Mercati Crypto regolamentati e non, quali usare? Con Debora Rosciani di Radio24 (IlSole24Ore)

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Quello delle crypto è un mondo incredibilmente vasto ed in continua evoluzione. Basti pensare che esistono oltre 10.000 criptovalute e che per alcune di esse sono presenti anche derivati come future e opzioni. 

Il quadro si complica ulteriormente se consideriamo il fatto che ogni exchange offre i propri prodotti derivati (il future su Ethereum di Binance potrebbe avere caratteristiche e costi diversi dal future su Ethereum di FTX) e che esistono anche alcuni future quotati al CME. 

È dunque naturale che un mondo tanto vasto susciti dubbi e domande in merito a quali siano gli strumenti più adatti alle proprie modalità di investimento.

In questa intervista con Debora Rosciani, giornalista e presentatrice di Radio24 (gruppo IlSole24Ore), cerchiamo di fare chiarezza sulla situazione fornendo una panoramica esaustiva degli strumenti attualmente disponibili e alcuni consigli utili per scegliere verso quali orientarsi.

Ecco cosa scoprirai guardando l'intervista:

- Quali sono i principali strumenti legati alle crypto attualmente disponibili

- Differenze tra i future regolamentati e quelli non regolamentati, quali preferire e perché

- Quando operare sulle criptovalute vere e proprie e quando optare invece per i future (strategie alternative come il Cash and Carry)

Buona visione!

Trascrizione

Debora

Crypto nei mercati regolamentati e crypto nei mercati non regolamentati. Quali utilizzare? Ne parliamo con Andrea Unger, quattro volte campione del mondo di trading.

Ben trovati. Oggi parliamo di criptovalute. È un grande trend, una grande innovazione su cui lavorano anche le banche centrali che stanno lavorando sulle loro valute digitali. Parliamo di una tecnologia molto interessante, parliamo di una classe d'investimento della quale ci chiediamo quanto dobbiamo investire e in che maniera ci dobbiamo investire.

Quando parliamo di crypto forse non tutti hanno le idee chiare della struttura finanziaria che sta alla base di questo settore. Troppe persone pensano che si tratti di uno strumento di investimento uguale a tutti gli altri.

Vorrei condividere con voi una recente dichiarazione di Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, che ha detto: "Le crypto-attività non rappresentano soltanto un investimento speculativo ad alto rischio. Costituiscono addirittura una minaccia concreta per la stabilità finanziaria. Quindi dobbiamo intervenire per ricondurre le crypto-attività all'interno di un quadro normativo chiaro che ancora manca." Quindi un vero e proprio attacco, se così lo possiamo definire, verso le 10.000 crypto-attività che sono operative ad oggi, con un valore complessivo di 1.300 miliardi di dollari.

Ma mancano loro i fondamentali. Vengono frequentemente utilizzate per fini illeciti, hanno una elevata volatilità in termini di prezzo e numerosi casi, ha detto Panetta, di malversazioni. Per cui dobbiamo un po' chiarire di che mercato stiamo parlando e soprattutto oggi parliamo di trading sulle crypto. E naturalmente lo facciamo con Andrea Unger, l'unico ad aver vinto quattro volte il campionato del mondo di trading per la categoria Futures. Andrea ben ritrovato. Eccoci buongiorno.

Andrea

Ciao Debora e buongiorno a tutti.

Debora

Allora lo scopo di questo nostro webinar è quello di far comprendere che le crypto sicuramente consentono una diversificazione però bisogna avere molto chiari alcuni aspetti.

In questo momento, peraltro, hanno catturato l'attenzione degli investitori che prima erano focalizzati su un altro tipo di mercato, per esempio sul Forex. Oggi si stanno spostando verso questo mondo.

Andrea, ti chiedo adesso di aiutarci a capire meglio la differenza fra il Bitcoin e i suoi strumenti derivati. Magari facciamo anche un accenno ai future presenti negli exchange non regolamentati. Perché già andando avanti e, come dire, entrando nel merito di questi aspetti sempre più tecnici, ci rendiamo conto sempre di più che la criptovaluta non è una classe di investimento adatta a tutti, a meno che prima di investire non la si studi per diversi mesi.

Andrea

Bene, nei quali mesi cambierà ancora tutto perché è in continua evoluzione. Comunque sì, ci sono... A parte chiamiamola la crypto spot, cash diciamo così, la vera valuta. E questa è scambiata sugli exchange vari che conosciamo: Binance, Kraken, CoinBase, e via dicendo.

Poi qualcuno di questi offre anche i derivati legati alla valuta stessa, come esistono i derivati su tante altre cose, no? C'è il future sull'oro, c'è il future sul petrolio, sulla benzina, sul grano. E c'è il future sul Bitcoin. E non solo, alcuni offrono anche opzioni su questi.

Quindi strumenti derivati che ovviamente amplificano probabilmente i movimenti del sottostante, a fronte anche di un'esposizione molto minore in termini di investimento. Anche loro poi sono a leva. Quindi questi exchange offrono tutta una serie di strumenti legati all'andamento della valuta principale.

Strumenti che dico "purtroppo" da trader sono oggi per lo più interdetti da alcuni di questi exchange al mercato italiano e anche di altri paesi. C'è stato un regolamento che impedisce, per esempio, a Binance di offrire i future a investitori italiani. Questo perché si ipotizzava che Binance non fosse ancora allineato con tutte le normative, per tutelare fondamentalmente l'investitore. Può darsi che cambierà. Vedremo.

Dico purtroppo perché Binance poi tra l'altro è l'exchange che offre l'interfaccia con la piattaforma di trading che uso io, che è la MultiCharts. E quindi se ci fossero ancora i future a disposizione, io potrei fare trading sui future direttamente in automatico come faccio con tutti gli altri strumenti che utilizzo. Oggi posso farlo soltanto sul mercato cash, lo spot classico. Che va benissimo però ovviamente posso essere solo compratore, non posso essere anche venditore per una serie di motivi. E non sempre... lo sappiamo no?

Poi però c'è anche il mercato regolamentato che si è affacciato. E come dicevi prima, il CME ha offerto una gamma molto limitata di prodotti regolamentati che seguono l'andamento del Bitcoin o di Ethereum in questo caso. Quindi sono dei future veri e propri, così come ci sono i future del Mini SP 500 e quello che vogliamo, che seguono il Bitcoin.

La differenza tra questi future del CME e i future che invece vengono offerti dal Binance di turno, o da FTX o quello che vogliamo, è che questi primi sono regolamentati dal CME e sono quotati in dollari americani insomma, regolarmente, e quindi vanno su un mercato dove teoricamente ho più tutele rispetto a quello "sconosciuto" alle volte o misterioso delle crypto stesse.

Hanno anche andamenti diversi. Perché poi, ripeto, le offerte degli exchange crypto in termini di derivati sono molto variegate. Ci sono quelli che vanno in USDT, cioè legati al dollaro americano. Quelli che vengono pagati addirittura in crypto stessa e via dicendo. Quindi ci sono tutta una serie di strumenti che si dovrebbero conoscere se si volesse fare qualcosa in quell'ambito.

E restiamo nell'ambito non regolamentato. Il CME invece offre strumenti regolamentati. Quindi cash, valuta principale, la crypto. Derivati della valuta offerti dagli exchange crypto. Derivati della valuta, pochi, offerti dal mercato regolamentato del CME.

Debora

Andrea, quindi se dovessimo arrivare ad una conclusione rispetto a questo ragionamento e schematizzare la spiegazione che ci hai fatto, come condivideresti con noi una riflessione su quando e come utilizzare spot, futures, e su quali exchange operare. Cosa fa Unger. Tra l'altro ricordando e segnalandoti che a questo livello di tecnicalità il mio pubblico non è arrivato, il pubblico di Radio24, quindi grande curiosità sulle crypto ma sono certa che se ascoltassero la tua spiegazione rispetto alle complicazioni che stanno attorno all'investimento in questo mondo magari rifletterebbero un po' di più prima di avventurarsi senza paracadute appunto nell'investimento in crypto asset. Quindi quando e come utilizzare spot, futures, su quali exchange e che cosa fa Unger?

Andrea

Allora io spero che qualcuno salvi il proprio portafoglio magari ascoltandoci. Perché poi il pericolo è sempre quello di esporsi a qualcosa di più grande di noi. Io i future del CME, quelli regolamentati, tenderei a sconsigliarli oggi come oggi. Se mi sentono quelli del CME mi mandano a quel paese. Ma di fatto come dicevo prima sono troppo costosi oggi a livello di margini e hanno degli spread eccessivi che non permettono una tradabilità buona, a mio avviso. Quindi chi vuole per forza fare trading sulle crypto però vuole stare regolamentato lasci perdere, perché quei future non sono adatti a mio avviso.

I future degli exchange crypto invece si possono sicuramente usare, però qui sorge la domanda: chi si approccia al mondo crypto io dubito compri un future sulle crypto per amplificare l'effetto che potrebbe avere il movimento dello stesso. Chi vuole fare il terno al lotto, vuole vincere il terno al lotto con le crypto, compra una crypto in cui crede e se la tiene fin quando non ce la fa più a tenerla, se gli va bene. Quindi non va direttamente sui future.

Chi vuole andare sui future o su altri strumenti lo fa perché o è trader e vuole fare trading, oppure vuole affrontare il mercato con altri tipi di approcci più complessi. Non di puro trading ma di sfruttare le dinamiche interne del mercato. Quindi per dire il Cash and Carry, per fare un esempio. Uno compra la crypto e vende il future relativo e ha un guadagno matematicamente certo, all'interno di un certo orizzonte temporale, a fronte di un certo tipo di rischi più pratici che reali poi, che però vanno considerati ovviamente.

Ecco allora lì però uno deve documentarsi. Quindi dico: a meno che voi non vogliate fare veramente Cash and Carry o altre strutture complesse, che vanno studiate però adeguatamente e non improvvisate perché ve l'ha raccontato il cugino del cugino, se non è quello che vi interessa lasciateli perdere direttamente i future.

Secondo me conviene comunque restare con quell'approccio naif e speranzoso di beccare la crypto giusta, comprarla e tenerla e vincere il terno al lotto. Lì bene o male, male che vada si perdono i soldi che ci si sono messi dentro. Di quello ecco siatene sempre consapevoli. Se mettete 1.000€ sul mercato crypto, di qualsiasi tipo esso sia, quei 1.000€ considerateli persi. Poi se diventano un milione siamo felicissimi per voi. Però partite dal presupposto che quei mille li possiate perdere. Che non succede nulla nella vostra vita se quei mille voi li perderete. Questo è importante.

È come comprare un biglietto della lotteria da 1.000€, o tanti biglietti per 1.000€. È chiaro che finita la lotteria il 6 gennaio 2006 li butto via se non ho vinto. Stesso discorso, stesso discorso in qualche maniera. Però andare a consigliare i future sulle crypto, per fare che cosa fare? Per fare trading? Ma se uno vuole fare trading deve avere una competenza di un certo tipo, non può improvvisarsi per moda. Deve documentarsi prima. E lì poi ci sono tante cose che possono convenire ma bisogna studiare. Bisogna studiarle bene. E vi assicuro che non è un argomento banale. È un argomento interessantissimo che può affascinare tantissimi. Però non va affrontato con superficialità.

Debora

Concludendo Andrea, di che cosa parliamo quando parliamo del Metodo Unger sistematico applicato al trading sulle crypto, quindi concludiamo con delle cosiddette istruzioni per l'uso.

Andrea

Beh il Metodo Unger è, come ho sempre detto, un metodo di buon senso nello sviluppo dei sistemi e di approccio al mercato. Io lo faccio numericamente, dove dire numericamente non deve spaventare per dire "oddio questo ora ci tira fuori i numeri della NASA".

È un metodo passo-passo che schematizza le operazioni da fare. Le verifica sul passato per ipotizzare come potrebbe andare nel futuro Studiando quindi quello che è l'andamento dei mercati. Questo sia per i sistemi classici sia per altre forme di investimento dove ci sono dei vantaggi da scoprire a favore dell'investitore che vanno valutati e quindi schematizzati, per poi costruire un piano.

Quindi il Metodo Unger prende tutti i tasselli, li mette in fila e decide quello che deve fare. Lo decide prima di mettere i soldi da qualsiasi parte. Quando li mette ha già tutto chiaro quello che andrà fatto, diciamo così.

Debora

Concludiamo questa conversazione con Andrea Unger che ha condiviso con noi lo spirito corretto, giusto, quello idoneo per poter investire su questo mercato così complesso. Ma è un mercato in continua evoluzione e credo Andrea di poter dire che non sarà certamente questa l'ultima delle nostre conversazioni su questo argomento. Grazie e buon lavoro.

Andrea

Grazie a te e ciao a tutti.

Debora

Prima di salutarci un'ultima informazione di servizio. Per tutti gli studenti dell'Accademia Unger che volessero approfondire ulteriormente i concetti che abbiamo esplorato in questa conversazione, si può ordinare sul sito della Unger Academy il libro di Andrea Unger sul Metodo Unger. Vi arriva regolarmente a casa, è gratuito e si pagano solamente le spese di spedizione. Quindi buona lettura a tutti.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.