Ciao ragazzi, ben trovati.
Io sono Francesco Placci e questa è la solita chiacchierata che facciamo nei fine settimana sull’andamento dei mercati.
Settimana veramente movimentata sui mercati a causa ovviamente del conflitto tra Ucraina e Russia. Settimana caratterizzata da altissima volatilità su tutti i mercati, soprattutto sulle commodity. Un pochino meno sui mercati azionari americani. Quelli europei invece ne stanno risentendo molto di più.
Quindi andiamo con ordine e partiamo proprio dagli indici. In questo momento vediamo il Nasdaq, che a 5 giorni perde un 2,30%. Meglio il Mini S&P, circa un 1,80.
Come però potete vedere le borse europee perdono circa un 8, quasi un 9% nel corso dell’ultima settimana proprio perché più vicine ovviamente alla zona del conflitto e quindi c’è maggiore tensione su questi mercati.
La volatilità sul breve termine è veramente molto alta, lo vediamo anche dal grafico della deviazione standard. Quindi siamo veramente su livelli molto alti, sia su base mensile che su base annuale. Ed è chiaro che questa è una situazione provvisoria e da qui alla chiusura del mercato potrebbe veramente succedere di tutto.
Se diamo invece un’occhiata alle borse americane, in particolare al Mini S&P 500, la situazione appare meno drammatica di quello che ci si potrebbe aspettare. È vero che qui vediamo alti valori di volatilità storica, ma tutto sommato se paragoniamo l’andamento delle ultime due settimane con quello che sta succedendo nel mondo reale, diciamo che il crollo, il calo dei mercati è stato piuttosto contenuto, soprattutto se paragonato anche ai mercati delle commodity.
Passiamo ora al mercato obbligazionario. Vediamo i rendimenti del T-Bond, che corrispondono a un 3,38%. Bene anche il Treasury americano, il decennale: 1,84%. Un po’ meno bene invece il Bund europeo.
Ovviamente quando ci sono queste forti tensioni sugli indici azionari, come nella settimana che abbiamo visto, è abbastanza normale vedere l’obbligazionario salire perché funge un po’ da porto sicuro per gli investitori.
Ma veniamo adesso al settore più problematico forse, quello energetico. Vediamo tutti i future dell’energia salire veramente forte questa settimana.
In particolare abbiamo un Heating Oil che cresce di un 30%.
+23% il Crude Oil. La benzina +19%.
Un po’ più indietro il Natural Gas, 9%. Si tratta ovviamente del Natural Gas americano perché se andiamo a vedere invece che cosa succede in Europa, abbiamo un quadro completamente diverso. Questo è il Natural Gas europeo. Guardate la salita dalla partenza della guerra sino ad oggi.
Sale anche tutto il comparto dei metalli. In questo grafico vediamo il Silver che sale di un 6% questa settimana. Un 8% per il Rame. Un po’ più indietro l’Oro e il Platino. Comunque sia, tutto il settore dei metalli, che anch’esso funge da bene rifugio, sale a causa ovviamente del conflitto.
Il mercato delle Carni è l’unico forse negativo questa settimana.
Salgono anche le Soft Commodity. In particolare lo Zucchero e il Succo d’arancia.
E infine passiamo al mercato che probabilmente risente di più, assieme a quello energetico, cioè quello dei Cereali. Guardiamo il Grano, che si trova su dei massimi assoluti. È sospeso in questo momento, eccolo qui, per un limit up, quindi un eccesso di rialzo. In 5 giorni sale del 40%. Sale molto anche il Corn. Un po’ meno i derivati della soia.
Infine sulle valute, anche qua movimenti molto importanti. Guardiamo l’Euro-Dollaro. Quindi abbiamo un Euro-Dollaro, che addirittura è sceso a 1,09. Una settimana fa era intorno all’1,12, quindi perde tre figure nel corso di una settimana.
E infine abbiamo il mercato delle criptovalute che rimbalza leggermente, un +4,5%, ma rimane bene o male sui livelli che abbiamo visto negli ultimi mesi.
Lo stato dei mercati è effettivamente molto volatile. Da qui alla chiusura veramente potrebbe ribaltarsi quasi il quadro complessivo.
Per completezza diamo un’occhiata anche alla volatilità implicita e alla sua struttura a termine, che si trova in questo momento in backwardation. Abbiamo valori di Vix abbastanza elevati intorno a 34. Quindi inizia a esserci una discreta preoccupazione tra gli operatori. Fino adesso i mercati della volatilità avevano mostrato segni di incertezza e di paura ma al momento la situazione si sta aggravando, e sebbene ancora adesso non si veda un vero e proprio panico, bisogna monitorare da vicino i mercati perché il quadro potrebbe cambiare veramente molto velocemente.
Il mio consiglio è quindi di usare prudenza, usare buon senso. È una situazione particolare. E soprattutto mi riferisco a quell’operatività che coinvolge i derivati della volatilità oppure le opzioni, quindi la vendita di opzioni. Questo non è certo il momento ideale per andare a vendere allo scoperto ed assumersi rischi eccessivi.
Passiamo ora al calendario dei rollover. Siamo ancora lontani dal terzo venerdì del mese ma sapete che i future americani vengono rollati con una settimana d’anticipo, quindi già da venerdì prossimo sarà possibile effettuare il rollover sugli indici azionari americani e anche, con qualche giorno d’anticipo, sul Vix future.
Infine ragazzi per chi di voi vuole approfondire il trading sistematico e capire un po’ meglio in che cosa consiste, vi lascio un link in descrizione. Vi sarà molto utile. Ci sarà una presentazione del nostro fondatore Andrea Unger che vi introdurrà proprio a questo mondo, e molto altro ancora.
Prima di salutarvi vi chiedo cortesemente di mettere un Like se il video vi è piaciuto.
E vi do appuntamento alla prossima settimana.
Un saluto a tutti da Francesco Placci!