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PRENOTA ORA LA TUA CONSULENZA STRATEGICA >>Una delle domande più frequenti tra chi si avvicina al mondo del trading sistematico per la prima volta è: come iniziare a operare minimizzando il rischio economico? Come spieghiamo in questo video, contrariamente all'opinione comune la soluzione migliore non è fare trading su una piattaforma simulata.
Il vero passaggio cruciale è la scelta del mercato. Esistono infatti mercati che, date le loro caratteristiche, si prestano meglio al trading sistematico con pochi capitali e altri che invece andrebbero evitati, perlomeno nelle prime fasi della propria attività di trading.
In questo video ti offriamo alcuni consigli utili per scegliere il mercato migliore per iniziare. Guardandolo scoprirai:
-Perché fare trading "in reale" sul mercato giusto è meglio che fare trading simulato
-Quali sono i mercati migliori per iniziare a fare trading sistematico con pochi capitali e minimizzare il rischio economico
-Perché il Forex NON è un buon mercato per iniziare
Buona visione! 😎
Intro
Ciao ragazzi, ben trovati. Oggi vi voglio parlare di trading sistematico, in particolare da dove e come iniziare?
Può sembrare una domanda banale, ma vi posso assicurare che soprattutto chi è alle prime armi può avere diversi dubbi prima di incominciare questa attività di trading. Quindi in questo video cercheremo di fare un po' di chiarezza.
Ok ragazzi, io sono Francesco Placci, responsabile della ricerca e dello sviluppo qui alla Unger Academy, e ricordo i miei primi passi nel trading sistematico. Ero effettivamente pieno di dubbi. In particolare, ricordo che desideravo prendere un giorno di ferie dal lavoro quando proprio ho attivato per la prima volta i sistemi.
Quindi penso che questo video possa essere utile a tanti di voi. Entriamo quindi subito nel vivo e vediamo la prima domanda che molti si pongono.
Piattaforma: simulata o reale?
Spesso la prima domanda riguarda la piattaforma. Non tanto inteso come quale piattaforma usare, quanto piuttosto se fare trading tramite una piattaforma simulata o una piattaforma reale, ovviamente questo per incominciare.
Bene. Vediamo i pro e i contro di quello che sono le piattaforme simulate e le piattaforme reali.
Sicuramente partendo da una piattaforma simulata abbiamo la possibilità di fare trading con soldi finti. Quindi sostanzialmente non abbiamo rischio e possiamo approcciare questo primo passo con una maggiore serenità d'animo.
Per contro, ovviamente, vi anticipo che ci sono... c'è sicuramente una certa imprecisione negli eseguiti. Perché una piattaforma simulata non può conoscere effettivamente se quell'ordine che avete intenzione di passare sarebbe stato... vi sarebbe stato consegnato dal mercato.
Quindi sono delle assunzioni che differiscono ovviamente dal comportamento reale del mercato. Oltretutto, anche per quanto riguarda lo slippage avremo dei valori completamente irrealistici.
Spesso poi queste piattaforme hanno dei bug nel funzionamento. Non vengono aggiornate così di frequente come le piattaforme reali quindi ci potrebbero essere dei problemi tecnici che in reale in realtà non si incontrerebbero.
E poi soprattutto l'esperienza di trading in simulato è molto diversa da quella che è un'esperienza live, soprattutto da un punto di vista emozionale. Non rischiando realmente del capitale ecco che tutto l'aspetto psicologico, quindi paura, avidità, insicurezza, vengono a mancare e quindi inevitabilmente parliamo di un'esperienza che è diversa.
E questo è il motivo per il quale ritengo che la scelta di una piattaforma reale sia la scelta ottimale per iniziare a fare trading sistematico, perché ci dà una fotografia il più realistica possibile.
Quindi si pone un unico problema: come minimizzare il rischio economico, perché al momento della partenza l'ideale sarebbe partire già in live ma rischiare poco. Quindi questo ci consente di avvicinarci al trading sistematico nel modo più vero possibile, mettendo però a rischio poca parte del capitale.
Come si può ottenere questo risultato? Beh, scegliendo i mercati giusti.
I mercati da cui iniziare
Vediamo assieme quali sono le caratteristiche che devono avere questi mercati che li rendono particolarmente appetibili per iniziare a fare trading sistematico.
Sicuramente devono avere una buona liquidità. Questo è un requisito diciamo più o meno generale. Quindi iniziare a fare trading sul mercato illiquido è altamente sconsigliabile. Aggiungeremmo difficoltà su difficoltà.
L'altra caratteristica è quella di avere basse barriere di ingresso, quindi devono consentire effettivamente di fare trading con capitali modesti. E questo si può ottenere sostanzialmente in due modi: attraverso la leva finanziaria o attraverso un'alta granularità del mercato stesso.
Attraverso la leva finanziaria, ricordo però a tutti che un'arma a doppio taglio, è possibile fare trading su strumenti con un capitale inferiore al nozionale che sarebbe necessario per investire la somma oggetto del contratto.
L'alta granularità invece ci consente di andare su strumenti che effettivamente hanno un costo basso, come per esempio un'azione. Un'azione tipicamente può costare dai 5 ai 500$, quindi parliamo di capitali alla portata di tutti.
Quali sono questi mercati? Vediamoli assieme. Ne abbiamo individuati alcuni, i principali.
Come dicevo, le azioni.
I CFD, quindi Contract for difference, li vedremo meglio in seguito. Sono sostanzialmente dei derivati che si contrattano direttamente con il broker di riferimento. Quindi sono contratti derivati atipici. Ognuno può essere diverso dall'altro.
I micro future, che sono i nuovi usciti, recentemente usciti sui mercati americani (parliamo di un paio di anni) che consentono di replicare l'operatività su un contratto maggiore, quindi per esempio il Mini S&P, ma con 1/10 del nozionale, ok? Quindi effettivamente è stata abbassata questa barriera all'ingresso che consente a molti trader di partire con capitali bassi.
Sicuramente il Forex, che dispone di un'altissima liquidità e di un'alta granularità. Vedremo poi quali sono anche gli svantaggi del Forex.
E poi il mercato delle criptovalute, che da un certo punto di vista si assomiglia molto al Forex. È il nuovo, il nuovo gemello del Forex possiamo dire, perché siamo passati dalle valute tradizionali alle criptovalute, alle valute elettroniche.
Analisi dei singoli strumenti finanziari
Andiamo quindi ad analizzare più in dettaglio le caratteristiche di questi diversi mercati, in particolare con un focus sulla liquidità e sulla loro leva finanziaria.
Partiamo dalle azioni. Ecco, in questo grafico vediamo che le azioni possono essere considerate uno strumento sicuramente liquido. Ovviamente questo è un discorso di massima. Se andassimo a lavorare sulle small cap è chiaro che la liquidità potrebbe venire un po' meno.
Quindi rimaniamo all'interno dei listini principali, come il Nasdaq 100 per esempio o l'S&P 500. Ecco che sicuramente avremo dei sottostanti altamente liquidi, ma che tipicamente offrono una bassa leva finanziaria. Per operazioni diciamo overnight tipicamente si ha una leva 2X. In intraday qualche broker riesce a offrire una leva superiore, magari fino a 4X.
Però tipicamente sono strumenti a bassa leva finanziaria, però hanno come dicevamo un basso costo e quindi consentono di fare trading con capitali bassi.
Esistono poi i CFD, Contracts for difference, che negli anni si sono fatti una cattiva nomea. Questo dipende non tanto dallo strumento in sé, ma piuttosto dall'uso che ne è stato fatto negli anni dai diversi broker.
Come vi dicevo, sono strumenti atipici e quindi possono differire da broker a broker. Generalmente dispongono di una buona leva finanziaria, quindi è possibile muovere molto più del proprio capitale. Ricordo a tutti che è un'arma a doppio taglio.
Ma sulla scala della liquidità li ho messi su un valore molto più basso rispetto alle azioni. Anche questo non è vero in generale. Ci sono broker come Interactive Brokers che offrono anche una buona liquidità su questi strumenti.
Però l'aspetto negativo è che spesso alcuni broker che fanno un po' i furbetti nelle fasi di alta volatilità e tendono ad allargare gli spread. Quindi attenzione soprattutto al broker che state utilizzando se volete fare trading con i CFD.
Passando al successivo strumento, abbiamo i microfuture, che possiamo mettere diciamo tra queste due asset class diverse. Abbiamo sicuramente una buona liquidità. Alcuni microfuture sono altamente liquidi come il Micro sul Mini S&P 500. Altri un pochino meno come quello sull'oro. Quindi, diciamo facendo una media della liquidità di questi strumenti possiamo dire che hanno comunque una buona liquidità e offrono una buona leva finanziaria.
Come aspetto negativo possiamo menzionare l'aspetto commissionale, perché ovviamente l'impatto commissionale su questi strumenti è sicuramente maggiore rispetto al trading sui future più grandi, ok?
Infine abbiamo il Forex. Da questo grafico il Forex sicuramente sembrerebbe il mercato ideale da cui partire. Perché? Perché ha un'altissima liquidità. È uno dei mercati più liquidi al mondo.
Ricordo però a tutti che non è un mercato con quotazioni ufficiali, quindi anche in questo caso il broker che state utilizzando è assolutamente importante. La scelta del broker è assolutamente importante perché anche in questo caso, come per i CFD, ci possono essere broker minori meno affidabili che non vi rappresentano prezzi veritieri o che vi tengono degli spread eccessivamente ampi.
Allo stesso tempo, oltre ad avere una buona, buonissima liquidità, ha anche un'alta leva finanziaria e quindi questo consente di fare trading con pochi capitali.
Ha anche un'altissima granularità, quindi da questo punto di vista sarebbe il mercato ideale. Dico "sarebbe" perché per quello che è la mia esperienza personale di trading, sviluppare strategie profittevoli sul Forex non è così facile. Magari è un limite mio? Probabile.
Però quello che io vi consiglio, piuttosto che partire dal Forex, è provare a partire dal mercato delle criptovalute. Perché ha tante caratteristiche comuni, in comune con il Forex.
Dispone anch'esso di un'altissima liquidità, forse un pochino più bassa rispetto al Forex ma gli exchange principali, quali per esempio Binance, sono altamente liquidi, e dispone allo stesso tempo di un'altissima leva finanziaria.
Al contrario del Forex però offre delle opportunità molto interessanti che riguardano soprattutto la facilità di sviluppo di trading system. Se sul Forex è, come dicevo per quello che è la mia esperienza, relativamente difficile sviluppare dei sistemi profittevoli, questo non è altrettanto vero per il mercato delle criptovalute.
Anzi, tipicamente vale l'opposto, ossia strategie di trading che non vedremmo funzionare da nessun'altra parte, su nessun altro mercato, mostrano ancora delle performance più che interessanti sul mercato delle criptovalute.
Conclusioni
Quindi il mio consiglio è sicuramente di approfondire questo mercato. E se dovessi scegliere due mercati da consigliarvi per partire e fare trading sistematico, ecco che sceglierei il mercato delle criptovalute oppure passerei ai microfuture. Entrambi questi mercati, a mio parere, sono ottimali per iniziare a fare trading sistematico rischiando bassi capitali.
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Ragazzi, per oggi è davvero tutto.
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E vi do appuntamento alla prossima.
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PRENOTA ORA LA TUA CONSULENZA STRATEGICA >>Ciao sono Francesco Placci, trader professionista dal 2005 grazie all'approccio sistematico ai mercati.
Le mie competenze spaziano dal trading sui future su indici ai bond, dalle azioni alle commodity, con un focus particolare sulla volatilità e sulle opzioni, che ritengo essere tra gli strumenti più versatili e affascinanti a disposizione di noi trader.
Dopo un'esperienza presso primari istituti di credito italiani, in cui ho appreso le basi della finanza istituzionale, ho intrapreso con successo e soddisfazione personale la carriera di trader indipendente.
Fondatore di Algoritmica.pro, dal 2019 entro a far parte di Unger Academy come responsabile della ricerca e sviluppo.