Trading di Opzioni e crolli di mercato: Cosa ci insegna il 5 agosto sulla gestione dei cigni neri

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Lunedì 5 agosto abbiamo assistito ad un evento decisamente particolare per i mercati.

Il VIX Index, l’indice della volatilità implicita delle opzioni a 30 giorni sull'SPX, ha raggiunto livelli molto elevati (65) che non si vedevano dalla pandemia di Covid e dal 2008.

Questi livelli indicano una sensazione di paura da parte degli operatori nei confronti di una possibile recessione imminente.

Come spieghiamo in questo video, le conseguenze di questo evento sono state molto diverse a seconda del tipo di operatività.

C’è chi non ha avuto problemi, chi ci ha guadagnato e chi ha addirittura bruciato il conto.

Se ricordate, in un recente video avevamo parlato della possibilità che si verifichino questi eventi, sottolineando il maggior rischio presente per chi si occupa di vendita di opzioni.

Nel video di oggi riprendiamo l’argomento alla luce dei fatti di lunedì.
Guardandolo scoprirai:
•Quali tipologie di operatività hanno risentito di più della situazione
•Perché questi eventi “remoti” sono in realtà probabilisticamente certi
•Che impatto ha avuto questo evento sulla vendita di opzioni
•In che modo abbiamo gestito la situazione in Unger Academy
•La logica del nostro filtro per intercettare le situazioni di pericolo e uscire in tempo dal mercato

Non ti resta che guardarlo.

Buona visione! 😉

P.S.: Qui trovi il nostro video precedente sulla vendita di opzioni: Verità scioccante sulla vendita di Opzioni PUT: Verità scioccante sulla vendita di Opzioni PUT: ATTENZIONE, rischio terribile!

Trascrizione

VIX Index: cos'è successo il 5 agosto

Nella notte tra domenica e lunedì abbiamo assistito ad un’escalation di eventi che ha portato i mercati di tutto il mondo a subire qualcosa di molto particolare.

Non mi sto riferendo tanto al calo che c'è stato, che comunque è stato molto significativo, soprattutto nel mercato giapponese, ma più al fatto che c'è stato un aumento piuttosto anomalo della paura di una possibile recessione imminente.

Io sono Davide Tagliabue, coach e ricercatore alla Unger Academy, e oggi volevo analizzare un po' insieme con voi quanto è successo nei giorni scorsi.

Analisi dell’evento

Abbiamo citato adesso la paura, ma come possiamo quantificare questa paura?

Il modo più semplice e immediato è quello di vedere l'andamento del VIX Index, che vediamo qui a schermo.

Cos'è il VIX Index?

Il VIX Index, lo ricordo, è l'indice della volatilità implicita delle opzioni a 30 giorni sull'SPX, quindi sullo Standard & Poor 500.

Analizzando il grafico, possiamo subito vedere che lunedì 5 agosto il VIX ha raggiunto livelli intorno a 65 come massimo, cosa che non è mai successa se non durante il periodo del Covid, a marzo 2020, e durante il 2008.

Questo livello è molto importante e provoca inevitabilmente delle conseguenze. Conseguenze che chi vive i mercati è tenuto ad affrontare.

Tre categorie di trader, un solo evento

E per riassumere e semplificare molto, possiamo distinguere tre categorie di persone che hanno vissuto questa cosa in prima persona.

La prima categoria sono le persone che semplicemente ignorano la cosa perché operano su altri tipi di mercati scorrelati con l'indice azionario, ad esempio chi opera con trading system sui future nelle soft commodities, chi fa trading sulle granaglie, sulle carni.

Poi ci sono quegli operatori che si sono arricchiti molto da questo spike, utilizzando magari ingressi sistematici o anche discrezionali, che sfruttano questi bruschi trend rialzisti per approfittare di questi improvvisi rialzi.

E poi ci sono operatori che si sono ritrovati con una perdita ingente nel conto, se non addirittura la perdita dell'intero capitale.

Se vi ricordate, un po' di tempo fa vi avevo parlato del rischio della vendita in opzioni e di come inevitabilmente eventi bruschi, come quello appena successo o come, ad esempio, il Covid, sono eventi che prima o poi succedono, capitano.

In matematichese potremmo dire che sono eventi probabilisticamente certi.

È possibile prevedere questi eventi?

Ora, è possibile prevedere questi eventi con una matematica certezza? Ve lo dico già, assolutamente no.

E badate, non sto facendo ancora distinzioni tra quello che è trading sistematico, come quello che facciamo noi in Unger Academy, o discrezionale, ma semplicemente parliamo della capacità di accorgersi in anticipo quando le cose cominciano a non andare bene.

Come abbiamo gestito l’evento

Come sapete, in Unger Academy noi testiamo qualsiasi cosa in modo statistico e numerico e tra i vari indicatori e segnali proprietari ne abbiamo anche uno molto utile per capire come gestire i momenti di forte paura sul mercato.

È basato principalmente sull'indice VIX, che abbiamo già visto, e su altri aspetti che lo riguardano, come la struttura a termine della volatilità e alcune sue caratteristiche.

Questo indicatore venerdì sera ci aveva acceso un campanellino d'allarme.

Stando a questo indicatore, venerdì sera avremmo dovuto chiudere quasi tutte le posizioni rialziste sul mercato, oppure posizioni non ribassiste.

Infatti alcuni membri del nostro team in parte l'hanno fatto.

Ora sento già qualcuno che potrebbe obiettare dicendo: facile dirlo adesso, non potevi dircelo venerdì sera? Dire le cose col senno di poi è un attimo.

In realtà io volevo parlarvi di un altro aspetto che è quello legato alla caratteristica di questo tipo di indicatori usati come filtri sull'operatività.

Questo filtro, se è vero che ci avrebbe permesso di saltare lo spike di volatilità appena avvenuto, che ancora qui non lo vediamo in questo backtest, ci avrebbe permesso di evitare il Covid, ci avrebbe permesso di evitare il volmageddon nel 2018, l'agosto 2015, il 2008 e così via.

L’importanza dei segnali

Questo indicatore ci dà anche altri tipi di segnali che non sempre sono corretti.

Con questo voglio dire che stoppando l'operatività si incorre, inevitabilmente, prima di tutto in dei costi, perché costa entrare/uscire dalle posizioni e poi, come qualsiasi cosa, è impossibile prevedere un evento al 100%.

Quindi ci sono molti segnali di questo indicatore che non sono veri, o meglio che ci danno un campanello d'allarme, ma poi non è detto che l'emergenza si verifichi.

Il fatto quindi di uscire quando ci sono dei campanelli di allarme costa e ci fa diminuire i rendimenti nei confronti di chi questi filtri non li utilizza.

Quindi stiamo lasciando nel piatto un bel po' di roba, oltre ai vari costi dell'operatività.

È chiaro che noi lasciamo sul piatto del rendimento quando le cose vanno bene, però l'altro aspetto della medaglia è che siamo molto più sicuri e confidenti di riuscire a rimanere fuori durante eventi negativi, come quello appena avvenuto.

Spostiamoci sul grafico

Quindi adesso, giusto per dare un'entità a quanto è successo lunedì 5, questa era l‘equity che vi avevamo mostrato su un'operatività di vendita di naked put sull'indice SPX.

Ve la riprendo aggiornata ad oggi, zoomando a partire dal 2024. Quindi da qui, eccola qui, vedete che i rendimenti a partire dall'inizio 2024 erano buoni, ma in una sola seduta abbiamo perso non solo tutti i rendimenti, ma addirittura in questo caso il nostro saldo è andato ben al di sotto dello zero.

Perché dobbiamo ascoltare sempre i numeri

Quindi, in conclusione, ribadisco quanto già detto un po' di settimane fa nello scorso video: siate consapevoli di quello che fate e, tirando l’acqua un po' al nostro mulino, perché siamo trader sistematici, affidatevi ai numeri.

Loro sono freddi, sono apatici e rimangono la nostra unica ancora di salvezza nei momenti di forte paura.

Conclusione

Se siete interessati a questo mondo del trading sistematico e volete anche voi approfondire questi aspetti dal punto di vista numerico e statistico, qui sotto al primo commento troverete un link con il quale potrete avere accesso a numerose risorse, tra cui anche una consulenza strategica gratuita con uno dei nostri tutor.

Io vi ringrazio molto per essere stati con me fino alla fine del video e vi do l'appuntamento con nuovi video e nuovi spunti operativi. Ciao a tutti e buon trading.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.