Le nostre performance di trading nel 2024: gli allievi hanno superato i maestri?

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Come ogni anno, è arrivato il momento di tirare le somme e analizzare le performance di trading del 2024.

Questa volta, però, abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso: non ci limiteremo a mostrarvi i nostri risultati, ma li confronteremo con quelli dei nostri studenti!

Nel video, infatti, oltre a condividere le performance dei nostri Andrea Unger e Francesco Placci, esamineremo anche i report reali degli studenti che hanno partecipato al contest "Trader dell’Anno".

Per la prima volta, mettiamo a confronto diverse operatività, approfondendo quali asset sono stati tradati, quali strategie si sono rivelate vincenti e come sono stati gestiti rischio e drawdown.

Cosa troverai nel video?
-Le performance annuali di Andrea Unger e Francesco Placci: i mercati e le strategie che hanno funzionato meglio (e quelli che hanno deluso).
-Il confronto con gli studenti della Unger Academy: chi ha ottenuto i migliori rendimenti?
-L’analisi dei mercati più profittevoli dell’anno: quali asset hanno dato le migliori opportunità e quali hanno sorpreso?
-I report reali degli studenti: statement e performance dettagliati su base annuale.
-Il vincitore del Trader dell’Anno 2024: chi ha avuto la miglior performance e come ha gestito il rischio?

Un aspetto molto interessante di questo video è capire quanto possano essere diverse le strategie tra trader differenti, che siano essi esperti o studenti, ma anche quali sono i punti in comune che hanno portato ai migliori risultati.

Buona visione! ****

Trascrizione

Introduzione e presentazione del contest "Trader dell’Anno"

Andrea
Ragazzi, ciao a tutti da Andrea Unger e da Franz, Francesco Placci.

Francesco
Ciao a tutti.

Andrea
Ed eccoci qua ancora una volta con l'inizio del nuovo anno a guardare quello che è successo l'anno passato. Questa volta vogliamo farlo partendo da un confronto... Perché facciamo sempre vedere quello che facciamo noi, però penso che in qualche maniera interessi anche vedere qualche storia di successo degli studenti.

Analisi delle submission ricevute e criteri di selezione

Quindi abbiamo praticamente attinto da tutti gli invii che ci sono arrivati per quello che riguarda il contest del Trader dell'anno e abbiamo scelto alcuni particolari che secondo noi sono interessanti sia per le performance chiaramente, ci sono anche quelle molto più basse, ci tengo a dirlo, non è che...

Però qui facciamo vedere le cose belle, sia per alcuni aspetti che poi comunque vedremo appunto durante la registrazione.

Poi dopo parleremo di cosa è successo in tasca nostra, di Franz e del sottoscritto, e so già che Franz mi prenderà in giro un'altra volta. Comunque procediamo dai, Franz hai qualcosa da aggiungere?

Francesco
Sarò magnanimo.

Primo studente: performance dell’89,9%

Andrea
Sì, ma è buono. Eccoci qua. Partiamo subito con alcuni screenshot delle submission ricevute. Chiaramente abbiamo oscurato il numero di conto, questo è ovvio. E questa è una delle tante.

Vedete che sono mandate su base mensile, l'abitudine del trader dell'anno, però poi vedrete che, per chi sarà poi il vincitore, abbiamo anche chiesto un dettaglio maggiore perché cambiano alcune cose, ma lo vedremo.

E questo già è interessante perché è un conto che è partito con una cifra abbordabile, secondo me, da parecchi, sui 20.000 più o meno, ed è riuscito quasi a raddoppiare il conto. In realtà ha più che raddoppiato nella parte finale ma ha aggiunto delle liquidità. Quindi noi facciamo ovviamente riferimento a quello che Interactive Brokers calcola con il suo algoritmo di calcolo delle performance e corrisponde, in questo caso, a 89.90%. Vedete che è interessante come i top performers e i bottom performers siano vari.

Qui potete notare che ci sono delle ottime performance su un contratto della soia di marzo e invece delle performance più scarse su un contratto successivo che mi sembra di leggere, che è di novembre forse, ma non sono sicuro della vista. Ora, chiaramente, una situazione del genere può far pensare o un sistema che nel tempo si è deteriorato, oppure a una tecnica di spread trading.

Ora, il candidato non era in lizza per la vittoria finale, per cui non abbiamo approfondito questo aspetto, lo faremo magari per pura curiosità, perché cerchiamo sempre di capire poi che tipo di operatività ha portato alle performance che vediamo. Mi fa comunque arrabbiare che abbia fatto bene sulle granaglie, poi capirete il perché, ma in ogni caso il grosso proprio del risultato è con il micro Nasdaq, che sappiamo che è comunque un giocatore forte.

Gli è andata male sulle carni con il Feeder Cattle, che vediamo in fondo lì, il peggiore, che mi fa buona compagnia e poi vi farò vedere.

Secondo studente: performance del 91%

Ma passiamo al prossimo che ha fatto un po' di più ma è una pura casualità. In questo caso l'abbiamo messo...91%, lo abbiamo messo qui perché anche lui è partito con un conto simile, come portata, con 21.000€, o dollari, adesso dipende in che valuta tiene il conto, ma non importa. E ha finito praticamente in maniera simile.

Lui è molto più vario, fra virgolette, per quel che riguarda l'operatività, perché vedete che ha sia micro Nasdaq che micro Gold, ma anche il micro Copper, che a me non piace come sottostante, però lo vedo sempre più presente da quando esiste nella versione micro. E questo è comunque un altro dato interessante.

Terzo studente: l’adattamento del Metodo Unger alle azioni

Il prossimo che vediamo è un trader con cui abbiamo già avuto a che fare in passato e che, questo è l'aspetto interessante per cui lo mostriamo, anche se la sua performance è più contenuta pur partendo con un conto sensibilmente più alto degli altri.

Ma cosa ha fatto lui? Possiamo dire che è tedesco, tedesco di Germania, e quindi si sa che in Germania ci sono dei problemi fiscali nel trading sui future, ognuno si inventa le sue, e allora semplicemente lui ha applicato il Metodo Unger all'azionario americano. Infatti, vedete nella dei top e bottom performers, sono tutte sigle di titoli americani. Franz, tu gli hai parlato poi in passato pure, no?

Francesco
Sì, abbiamo fatto una bella chiacchierata e ricordo una persona ricca di inventiva a cui piace molto sperimentare. Secondo me ogni trader deve essere un po' così, un po' pieno di passione, con la voglia anche di provare approcci nuovi. Lui non si è abbattuto per via delle difficoltà operative, anzi, ha colto la palla al balzo per cercare di studiare un nuovo tipo di operatività che creasse meno problemi per via della regolamentazione che c'è in Germania.

E sicuramente è un campo molto interessante perché sia io che te Andrea sui trading system sulle azioni non siamo proprio così ferrati.

Andrea
Non mi sono mai dedicato più di tanto e ricordo che quando tu mi riportasti quello che lui aveva raccontato del suo approccio, avevo anche una certa dose di scetticismo sul suo futuro perché lui comunque filtrava abbastanza. È vero che ha tante azioni, 100 azioni, e deve un po' cercare quelle che... E lui cercava quelle che funzionavano meglio long, quelle che funzionavano meglio short se ricordo bene, e applicava poi un'operatività dedicata a questo.

Io gli dicevo: mah, fa un po' paura perché insomma, mi sembra un po' troppo overfittato a livello di caratteristiche generiche che long o short e via dicendo. Eppure ho avuto torto, perché questo risultato è decisamente successivo a quell'intervista, successivo a tutti i dubbi che mi ero creato e ha avuto ragione lui.

Quindi bravo lui e ancora una volta fesso io, diciamo così. Fesso io a non metterci mano perché avrei voluto, e ti ricordi Franz che l'avevamo detto, studiare la cosa in maniera più approfondita. Poi tante altre cose sono capitale sul tavolo.

Francesco
Uno dei propositi per l'anno, potrebbe essere interessante, perché io personalmente quando ho fatto trading sull'azionario in maniera sistematica ho sempre usato il Portfolio Trader con barre di tipo daily, quindi in un'ottica più di swing trading, diciamo così.

Andrea
Sì, è un approccio più di portafoglio il tuo proprio. Invece questo è un approccio più specifico, diciamo, con il Metodo Unger, fra virgolette, andando a studiare la caratteristica di ogni singolo titolo che gli capitava tra le mani.

È interessante, chiaramente avrà qualche limite a livello di uso della leva. Con importi piccoli l'impatto commissionale potrebbe risultare eccessivo, perché se l'importo è piccolo il guadagno diventa troppo piccolo per coprire il costo dell'operazione, ma lui non ha questo problema e quindi chi ha importi di un certo tipo può prendere in considerazione la cosa perché a quanto pare funziona anche non male.

Anche se ci sono stati ovviamente dei periodi difficili, lì soprattutto immagino che sia...La botta grossa l'abbiamo presa lì verso il 5 agosto quando c'è stato il grosso crollo dell'azionario. Lì finisce a luglio, quella parte lì credo che sia la parte dolente del 5 agosto. Comunque ha avuto ragione e questo è un altro che abbiamo voluto mostrarvi, ma ovviamente vi vogliamo mostrare colui che poi è stato decretato il vincitore e non poteva che essere lui perché con un 219% è difficile da superare.

Il vincitore del Trader dell’Anno

Perché ci sono due grafici? Esatto. Non abbiamo due conti, no? Quello sopra è il grafico del Portfolio Analyst su base mensile che ci ha mandato e già con quelle caratteristiche lui era il candidato numero uno.

C'era però qualcun altro, non quelli che abbiamo mostrato oggi, ma qualcun altro che era lì e che poteva, eventualmente, a seconda di certi parametri, insediare la prima posizione. Sapete tutti che il Trader dell'anno, come il Trader del Mese, viene stilato in base a diverse caratteristiche di performance, di drawdown, o meglio, performance su drawdown, di capitale utilizzato e poi una valutazione discrezionale dell'andamento, del tipo d'approccio, della varietà e via dicendo.

Analisi del drawdown e confronto tra dati mensili e giornalieri

Ecco, abbiamo voluto capire meglio quale drawdown effettivo avesse dovuto subire, perché nel grafico mensile, questo magari non lo sapete, ma ve lo dico, il drawdown è calcolato appunto su base mensile. No, quello è il worst return, che poi è lo stesso, -15.17%, è lo stesso in questo caso, è una pura coincidenza, era il drawdown massimo, sicuramente invidiabile in questo caso, perché su 219% penso che tutti ci metterebbero la firma.

Ecco che però, vedete sotto, su base daily, è più che raddoppiato, è passato a un -32.79%. Nonostante questo raddoppio del drawdown, l'insieme delle performance l'ha portato a essere comunque il vincitore indiscusso dell'edizione 2024.

Francesco
Anche perché il rapporto tra un 219 e un 32 rimane comunque...

Andrea
Sì, il rapporto è superiore a 6 ed era... Mi sembra che fosse il secondo nella classifica su quello specifico parametro, però poi era molto maggiore, anche in termini di capitale, che vedete che lui è partito con circa 70. 000. Ho calcolato i 70.000, non solo i 100 di partenza, ma ha messo 69.900. Noi abbiamo calcolato 70.000 di partenza.

E un'altra curiosità, giusto perché stiamo guardando grafici del Portfolio Analyst, è che sotto ovviamente le performance sono peggiorate a livello di rischio, però il worst return è diventato -10.97% contro un -15.17% di quello precedente. Qualcuno potrebbe dire: Ma come è migliorato quello? È su base daily qua. Lì era un mese, qui un giorno, quindi se dovessi scegliere preferirei un mese a -15 che un giorno a -10. Lui ci è passato e comunque ha fatto bene.

Questo per dirvi un po' cosa succede fuori dalla porta della Unger Academy, pur essendo lì nell'anticamera nostra, che tutti gli studenti, che chiaramente hanno voluto mostrare quello di cui sono stati capaci, ma adesso veniamo a noi.

Francesco
Andrea, qua mi sembra che ci sia stata anche abbastanza varietà di strumenti utilizzati, no?

Andrea
Sì, mi sono dimenticato di dirlo: varietà, in questo caso non ha usato strumenti micro. Posso dire che, a parte l'impatto commissionale che risulta più che triplicato, con il capitale a sua disposizione, non sarebbe stato sbagliato pensare comunque ai micro.

So che lo incontrerò a breve per la coaching che faceva parte anche del pacchetto del premio che è riuscito a vincere. Gliene parlerò perché il modo di lavorare con i micro può essere più idoneo a capitali di questa portata.

Va beh, faccia quello che vuole. Interessante anche, Franz, lo vedi tu subito che ha un VIX future perdente e uno vincente. Cioè, quello vincente di qua, e quello ecco...Sarà uno spread che ha messo in piedi in un momento critico.

Francesco
Potrebbe essere, mi verrebbe da pensare così. Chiaro, la certezza non la possiamo mai avere.

Andrea
Ma lo appurerai perché anche tu avrai modo di parlare con lui.

Francesco
Ma è cara, diciamo.

Andrea
Comunque bravo David, che è il nome del nostro protagonista. E dopo David viene Franz.

Francesco
Sì.

Andrea
Eccolo qua. Quindi lascio parlare te, Franz. Sei tu!

Le performance di Franz: focus su opzioni e volatilità

Francesco
Sono distaccato da queste performance strabilianti, quindi si può dire che gli alunni hanno superato i maestri? Direi proprio di sì.

Andrea
Questo è un classico ormai, anche se devo dire che tu sei di lunga durata, diciamo così, perché le performance ripetute, vi auguro ovviamente a tutti quelli che hanno visto finora di ripetersi anno per anno, però ogni anno vediamo numeri di questo genere e insomma fa il totale in quel caso.

Francesco
È stato un anno sicuramente positivo. Io, come dico tutti gli anni, il mio obiettivo è cercare di arrivare a un 20%, tutto quello che è sopra ovviamente è benvenuto. L'obiettivo è quello di fare quel tipo di rendimento, anche perché inevitabilmente per ottenere rendimenti maggiori bisogna rischiare di più e andando in là con gli anni un pochino l’avversione per arrischio si fa sentire.

Che cosa ho fatto? Su questo portafoglio ho fatto trading principalmente in opzioni, che è lo strumento che forse preferisco in assoluto, lo strumento di trading che mi piace di più per la sua flessibilità, e su anche i derivati della volatilità.

Qui in classifica si vedono tra i top performers solo azioni su S&P e Nasdaq, ma tra i vari approcci che prediligo, che comunque sono poi molto legati, perché sia con le opzioni che con i derivati della volatilità, in un certo senso, si fa trading anche sulla volatilità. Quindi sono comunque due ambiti abbastanza, diciamo, cugini.

L'andamento del conto è stato abbastanza regolare, anche se non esaltante fino, più o meno, a agosto. Quindi mi incamminavo verso un 20, 22, 23% annuo, quando poi ho avuto un bellissimo run-up nel mese di novembre, e ci han messo un po' lo zampino anche le elezioni americane. Non so se avete presente, magari, sicuramente tu Andrea ti ricordi, anche la curva a termine dei VIX future. C'era quella gobbettina in concomitanza con le elezioni americane. È come se per un po' di tempo il mercato non avesse pagato tempo e volatilità.

Andrea
Ogni quattro anni, tra l'altro, quel fenomeno.

Francesco
Ogni quattro anni si vede sempre, me lo ricordo anche quattro anni precedenti. È come se per un po' di tempo il mercato non avesse pagato tempo e volatilità per poi ovviamente tornare a restituirli in maniera anche copiosa. Passato l'evento binario, che in questo caso erano le elezioni.

Andrea
È come se fosse un po' frenato fino a lasciare libero il cavallo e partire.

Francesco
Se pensiamo alle trimestrali americane, quindi fino al momento del rilascio delle notizie, la volatilità implicita è al massimo per poi crollare, letteralmente crollando con la volatilità implicita, al rilascio della notizia, sia essa positiva o negativa, poco importa.

In un certo senso possiamo dire che è stato un evento assimilabile, che mi ha dato quell'extra boost che da un 25% ipotizzato, 27, 28, forse anche, mi ha fatto arrivare a questo risultato. Poi anche dicembre è stato un mese positivo.

Andrea
Ci tengo a specificare che ho detto fino adesso che il dettaglio daily è più importante dei monthly, ma sulle opzioni conta molto meno perché l'andamento è molto più soft, non è...

Francesco
Sì, comunque il mio drawdown non è stato del 5.28, è stato intorno al 12, se non ricordo male.

Andrea
Anche lì vedi il raddoppio, più o meno, è su base dal mensile al giornaliero, come per il caso dei vincitori del Trader dell'Anno.

Francesco
Lo so è quello.

Le performance di Andrea Unger e confronto con gli studenti

Andrea
E comunque, ecco, Franz sappiamo che è un opzionista nato, sappiamo che è il suo campo di battaglia preferito. Mi ha convinto a lavorarci e anch'io mi ci sono cimentato con successi molto inferiori.

Posso dire che non lo controllo alla stessa maniera perché io ho lavorato sia sui sistemi azionari, sui future, che sulle opzioni, sullo stesso conto. Vi posso dire che ho fatto poco meno del 24%, ma questo non è importante adesso, se non che il 24 è quasi la metà di quello che ha fatto Franz.

Ma parlava prima del discorso dell'età, che uno invecchiando di qua e di là, quindi prendiamolo per buono. Ho cercato di estrapolare in maniera più semplice possibile quello che è stato l'effettivo andamento dei future, dei sistemi.

Ho fatto meno della metà, devo dire un po' meno della metà, perché questo è lo specchio che ho creato da Zeus, questo con tutti i conti che ho fatto durante l'anno, che usavo Zeus già dall'inizio, anche se poi è stato rilasciato dopo, era in beta.

Il circoletto rosso, dove vedete un bel run-up finale, ovviamente non l'ho preso perché era dopo Natale. Io dopo Natale ho spento tutti i sistemi e quindi mi sono fermato a quei nove rotti per cento che erano 9.2, 9.3 mi pare adesso facendo i conti.

E adesso sono sui future... Un risultato che chiaramente non mi soddisfa, non mi soddisfa come risultato in assoluto. Non si può mai sapere prima quale sarà l'operatività migliore per l'anno.

Tra l'altro, i nostri partecipanti al Trader dell'Anno hanno dimostrato che coi future si poteva fare benissimo. Probabilmente hanno rischiato di più, o forse hanno avuto sistemi migliori, sicuramente hanno avuto sistemi migliori, sicuramente hanno dedicato più tempo e concentrazione all'attività. Però di fatto, nel mio caso, i future sono stati un po' in magra.

Le opzioni, non sono esperto come Franz, ma hanno fatto più della metà del risultato complessivo, che appunto dicevo poco sotto il 24%, e non li mostro qui perché hanno un'importanza, visto che più o meno è l'operatività che ha fatto Franz, però a tenore ridotto.

L'anno sarebbe stato un anno eccezionale, a saperlo prima, per l'asset allocation. L'asset allocation ha sofferto nel 2022, lo sappiamo, però quest'anno sarebbe stato un rigore a porta vuota per come si è mosso l'azionario, diciamo così. Per fortuna io ho dell'asset allocation, non su Interactive Brokers; ma ce l'ho in maniera più schematica sul conto bancario di Fineco, snobbato dal mio consulente. Dice: Ma ci sono degli ETF lì? Però hanno fatto quello che dovevano fare. Però non è conteggiato chiaramente qui in questi domini.

Ecco, a saperlo prima uno fa tutto quello... L'importante, non finirò mai di dirlo, è diversificare, se se ne ha la possibilità chiaramente.

Ecco, tornando ai future, Franz mi ha fatto vedere un attimo, un'occhiata, mi ha spoilerato il prossimo. Ho estrapolato i perdenti che sono quelli che interessano, cioè, dov'è che è andata male? Perché non è andata bene?

Posso già dirvi che i sistemi sui future azionari sono andati bene, sono quelli che hanno trainato la maggior parte della performance. È inutile farli vedere, ma facciamo vedere quello che è andato male. Eccole qua, le granaglie. Le granaglie mi faceva arrabbiare il tipo che aveva fatto molto bene sulla soia. Sono state molto deludenti, mi hanno illuso a metà anno di essersi ripresi i sistemi che avevo ma poi dopo sono andati tristemente al ribasso.

Da notare che, come vi dicevo, tutta l'operatività l'ho impostata con Zeus quest'anno, che ha una logica di scelta dei sistemi diversa da quella a cui forse siete abituati con Titan, e quindi non ci sono pause, ma finché il sistema non viene ucciso, killato, come era usato in terminologia del software, dal sistema, lui continua a lavorare. Qui non è successo ancora niente e hanno avuto modo di farmi del male, come vedete in questo grafico. Ma sempre al netto dell'ultima parte che è fittizia perché io avevo spento tutto qualche giorno prima di Natale.

Quindi granaglie in rosso, ma non solo. Un altro settore che, ve lo dicevo prima, mi accomunava alle perdite di uno dei concorrenti, le carni. Le carni sono state praticamente ferme, non si riusciva a lavorare a inizio anno, poi hanno cominciato a produrre perdite. Cioè praticamente diversi sistemi erano in pausa, non in pausa, perché come dicevo Titan li ferma, poi li riprende. No, qui erano in pausa perché erano ancora in attesa di essere promossi dopo il periodo di incubazione, erano sistemi relativamente nuovi.

Ma avrei fatto meglio a non farli perché il risultato poi è stato devastante. Hanno avuto un impatto poi minimo nel totale, un 2,5% circa, però visto che la performance totale era nove e mezzo, comunque non è poco come impatto negativo.

Procedendo oltre, un'altra delusione grossa è stata quella dei sistemi sull'obbligazionario. In particolare l'obbligazionario americano, il trentennale, dove ho più roba, che ha cincischiato per buona parte dell'anno e tutto sommato faceva il suo. Poi di colpo è andato tutto male. Non so se ha un qualche legame, non sono ancora riuscito a capirlo, con l'iniziale campagna di taglio dei tassi, può darsi, ma non avrebbe logica perché sono comunque sistemi vecchi, per cui non dovrebbero essere colpiti da questo genere di vicenda.

Francesco
Sono long and short Andrea questi sistemi?

Andrea
Sì, sì, sia long che short, anche se storicamente hanno performato molto meglio sul long fino al 2021, no, '22, principalmente, dove comunque alcuni sistemi hanno fatto delle buone performance short, altri hanno sofferto, invece, difendendosi però. E invece quest'anno è stato proprio... Poi è proprio brutto perché alla fine, insomma, si sono rimangiati tutto quello che avevano dato e poi hanno anche preso qualcos'altro da parte.

Francesco
Però a fine anno c'è stato un piccolo recupero.

Andrea
Sì, quando ero flat. Sì, i recuperi li ho persi tutti, va beh. Tra l'altro ci tengo a dire, quelle performance di fine anno sull'obbligazionario magari no, ma su altri mercati vanno prese con la dovuta cautela perché il mercato è stato con minor liquidità, quindi se un mercato magari soffre di slippage, immaginiamoci un mercato della benzina, ecco, in quel periodo può essere ancora peggio, per cui magari le performance vengono azzoppate da costi operativi che sono molto maggiori di quelli che uno sospetta.

Quindi un anno personalmente positivo nel complesso generale, tutto quello che è stato fatto, sicuramente. A livello di trading system sui future, deludente, sia per appunto alcune asset class che per i bond che alla fine sono sempre un carrozzone, ma per le granaglie soprattutto, che tutto sommato la soia è sempre stato un mercato che ha pagato bene, ha sempre risposto bene, ha avuto un periodo, un svarione dopo il 2015, in cui non sapeva più dove andare, poi aveva ripreso bene. Tutte le sue caratteristiche, anche le stagionalità, tutto. E quest'anno, invece, per me è stato così. Per cui spero di vedere risultati migliori a breve.

Francesco
Nelle asset class vincenti quest'anno ci state le asset allocations, cioè gli approcci vincenti, per riassumere, asset allocation, sicuramente.

Andrea
Sì, asset allocation soprattutto.

Francesco
Opzioni, volatilità, io sono andato bene. Trading system, un pochino...

Andrea
Ripeto, il Trader dell'anno ha dimostrato il contrario.

Francesco
Sì, certo, certo, certo.

Andrea
Io... Ecco, una nota importante: asset allocation, sicuramente ottimo per l'anno. Però, attenzione, ottimo per quello che comporta l'operatività su asset allocation.

Asset Allocation, non potrete mai fare il 219% del Trader dell'anno per dire, no è chiaro, no? 20, 30, 300, queste cose. Però non fate un tubo tutto l'anno, una volta al mese se necessario ribilanciate, io spesso non lo faccio neanche se il bilanciamento è minimo perché costa magari più di commissioni che quello che serve fare.

Per cui come attività è veramente ridotta. Un classico investimento da cassettista. Per quello, da quell'ottica uno dice: ma io devo sbattermi tutto l'anno per fare il nove e mezzo sui sistemi, quando potrei fare... Be' sì, sono quegli anni, ma ci sono anche altri anni in cui i sistemi tengono i piedi dentro la baracca.

Sicurezza degli exchange e rischi nel trading di criptovalute

Francesco
Aggiungerei che sicuramente è stato un anno positivo anche per il mercato delle criptovalute. In tanti, anche tre nostri studenti, fanno trading sulle cripto.

Io lo faccio sia in modalità sistematica, un po' meno del passato rispetto a due o tre anni fa, e ho alcuni portafogli statici di cripto, principalmente le principali cripto che si sono riprese tantissimo, e poi ci sono state delle belle opportunità di Cash & Carry, dove ho fatto un paio di operazioni con rendimenti intorno al 24% armonizzato.

Andrea
Del resto quando il mercato tira il rialzo il Cash & Carry diventa molto vivace, molto vivo e vegeto.

Francesco
Chiaro, quel tipo di operatività non si può praticamente fare su Interactive Brokers, oppure con tanti limiti e quindi quella è preferibile, almeno io preferisco farla sugli exchange, ultimamente Bybit, tra i vari exchange.

Andrea
Sì, Binance non è possibile perché non permette il trading su future.

Francesco
Sì, ci sarebbe qualche altra opzione, Deribit, però io personalmente preferisco lavorare su Bybit e sicuramente sarà interessante invece andare a vedere su Deribit le opzioni sui Bitcoin.

Andrea
È un altro campo. Lascio il campo a te perché...

Francesco
È da tanto che mi riprometto di approfondirle per bene.

Andrea
Ci saranno anche le opzioni sul CME, sul future del CME, su Interactive Brokers, volendo, anche se hanno scadenze di distanza di un mese, limitano un po' il tipo di strategie che uno può applicare, ovviamente, in quel caso.

Francesco
Sì, anche la liquidità, non lo so.

Andrea
Sì, sarebbe da testare. Però, sicuramente il discorso Bybit E Deribit mette in luce forse quello che è l'unico vero rischio, vero, grosso che è quello della sicurezza dell'exchange. Su Bybit immagino tu ti senta leggermente più sicuro che su Deribit, anche se non penso che ci investi la casa.

Francesco
Mi sentivo più sicuro su FTX, quindi...

Andrea
Allora siamo a posto.

Conclusioni e riflessioni sull’anno di trading

Francesco
Era il secondo exchange. Il secondo, sì. Una settimana è saltato tutto, quindi è vero quello che dici. Comunque non si può negare che sia stato anche l'anno delle criptovalute questo.

Andrea
Sì, non è stato il mio anno insomma. Non ho capito, tutto andava bene tranne che il conto di Andrea Unger e l'abbiamo detto. Comunque a questo punto vi saluto, ci sentiamo fra un anno. A parte gli scherzi, nel complesso non posso non essere soddisfatto per come siano andate le cose e penso anche tu, Franz, lo sia, ovviamente.

A questo punto, davvero, però, direi di darci appuntamento in futuro per vedere come vanno le cose da qui in avanti.

Francesco
Ciao a tutti.

Andrea
Ciao ragazzi.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.