Mentalità scientifica: il superpotere per un trading di successo?

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Dimmi come affronti i problemi e ti dirò chi sei… O che tipo di mentalità hai.

Per fare trading c’è un ingrediente di cui pochi parlano: la mentalità scientifica.

Non ce l’hai? SPOILER: puoi acquisirla.

Certo, ci sono persone più o meno portate a possederla, ma tutti noi possiamo imparare ad affrontare i problemi in maniera un po’ più razionale.

Il segreto: non sbattere la testa contro il muro al primo inconveniente, se possibile.
E soprattutto procedere un passo alla volta.

In questo video scoprirai:
-Cosa significa avere una mentalità scientifica nel trading
-Come capire se ce l’hai e cosa fare per acquisirla o migliorarla
-Il segreto per approcciare i problemi in modo razionale
-Cosa fare e NON fare di fronte alle difficoltà
-Cosa c’entra il debugging con il trading

Guardalo subito! 😉

Trascrizione

Introduzione

Mentalità scientifica nel trading. Ne parlo spesso, ci si domanda che cosa sia. Sono Andrea Unger, ho vinto 4 volte il campionato del mondo di trading con denaro reale e l'ho fatto usando dei trading systems, sistemi costruiti con l'ausilio del computer.

E, avendo fondato la Unger Academy, ho visto tante persone passare all'interno della Unger Academy per inseguire il loro sogno di diventare trader professionisti profittevoli. Essendo professionisti si suppone che debbano essere anche profittevoli.

Ingegneri e mentalità scientifica

Ora, nei tratti comuni che ho notato, spesso vedo che, per esempio, gli ingegneri riescono bene. Adesso apriti cielo, oddio oddio non sono ingegnere non posso fare il trader. Oppure devo iscrivermi ad ingegneria per fare... no. Gli ingegneri riescono, prevalentemente meglio della media, ad ottenere i loro obiettivi, non per il bagaglio di informazioni acquisite durante il percorso di studi di ingegneria, perché in effetti non serve a niente, serve per fare l'ingegnere, per l'amor del cielo, ma non per essere un trader.

Più che altro riescono bene perché hanno la mentalità scientifica. Mentalità scientifica che potrebbero aver acquisito durante il loro percorso di studi per frequentazione di un ambiente che ha parecchie persone che hanno la mentalità scientifica e quindi influenzano anche gli altri a ragionare in una certa maniera o semplicemente perché ce l'avevano innata.

Quanto è utile la mentalità scientifica per diventare trader profittevoli?

E la mentalità scientifica, per come la intendo io di aiuto a conseguire l'obiettivo di diventare trader professionisti profittevoli, è qualcosa che si può avere anche facendo un lavoro che di scientifico non ha proprio nulla, non avendo fatto studi scientifici di alcun genere, magari studi classici o non avendo studiato per nulla. Non è necessario per avere la mentalità scientifica.

La mentalità scientifica, che io dico essere utile al, non dico necessaria, ma ovviamente molto utile al raggiungimento degli obiettivi nel trading sistematico, è quel modo di pensare volto a trovare la soluzione di un problema affrontando il problema passo passo, spaccandolo in piccole parti.

Cosa NON fare davanti a un problema

Ora, se qualcuno ha un qualsivoglia problema e, trovandosi nel problema, comincia a dar fuori da matto, a disperarsi, a agitarsi e a girare a destra e a manca cercando una soluzione senza sapere neanche bene cosa stia cercando. Ecco, costui non ha una mentalità scientifica.

La mentalità scientifica non è tanto quello che rimane calmo in mezzo al casino, perchè insomma è una qualità ovviamente che è di valore, però non è strettamente necessario. Però è comunque colui che di fronte al problema, prende un bel respiro e comincia ad analizzarlo passo passo, con l'obiettivo di trovare la soluzione.

Ci perdiamo in montagna, non ci mettiamo a piangere di fianco al primo cespuglio. Cerchiamo di capire perché ci siamo persi, dove ci siamo persi. Ripercorriamo il percorso mentalmente che abbiamo fatto per arrivare dove siamo per capire in quale punto di quel percorso magari abbiamo sbagliato, abbiamo fatto l'errore che ci comporta poi a essere nel posto sbagliato, nel momento sbagliato.

E comunque cerchiamo sempre passo passo di trovare un modo per tornare all'hotel o alla casa di partenza. Cioè quel modo che ci permette di recuperare la strada o perlomeno toglierci dai guai, che siamo nei guai, ci siamo persi in montagna, insomma, non è mai piacevole, no? Chi invece si mette a piangere a fianco di un albero non ha la mentalità scientifica, spero che lo vadano a salvare, ovviamente, però affronta il problema in maniera emotiva.

L’importanza di procedere per step

E questo non voglio che venga interpretato male, ovviamente, non sto dicendo che bisogna essere dei robot freddi e calcolatori, no. Sto dicendo che però aiuta ad avere la capacità di affrontare con calma e razionalmente il problema. I problemi della vita quotidiana, ovviamente poterli risolvere è il sogno di tutti, ma in questo caso specifico i problemi che possono presentarsi nello sviluppo e nell'utilizzo delle strategie automatiche.

Sviluppo, perché noi usiamo il computer, non ci affidiamo al computer, lo usiamo per sviluppare dei sistemi, lo usiamo per elaborare molto più velocemente di quello che potremmo fare noi e in quantità molto maggiore di quanto potremmo far noi essere umani dei dati, dati di andamento di vari mercati. E in base alle risposte che ci può dare il computer, infatti, ci sono dei dati che ci escono.

Usare il computer non significa affidarsi al computer

Noi dovremmo essere in grado di trovare un po' la quadra per costruire la strategia che di volta in volta ci può tornare utile su quello specifico mercato.

Qui la mentalità scientifica: do dei dati, li faccio elaborare con dei modelli semplici, banali, che mi danno delle risposte, devo leggere queste risposte e trarne le debite conclusioni. Non mi affido al computer, non è lui che fa tutto. Lui mi aiuta facendo i conti che sa fare meglio di me. Però, attenzione, anche qui è un altro punto molto importante.

Quale iter bisogna seguire per risolvere un problema

Alle volte trovo persone che facendo due più due con la calcolatrice, se per caso gli esce cinque, dicono che fa cinque. "Eh l'ha detto la calcolatrice". Non è così, sappiamo benissimo che non è così. Questo è un esempio banale dove sappiamo tutti che due più due non fa cinque, ma molte volte ci sono ovviamente conti più complicati, risultati più subdoli che ci ingannano.

Noi dovremmo essere sempre in grado di capire se quello che ci viene restituito sia giusto o sbagliato. Chiaramente, un conto complicatissimo e difficile, però se il risultato è palesemente sbagliato, ecco che la mentalità scientifica porta a mettere in discussione anche quello che esce dal computer, perché se al computer diamo delle informazioni sbagliate, lui può benissimo restituirci informazioni di ritorno sbagliate.

Siamo noi che dobbiamo avere la coscienza che si può sbagliare facendo qualche errore e, mentalità scientifica, andare a trovare dove si è fatto l'errore. Questo è anche un po' quello che io chiamo la capacità di debugging, scusatemi il termine inglese, ma si usa nell'industria, si usa un po' dappertutto, il debugging è cercare il bug, l'errore all'interno, il difetto all'interno di un programma o di un processo.

Tutti possiamo sbagliare…

Ecco, la capacità di andare a cercare questo difetto andando a vedere un pezzo alla volta, ecco che anche questo fa parte della mentalità scientifica. Se qualcosa non va, non si provano a fare 10 modifiche, perché se dopo 10 modifiche torna a funzionare tutto, non sappiamo a quale delle 10 abbia risolto il problema. Ecco che semplicemente facendo una modifica alla volta già si affronta in maniera scientifica il problema, perché si fa un pezzo alla volta in maniera da poter analizzare l'effetto del singolo intervento.

Può sembrare complicato, però se faccio una pietanza squisita, aggiungo un ingrediente alla volta e valuto l'effetto che quell'ingrediente dà alla mia pietanza. Metto tutto assieme, non so se è la scorza di limone o la noce moscata, oppure il timo che ha fatto la differenza. Adesso mi viene pure un po' di appetito.

L'ingegnere, quindi, abituato ad affrontare i problemi in maniera abbastanza schematica, poi si sa che gli ingegneri sono tonti, sono noiosi, no? Lo posso dire, essendo laureato in ingegneria quindi mi permetto di scherzare, ma è abbastanza vera la cosa. Però, ecco, loro hanno questo vantaggio, non perché hanno imparato a fare integrali, calcolo di strutture e via dicendo. Semplicemente perché affrontano i problemi in maniera schematica, razionale. Ed è questo che aiuta tantissimo.

Gli ingegneri affrontano i problemi in maniera schematica

Non dico che senza mentalità scientifica non si vada da nessuna parte nel mondo del trading, ma dico che aiuta tantissimo. Quindi se uno è abituato a, non prendetemi per storta la parola, filosofeggiare sui problemi, ecco che necessariamente potrebbe incontrare molte più difficoltà a venire a capo del trading sistematico e di tutto quello che ci gravita attorno.

La mentalità scientifica non è necessaria, ma molto utile…

Quindi ragazzi, no scienziati della NASA, no persone con quoziente intellettivo superiore a 150. Benissimo, vengano pure, ma non è quello che serve. Serve soltanto avere la capacità di razionalizzare i problemi, di affrontarli con calma e schematizzandoli in maniera per lo più ordinata. Così facendo riuscite sicuramente a trovare la quadra.

Se invece, guardate lo schermo del computer che vi restituisce qualcosa e dite "boh", ecco lì non è mentalità scientifica ed è forse più difficile poi uscirne e trovare la propria via nel trading sistematico e forse anche nel trading in generale. Questo è quanto ragazzi, scrivete come affrontate voi i problemi perché sono curioso un po' di vedere chi segue questi contributi. Ciao da Andrea Unger.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.