    Il nostro primo consiglio è di controllare se il broker è regolamentato o meno, ovvero se è iscritto presso la Consob o altri organi di controllo internazionali. Puoi verificarlo velocemente online sui relativi siti.

    In secondo luogo, ti suggeriamo di essere molto cauto quando i broker cercano di attrarti con offerte allettanti, ad esempio bonus di benvenuto o commissioni bassissime. Nessuno regala mai nulla e dietro a queste offerte così allettanti potrebbero celarsi operatori poco professionali. Scegliere un broker basandosi su qualche euro di benvenuto non è una strategia vincente.

    Un’altra domanda da considerare è: se desideri ritirare i tuoi soldi, il broker te li restituisce immediatamente e senza problemi? Oppure comincia a tergiversare e a proporre soluzioni alternative al ritiro?

    Può inoltre essere utile controllare dove vengono depositati i soldi utilizzati per il trading. Se durante questa fase di ricerca senti puzza di bruciato, può essere meglio scegliere un broker diverso.

    Sintesi: scegli un broker affidabile, diffida di chi ti attira con promesse monetarie

    Per saperne di più su come scegliere un broker affidabile, evitando truffe e imbrogli di vario genere, guarda questo video di Andrea Unger:

    Parametro 2: Copertura dei mercati

    Ovviamente devi scegliere un broker che copra i mercati su cui desideri operare. Se per esempio hai deciso di scambiare future nel mercato asiatico, sarà opportuno scegliere un broker che copra quel mercato e quella tipologia di strumenti finanziari.

    Inoltre, tieni sempre a mente che diversificare è molto importante. Un broker che copre meno mercati e meno strumenti finanziari potrebbe esporti a un rischio maggiore. Può quindi avere senso scegliere un broker anche in base al grado di diversificazione che ti offre.

    Sintesi: scegli un broker che copre gli strumenti e i mercati su cui vuoi operare

    Parametro 3: Performance tecnologiche

    interactive brokers piattaforma trading

    Un buon broker deve garantirti buone prestazioni tecnologiche. Questo vale soprattutto per chi lavora nell’ambito del trading automatico. Un broker con frequenti problemi tecnici influenzerà negativamente la tua attività di trading.

    Inoltre, è importantissimo scegliere un broker che garantisce la connettività con le piattaforme necessarie. Se ad esempio lavori prevalentemente con sistemi automatizzati sviluppati e gestiti tramite la piattaforma MultiCharts, è molto importante scegliere un broker che sia in grado di interfacciarsi con tale piattaforma.

    Infine, in base alle tue strategie di trading potrebbe essere meglio scegliere broker che offrono anche uno storico dei dati in un certo arco temporale. Insomma, ci sono tutta una serie di dettagli tecnici che vanno osservati con attenzione.

    Sintesi: scegli un broker con ottime prestazioni tecnologiche e con caratteristiche tecniche adatte alla tua operatività

    Altri consigli per scegliere un buon broker

    I 3 consigli appena elencati sono forse i più importanti in assoluto, ma vorrei proporti altre 5 “pillole” da tenere a mente durante la fase di ricerca:

    Informati

    La grande fortuna dei giorni nostri è che tutte le informazioni necessarie sono a portata di mano. Prima di affidare i tuoi soldi ad un broker, leggi le recensioni lasciate da altri utenti e consulta i forum di riferimento, ad esempio EliteTrader o TradingQ&A (se mastichi l’inglese) e Reddit o Investire oggi (per l’italiano). In poche parole, verifica in tutti i modi se stai scegliendo un broker adatto alle tue specifiche esigenze.

    Non sottovalutare la barriera linguistica

    Non scegliere un broker straniero se non mastichi la lingua. È importante scegliere un broker con cui puoi comunicare in scioltezza, altrimenti rischi di compiere degli errori causati da un banale fraintendimento.

    I grandi nomi offrono garanzie maggiori

    Diversi anni fa Andrea Unger si è ritrovato con una grossa perdita in una singola giornata (questo durante il caso del franco svizzero). Senza fartela lunga, il succo del discorso è che la responsabilità di questo disastro era sulle spalle del suo broker. Fortunatamente si trattava di un intermediario molto grande e serio. Dopo aver fatto ricorso presso un ente suggerito dal broker stesso, a distanza di qualche anno Andrea è riuscito a farsi rimborsare per intero la perdita, insieme ad un 8% di interessi e a qualche centinaio di euro come segno di scuse.

    Questo per dire che le disavventure possono sempre capitare, ma è probabile che i broker con uno storico importante alle spalle siano più affidabili.

    Considera gli obblighi fiscali

    I broker italiani applicano l’imposta sostitutiva del 26% sui profitti, mentre i broker stranieri non lo fanno. Chi utilizza questi ultimi deve quindi occuparsi di compilare il quadro dedicato nella dichiarazione dei redditi relativi all’attività di trading, cosa non sempre semplice.

    Attenzione alle promesse di guadagni facili

    Come ultimo consiglio tieni sempre a mente che se qualcosa sembra troppo facile o bello per essere vero, solitamente non lo è. È possibile infatti incappare in broker che propongono soluzioni “chiavi in mano”, cioè dove tutto il lavoro di trading viene fatto al posto tuo senza che ti debba preoccupare di nulla. In casi del genere è sempre opportuno essere molto cauti.

    Se sei alla ricerca di ulteriori consigli utili per scegliere il broker più adatto alla tua operatività, ti consigliamo questo video di Andrea:

    Conclusione

    Speriamo con questo articolo di averti dato degli strumenti utili per scegliere il tuo broker di fiducia. Se desideri scoprire quali sono a nostro giudizio i broker migliori a cui rivolgerti, puoi consultare questa guida che abbiamo scritto sull’argomento.