Ciao ragazzi e ben trovati! Io sono Francesco Placci e questa è la solita chiacchierata che facciamo sull’andamento dei mercati. Ci siamo fermati qualche giorno per le festività natalizie. Come sapete infatti i mercati sono veramente poco liquidi e quindi non aveva troppo senso approfondire i movimenti di mercato.
Inizio d’anno non propriamente scoppiettante, soprattutto per gli indici azionari. Vediamo in questo grafico il Nasdaq, che perde un 3,20% nel corso degli ultimi 5 giorni. Dai massimi di fine anno siamo circa a -5%. Un po’ meglio invece il Mini S&P. Eccolo qui. Anche lui è in flessione ma molto più contenuto rispetto al Nasdaq. Meglio invece fanno le Borse europee.
Se andiamo poi ad analizzare i rendimenti su base annuale vediamo che è stato un buon anno per tutti gli indici, in particolare per il Mini S&P 500, che ad oggi, andando a ritroso di un anno, guadagna il 25%. Quindi sicuramente le performance a fine anno erano più interessanti, ci avvicinavamo ad un 30% di rendimento, ma comunque nel suo complesso possiamo dire che è stato un buon anno per gli indici azionari.
Questa settimana, contestualmente al ribasso dell’azionario, vediamo anche un ribasso delle obbligazioni. Solitamente sono inversamente correlati ma un po’ per i timori di aumento dei tassi in America, vediamo un -3% sul T-Bond e un -1% sul Treasury Note. Ma se andiamo a guardare il grafico di medio-lungo periodo, vediamo che proprio tutti i bond sono in flessione, Bund compreso. Anche su un orizzonte temporale più lungo, quindi di un anno, vediamo che è stato comunque un anno negativo per i bond.
Chi invece ha fatto molto bene è il comparto energetico. Se andiamo a vedere i rendimenti ci accorgiamo che la benzina è salita di un 80%. Un 60% il Crude Oil. Un 58% l’Heating Oil. E anche un 24% il Natural Gas. Quindi veramente molto bene il comparto energetico che anche questa settimana mostra rendimenti molto positivi.
Al contrario i metalli, come abbiamo già ripetuto più volte, sono in una fase di debolezza. Se guardiamo bene vediamo rendimenti negativi. L’unico metallo che da inizio anno mostra dei rendimenti positivi è il rame, e anche nel corso degli ultimi 5 giorni come potete vedere l’andamento rimane negativo.
Altri mercati interessanti da prendere in considerazione per le soft commodity… Abbiamo il caffè, che se visualizziamo su un orizzonte temporale di un anno ha avuto un rendimento di tutto rispetto. Parliamo di un 76% di salita da inizio gennaio 2021 sino ad oggi. E mostra poi rendimenti positivi anche nel corso di questa settimana con un +6%. Aggiungerei inoltre l’andamento del cotone, anch’esso molto positivo quest’anno, +43%, con un +3% questa settimana.
Tra i cereali invece il Bean Oil è sicuramente un sottostante che ha fatto molto bene soprattutto nella prima parte dell’anno. Guadagna ad oggi un 70%. E sicuramente anche il Corn, che ha avuto un andamento forse un po’ più regolare e si trova a ridosso dei massimi storici.
Per quanto riguarda invece le valute c’è una generale debolezza nei confronti del dollaro. L’euro ha perso circa un 10%, scusate un 7,5%. Mentre un 10% lo perde lo yen.
Passando poi alle criptovalute, possiamo dire che è stato un anno decisamente volatile. Notiamo swing veramente notevoli sia al rialzo che al ribasso. Se però andiamo a vedere i rendimenti nel corso dell’ultimo anno ci accorgiamo che siamo bene o male sugli stessi livelli di partenza, quindi 0-0 palla al centro per il Bitcoin. E sappiamo che al momento il settore delle criptovalute è uno di quelli che soffre la massima debolezza tra i vari settori finanziari.
Andando poi ad analizzare la volatilità storica degli indici azionari, notiamo un rientro di volatilità nel breve termine, su un orizzonte temporale di un mese. Vediamo infatti che c’è una piccola discesa della volatilità storica ma che comunque si mantiene elevata se paragonata ai livelli dell’ultimo anno.
Per quanto riguarda invece la struttura a termine della volatilità implicita, vediamo una struttura che è ancora in contango nonostante l’ultimo ribasso di mercato, che come vedete ha impattato poco sulla volatilità implicita. Quindi al momento non ci sono segnali di preoccupazione tra gli operatori circa l’andamento immediato dei mercati finanziari.
Passiamo adesso al calendario dei rollover. Ci avviciniamo alla scadenza del VIX future e del Crude Oil future. Quindi entrambi andranno rollati la prossima settimana, prima il VIX future il 12 e a seguire il Crude Oil, in data 14.
Ragazzi prima di salutarvi ricordo inoltre a tutti voi, se siete interessati al trading sistematico, che avete a vostra disposizione un video (vi lascio il link in descrizione) in cui Andrea Unger, il nostro fondatore, spiega come è riuscito a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo con soldi reali. È un webinar in cui Andrea spiega tanto di quello che ha appreso dai mercati e sono sicuro che sarà di vostro interesse.
E vi do appuntamento alla prossima settimana.
Un saluto a tutti da Francesco Placci.