Per avere successo nel trading è importante sapere quali sono gli “attrezzi del mestiere”. Alla stessa maniera di un cuoco, che deve avere un’ottima competenza degli ingredienti di base per comporre piatti raffinati e deliziosi, un trader deve conoscere e padroneggiare molti strumenti per raggiungere i propri obiettivi.
Tra questi vi sono senza dubbio i diversi tipi di ordini che aiutano noi trader nella nostra attività quotidiana. Ogni tipo di ordine ha un suo scopo specifico, che sia entrare rapidamente a mercato oppure chiudere la posizione al raggiungimento di un certo prezzo. Conoscere e saper utilizzare nel modo corretto i diversi ordini impatterà in modo significativo sui tuoi risultati.
In questo articolo vedremo quindi quali sono i tipi di ordini più importanti e come utilizzarli per migliorare le tue performance.
Partiamo dalle basi. Un ordine è un'istruzione data dal trader al proprio broker con cui si indica di comprare o vendere un determinato strumento finanziario.
Lo scopo degli ordini è permettere ai trader di personalizzare la propria strategia, individuando le operazioni migliori sulla base dei propri obiettivi e del profilo di rischio.
Inoltre, facendo trading sistematico (l’approccio che utilizziamo alla Unger Academy) gli ordini possono essere automatizzati all’interno di un trading system. Questo significa che l’algoritmo si occuperà di eseguire i comandi anche in tua assenza, riducendo così lo stress e il tempo passato davanti al computer.
In base ai limiti di tempo, alle restrizioni di prezzo e alle condizioni di esecuzione comunicate al broker è possibile definire vari tipi di ordini.
Le tre tipologie principali sono: market order, limit order e stop order. Vediamoli nel dettaglio...
Gli ordini di tipo market sono i più basilari. Il loro scopo è infatti semplicemente quello di farci entrare o uscire dal mercato, comprando o vendendo uno strumento finanziario. Appena ricevuto il tuo ordine, il broker comprerà (o venderà) al prezzo corrente di mercato.
La compravendita avviene quindi istantaneamente, a patto che le condizioni di mercato lo consentano. E proprio perché l’ordine viene eseguito senza specificare il livello, il prezzo dell’esecuzione potrebbe subire leggere variazioni.
Vantaggi e svantaggi
Come accennato, lo scopo del market order è semplicemente farci entrare a mercato. La velocità di esecuzione rappresenta il vantaggio più significativo di questo strumento.
Il grande svantaggio è invece l’incertezza intorno al prezzo di esecuzione. È infatti possibile che quest’ultimo sia leggermente diverso da quanto ci aspettiamo.
Possiamo quindi dire che i market order vanno utilizzati nel caso in cui si voglia entrare o uscire rapidamente dal mercato, mentre sono inadatti per operazioni di fino.
Al contrario dei market order, i limit order non vengono eseguiti istantaneamente. Il loro scopo è infatti di entrare o uscire dal mercato ad un determinato livello di prezzo.
Per esempio, se desideri acquistare uno strumento finanziario al prezzo di 200 euro, ma il prezzo al momento si assesta sui 250 euro, puoi impostare un limit order che il broker eseguirà solo quando il prezzo scenderà a 200.
Il principio di base consiste nell’impostare un limit order ad un prezzo pari o superiore ad un prezzo specifico quando si vuole vendere, e viceversa impostare un prezzo pari o inferiore al prezzo di mercato quando si compra.
Vantaggi e svantaggi
Il grande vantaggio dei limit order è la possibilità di stabilire con precisione il prezzo al quale vuoi entrare o uscire dal mercato. Inoltre, come già accennato, è possibile programmare questi ordini in modo che il broker li esegua automaticamente appena si verificano le condizioni necessarie, senza bisogno di restare incollati al monitor.
Di solito i limit order non hanno scadenza, se non specificato (dipende dal broker) quindi anche se il prezzo desiderato si manifesta a distanza di molti giorni dall’ordine iniziale, l’operazione avverrà comunque.
Per contro, lo svantaggio è dato dalla possibilità che l’ordine impostato non venga mai eseguito. Infatti se il prezzo desiderato non viene raggiunto, non scatterà il trigger necessario per eseguire il trade.
Gli ordini di stop sono ordini di acquistare o di vendere quando il prezzo dello strumento raggiunge un livello pre-impostato, conosciuto come prezzo di stop.
Il re degli ordini stop è lo stop loss, uno strumento utilissimo e molto diffuso. Come suggerisce il nome, uno stop loss rappresenta un limite di perdita invalicabile. Il trader decide qual è il limite inferiore sotto cui una posizione non deve scendere e, se il limite viene superato, il trade viene chiuso limitandosi a perdere l'importo specificato dallo stop loss.
Gestire correttamente gli ordini stop è indubbiamente una delle competenze più importanti per un trader, perché questi ordini sono il modo migliore per evitare grandi perdite in occasione di oscillazioni inaspettate del prezzo.
Vantaggi e svantaggi
Come avrai intuito, il grande vantaggio degli ordini stop è la possibilità di impostare un prezzo di stop al quale la posizione viene automaticamente aperta o chiusa.
Tieni però a mente che l’ordine stop potrebbe essere attivato anche da fluttuazioni momentanee dei prezzi. Questo può innescare l’ordine stop prima del necessario, con ripercussioni importanti sui propri profitti.
Inoltre, ricorda che una volta raggiunto il prezzo desiderato, l'ordine di stop si comporta a tutti gli effetti come un market order. Quindi, il prezzo al quale avviene l’operazione potrebbe essere molto diverso dal prezzo effettivo di stop.
Per concludere parliamo di un tipo di ordine meno utilizzato, ma che può rivelarsi molto utile per limitare un problema molto comune agli stop order, ossia lo slippage.
Lo slippage è il termine con cui si fa riferimento alla differenza tra il prezzo previsto di un'operazione e il prezzo a cui l'operazione viene effettivamente eseguita. Lo slippage si verifica molto spesso nei sistemi di breakout e nei sistemi che lavorano su sottostanti molto volatili.
Per noi trader questo rappresenta un costo potenzialmente molto significativo. Ma come mostra in questo video Francesco Placci, il nostro responsabile Ricerca & Sviluppo, è possibile limitare questo problema utilizzando gli ordini stop limit al posto dei classici ordini stop.
Come vedi nel video, Francesco mostra come impostare lo stop limit in modo che risieda direttamente sull’exchange, invece che sul broker. In questo modo l'ordine avrà la precedenza rispetto a quelli inviati dai broker, e questo può aiutare a ridurre lo slippage.
Naturalmente non si tratta della soluzione definitiva al problema, anche perché bisogna verificare sui singoli exchange se questi ordini vengono o meno accettati.
Speriamo con questa guida di averti fornito una panoramica generale sui principali ordini che puoi utilizzare nel trading.
Non si tratta certo di una guida esaustiva, ma la puoi utilizzare come punto di partenza per approfondire le tue conoscenze.
Se ti interessa approfondire, puoi continuare a navigare su questo blog leggendo i nostri articoli.