Come difendersi dalle truffe finanziarie? – Con Debora Rosciani di Radio24 (IlSole24Ore)

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In questa intervista con Debora Rosciani, giornalista di Radio24 (gruppo IlSole24Ore) e presentatrice della trasmissione radiofonica “Due di denari”, Andrea torna sul tema delle truffe finanziarie e si sofferma in particolare su una questione fondamentale: come riconoscerle ed evitarle?

Nella sua lunga carriera di trader e formatore, Andrea ha ricevuto numerosi messaggi ed email da parte di vittime di truffe in cerca di aiuto.

Per capire come riconoscere le truffe ha deciso di raccogliere queste testimonianze e analizzarle alla ricerca dei punti in comune. Da questa analisi sono emersi diversi aspetti utili per imparare a difendersi dai truffatori.

Ecco alcuni dei temi trattati nell'intervista:
• Perché siamo tutti a rischio (indipendentemente dall’estrazione sociale o dalla capitalizzazione)
• Come mai ci sono così tante persone che si fidano ciecamente
• In che modo comportarsi quando si ricevono telefonate sospette

Buona visione!

Trascrizione

Introduzione

Debora Rosciani
Come riconoscere e difendersi dalle truffe finanziarie?

Ne parliamo con Andrea Unger, 4 volte campione del mondo di trading e che nel corso degli anni ha raccolto un dossier di casi reali.

Bentrovati. Oggi parliamo di truffe. Parliamo in particolar modo di truffe finanziarie.

Lo scopo è quello di portare a conoscenza del pubblico quali sono le principali truffe che hanno coinvolto, nel tempo, tanti piccoli risparmiatori, e che sono tuttora molto diffuse nel mondo degli investimenti, in particolar modo nel mondo del trading.

Nonostante se ne scriva e se ne parli sempre di più, cresce costantemente il numero delle vittime di queste situazioni.

Allora cosa possiamo imparare dal passato? Come possiamo proteggerci per evitare queste truffe?

Ne parliamo con Andrea Unger, l'unico ad aver vinto 4 volte il campionato del mondo di trading nella categoria "futures". Andrea bentrovato.

Andrea Unger
Buongiorno a tutti. Ciao Debora.

Un dossier di casi reali

Debora Rosciani
Andrea, tu di truffe finanziarie, tuo malgrado, ti occupi da tanto tempo, perché naturalmente è importante anche per te verificare quello che succede nel mercato, e in qualche maniera anche come questo mondo delle truffe finanziarie vada a condizionare la reputazione di chi invece opera nel campo del trading professionalmente.

Da tutto questo tuo impegno è nato anche un articolato dossier. Ce lo dicevi, appunto, nel tuo contributo precedente, "mi scrivono in tanti per chiedermi aiuto, ma onestamente io non so che cosa fare".

Succede anche a noi, a Radio 24, e davvero dare dei suggerimenti utili, oltre a suggerire di andare a fare una denuncia alla polizia postale, alle autorità, si può fare ben poco.

Ma ci racconti questo tuo dossier di casi, di esperienze, di storie, come è nato? Perché davvero alcune delle storie che tu hai raccolto hanno dell'incredibile, se non altro per la mole dei soldi persi da tantissime persone.

Andrea Unger
Sì, io ho cominciato dopo un po' di volte che ho ricevuto mail da persone diverse che mi segnalavano truffe di questo genere. Persone purtroppo vittime di queste truffe. A quel punto ho recuperato tutte queste mail, le ho archiviate assieme, cercando di vedere se ci fosse un qualcosa in comune.

Non ultimo magari il nome del broker truffatore, che poi purtroppo cambia sempre, per cui è difficile. Basterebbe sennò... Facilissimo, "non fidarti del Pinco Pallo.Ltd che ti frega", ecco, e purtroppo non è così semplice.

Però ecco, quello che ho visto, cifre, cifre veramente ingenti, cifre da mettersi le mani nei capelli.

E persone che magari... Pensionati che hanno perso tutto il loro patrimonio, la pensione, i soldi risparmiati da una vita, in mano a questi delinquenti. Parliamo di casi anche di centinaia di migliaia di euro, anche casi che arrivano e superano il milione di euro per persone più capitalizzate.

Perché questi truffatori riescono a capire anche fin dove possono spingersi con le varie persone, riescono ad intuire chi hanno davanti e quindi quanto possono arrivare a succhiare dal malcapitato.

il fatto che ci siano, come avevo accennato prima, persone di ogni estrazione sociale e di ogni tipo di cultura.

Non deve spaventarsi, come dicevo prima, quello che dice, io poverino non ho studiato, posso essere fregato. No no, qui ci sono laureati, avvocati, ingegneri, persone che non dico cultura finanziaria, ma comunque una cultura di come girano le cose la dovrebbero avere abbastanza, e persone che invece sono cadute nella trappola.

Sempre perché queste trappole non guardano il titolo di studio, guardano a quella che è l'indole umana che vorrebbe levarsi da quella sensazione di insoddisfazione che molti hanno, credendo che con tanti soldi potranno magari risolvere questo problema.

Purtroppo non è così. Perché se ti dico che una persona ha perso un milione di euro, non si può certo dire che quella persona versasse in condizioni misere prima.

Per cui è l'avidità, che non dev'essere un insulto, adesso, verso chi ha perso queste cifre, però un'avidità che tutti abbiamo probabilmente, che porta poi a inciampare su un ostacolo di questo tipo qui.

È un dossier che purtroppo si arricchisce, non dico quotidianamente, ma in continuazione.

Io continuo a ricevere mail, anche in seguito magari alle chiacchierate che abbiamo fatto assieme, quindi persone che mi hanno sentito, che mi scrivono e mi sottopongono il loro caso.

E questo mi rattrista perché per quanto cerchi, vedo fate tantissimo anche voi, e anche altri canali si impegnano a cercare di informare, di mettere in guardia contro queste truffe, c'è ancora chi ci cade. E anche chi magari era già in contatto, che arrivano al punto in cui dicono, ma forse allora, no, no, no, non aveva ragione lui, hanno ragione loro e poi ci cadono.

A me spiace per queste persone, poi chiaramente come dicevi prima la professione seria è anche quella colpita, perché è tutto, da chi non conosce il settore, è tutto assoggettato alla stessa truffa.

Tu sei in borsa, criptovalute… sei un truffatore. Punto. Non c'è modo di discutere, no? E diventa triste perché, vabbé a parte il fatto di risentirne per la considerazione avuta e anche il discorso che si nota ancora una volta quanto sia bassa la cultura finanziaria media in Italia, ma nel mondo, non è che l'Italia sia messa peggio in questo caso, di truffe ce ne sono dappertutto, dal non sapere riconoscere ciò che è non dico genuino, ma ciò che è serio, da ciò che invece è palesemente una truffa.
E questo purtroppo, anche questo è abbastanza grave.

Perché dobbiamo sempre fare domande

Debora Rosciani
Al tema del Bitcoin ci arriveremo tra poco, ma in realtà io questo dossier del quale stiamo parlando ce l'ho sotto gli occhi.

Ho notato che in realtà chi cade in queste reti non sa bene in realtà in quali strumenti di investimento vende, perché proprio su questo punto, diciamo che questi presunti intermediari, che poi si rivelano essere dei truffatori, non danno grande dettaglio.

Possono essere le valute, leggevo che qualcuno addirittura ha investito nel campo delle commodities, dell'alluminio, altri in altri strumenti di investimento che davvero neanche nomina perché, per la verità, questo è un punto che non viene mai specificato.

Quindi con grande facilità si fanno dei bonifici su conti correnti di emeriti sconosciuti, senza davvero avere la più pallida idea di come poi questi soldi vengono investiti.

Questi truffatori sono talmente abili che addirittura non si sentono rivolgere neanche una domanda su questo. E questo ha dell'incredibile Andrea.

Andrea Unger
Ha dell'incredibile. E cavalcano anche l'onda del momento. Io ricordo ancora nel 2001, prima ancora che cominciassi a fare trading, ma mi ero interessato già al settore, ricevetti una telefonata dagli Stati Uniti, da chi mi prospettava un investimento sul Nasdaq.

E questo personaggio, americano in questo caso, mi fantasticava le potenzialità che aveva il Nasdaq. Quando gli ho fatto presente che aveva perso il 12% giorno prima, mi disse, eh appunto adesso è il momento buono per investire, che ripartirà e via dicendo.

E già allora quindi si cavalcava quello che era l'onda del momento.

Recentemente ho ricevuto una telefonata da un altro personaggio che mi prospettava investimenti sul petrolio.

Era il momento in cui si parlava tanto di benzina, se ne parla ancora adesso purtroppo, ma si parlava tanto di benzina e petrolio, e quindi mi spiegava come si potesse guadagnare sul petrolio seguendo le riunioni dell'OPEC e via dicendo, insomma, no?

E ho avuto... Lì, lo ascoltavo giusto per vedere fin dove voleva arrivare. Poi ho cominciato a fargli delle domande, no?

E allora lì si è sentito un po' punto sul vivo, e dice, ma come? Questo fa domande sensate, e tant'è che non sapeva neanche rispondere. Però molto bravo, perché ha cominciato a dire, cose del tipo che, eh no, se vuoi queste risposte le devi andare al servizio a pagamento, perché io ti ho già detto molto gratis. Se vuoi sapere di più, noi abbiamo dei consulenti a pagamento, perché chiaramente non possiamo darti tutto gratis.

Insomma l’ha rigirata così. Poi dopo, quando gli ho fatto presente che avevo dei seri dubbi sull'onestà di tutto quello che stava progettando, è arrivato alle minacce, minacciandomi e a dire “guarda che come ho il tuo telefono, so anche dove abiti.” Insomma, siamo arrivati a dei livelli anche pericolosi, se vogliamo vedere.

Poi chiaramente non temevo ripercussioni dirette, però poi ho tagliato lì la chiamata. Mi fa “Se vuoi non ti chiamo più”. Io dico no non chiamarmi più.

E quindi loro arrivano…e ovviamente il campo più fertile oggi, dopo il periodo Amazon, adesso son le criptovalute, il Bitcoin.

Loro sanno che ci sono parecchi articoli che parlano di rendite favolose sulle criptovalute, in particolare sul Bitcoin. E quindi immaginando, com’è ovvio, che la maggior parte delle persone non sappiano in realtà come funziona il Bitcoin, cosa sia successo veramente. Sanno solo che Pinco Pallino ha guadagnato una fortuna, ecco allora vanno lì a dire, anche tu puoi fare quello che ha fatto quella persona lì, basta che ti affidi a noi. E parte poi l'IBAN per fare il bonifico, diciamo così.

Debora Rosciani
Anche a me è capitato di ricevere una telefonata rispetto a questo operatore, quando ho cominciato a fare delle domande, e la persona dall'altra parte del telefono si è un po' insospettita per la quantità delle domande, che erano delle banali curiosità che forse si dovrebbero porre tutti quando queste telefonate appunto, le ricevono.

Ha subito intrapreso la strada della minaccia, minacciandomi di denunciarmi perché secondo questo operatore la stampa stava danneggiando tutto questo mondo, appunto di questa intermediazione un po' così, un po' light, un po' leggera.

Sogno vs. Realtà

Senti Andrea, sempre tornando ai casi delle persone che vivono peraltro a volte anche dei drammi, segnalo solo a chi ci sta seguendo che tu, per esempio, nel tuo dossier hai anche il caso di una persona che ha perso 800.000€.

Ci ricordavi poco fa che si arriva anche a cifre ben superiori. Anche se a volte ci sono dei casi di persone con un budget, magari di famiglia molto più modesto, e anche una perdita di 1.000€-2.000€, manda veramente in tilt emotivamente tante persone.

Quando ti scrivono e pensano che magari seguendo un corso con te di 1 mese, 6 mesi, possano ricevere tutti gli strumenti per poter recuperare queste perdite... Ecco, dobbiamo essere molto realisti anche lì.

Il tuo è un lavoro, che fai dalla mattina alla sera, non con l'ottica appunto di speculare, è il lavoro da cui trai reddito ovviamente.

Queste persone hanno un'idea un po', anche in questo caso, alterata forse, del mondo del trading professionale. E forse anche su questo è il caso di puntualizzare degli aspetti.

Andrea Unger
Sì è pazzesco questo. Loro partono credendo appunto che con l'adeguata formazione possano recuperare, e chiaramente le persone colpite in quella maniera, e che quindi affrontano questo mondo sull'ondata emotiva di quello che hanno subìto, cerco di allontanarli, non da me, ma dal mondo della finanza in generale.

Cerco di convincerli che quello che è perso è perso, si dimenticassero di tutto questo e riprendessero la loro vita normale.

Non danno ascolto in genere a questo. Ma diciamo che chi ha perso quelle cifre... A me è successo, adesso non mi scrive più, su Facebook, poteva scrivermi una persona che aveva perso, se non ricordo male 150.000€, gli rimanevano 1.000€ e voleva recuperare.

E mi diceva, ma guarda io ti posso pagare bene, possiamo fare metà per uno. Cioè era convinto che io non lo volessi aiutare perché volevo guadagnare più di quello che... Non lo so cosa avesse, cioè era... E questo è l'altro punto, la convinzione che se io dico, attenzione, uno bravo può fare il 25%-30% all'anno, lavorando in Borsa seriamente.

Poi chiaro c'è chi fa l'80%, chi fa il 90%, chi perde. Voglio dire la media, una media annuale che uno potrebbe lavorare per costruirsi, ma lavorare seriamente per costruire questa cosa.

Con quelle cifre, se fanno 2 conti, si accorgono che non recupereranno mai quanto perso, no?

Poi sentono l'imbonitore di turno o il truffatore di turno che promette guadagni del 100% al mese, e cominciano a dubitare di quello che dico io.

Giustamente dicono, ma scusa, quello fa lo stesso lavoro tuo e fa il 100% al mese, tu fai soltanto il 30% all'anno? Dico, sì, io magari dico la verità, lui un po' meno.

E poi mi è successo questa conversazione con un ragazzotto che voleva a tutti i costi che dicessi che era possibile fare quello.

E io dico no guarda, io non ti dirò mai questo, perché... E lui fa, eh però magari tu hai tecniche di un certo tipo, un po' obsolete, invece queste tecniche operative nuove sono capaci di... Quindi ero sempre io in difetto. Dico guarda se tu vuoi sentirti dire quello che io non ti dirò mai, vai da un'altra parte. Io non ti posso dire una cosa del genere, perché per me è assolutamente fuori dal mondo.

Poi dopo, se vuoi credermi e stare dalla parte del giusto, bene. Se vuoi illuderti, e finché si tratta di illusione va bene, ma... Oppure vuoi farti male, mettendo i tuoi soldi lì, quello peggio per te.

Le persone quindi tendono a non voler credere alla verità, perché la verità gli rovina i sogni. Gli rovina i sogni e così insomma.

Se domani mi dicessero, ho l'elisir di giovinezza, c'è chi ci cascherebbe, e vorrebbe tornare giovane come nel film Cocoon. Ecco, vorrebbero conquistare le forze dei 20 anni, ma sappiamo che non si può fare no?

E se uno dicesse a un medico, ma forse tu hai studiato anni fa e non sei aggiornato, probabilmente il medico si inalberebbe pure, e avrebbe ragione. Ecco, stesso discorso qui. Le aspettative, ripeto quel 25%-30% all'anno, che può essere di più, per qualche anno, ma non mediamente, basta guardare i migliori hedge fund del mondo cosa fanno.

Non è che adesso perché quelli sono più bravi. No, quelli bravi fanno queste cifre, ma quelli molto bravi.
E quindi poniamoci 2 domande.

Non può essere il personaggio che ci telefona a orari improbabili più bravo dei grandi gestori mondiali, che fanno appunto performance di quel tipo lì.

Poi arriverà il solito meglio informato che farà vedere che il fondo Pinco Pallino ha fatto l'80%.

Sì, lo ha fatto quest'anno, ma mediamente quanto ha fatto nel corso della sua storia? E lì non ci sono mai le informazioni, perché uno vede solo quello che vuole vedere, no?

E si ferma lì. E purtroppo, davanti a questo c'è un po' di rabbia perché dico, ma insomma io sono 20 anni che che ci lavoro, può darsi benissimo che io sia il più stupido del mondo, e che quindi non mi sia accorto di quale sia l'enorme potenziale che c'è là fuori. Però ho qualche dubbio che magari sia più realistico quello che penso io rispetto a quello che viene raccontato con scopi diversi, dovrebbe venire qualche idea secondo me a quelle persone.

Il corretto approccio al trading

Debora Rosciani
Andrea, andiamo verso la conclusione. Andiamo alla spiegazione di quello che è il Metodo Unger. E cioè, qual è l'approccio corretto, appunto, per avvicinarsi al mondo del trading online, e perché anche se è un mercato, un mondo, un campo sicuramente maturo, popolato da trader professionali qualificati, in realtà c'è anche una gamma, e continua ad esserci, di operatori che in questo settore operano secondo regole un po' tutte sue, chiamiamole un po' così.

E soprattutto c'è ancora una convinzione che, lo abbiamo ribadito nel corso di tutta la conversazione, che anche muovendo pochi passi in questo mondo appunto, ci si possa arricchire facilmente. Quindi ribadiamo quelli che sono anche i criteri della tua attività, i criteri portanti della tua attività.

Andrea Unger
Sì, io innanzitutto ho scelto il trading sistematico, consapevole di non capire quello che davvero succedeva sui mercati.

Quindi ho scelto di far lavorare il computer per me, e quindi di affidare a degli algoritmi quello che è l'operatività mia.

Algoritmi che sono basati su decisioni mie. Quindi io dico al computer quello che deve fare., E lo faccio basandomi sulla ricerca che faccio sui dati storici del mercato. Quindi io prendo i dati storici, studio quello che sui vari mercati funziona per come si muovono quei mercati, e poi lo traduco in un sistema che farà in automatico quello che voglio fargli fare.

Tutto questo vuol dire che l'operatività che ho impostato io, ma che è quella che impostano tutti i professionisti in qualche maniera, è la reazione a quello che succede, a quello che si vede.

Attenzione, non c'è nessuno che predice il mercato o che riesce a sapere in anticipo dove andrà.
Ciascuno, in base a certe cose, stabilisce che statisticamente il mercato quando fa questo, poi farà quello.
Statisticamente, non è al 100%.

Però basandosi su questo, si costruisce l'operatività. Se solitamente dopo di questo il mercato sale per 2 giorni, allora io entrerò in posizione per un mercato che sale.

Ma attenzione, se mi sbaglio, cioè il mercato comincia a scendere, chiuderò in perdita l'operazione perché mi sono sbagliato.

L'"aspetta e spera" è un'altra di quelle cose da evitare in Borsa, o "finché non hai chiuso, non hai perso". No, se sei in perdita sei in perdita, punto.

E quindi il Metodo Unger non è altro che un approccio, passo dopo passo, allo sviluppo di queste strategie.

Dallo studio, alla costruzione delle regole, alla messa in opera del sistema, assieme a tanti altri.

Perché, come dicevi tu prima, la diversificazione è fondamentale. Un solo cavallo, per quanto forte sia, non potrà mai arrivare dove arrivano tutti i cavalli assieme, aiutandosi l'un l'altro.

Quindi tante strategie, tanti sistemi. E da non pensare che questa sia roba da NASA. Sono sistemi banalissimi e scritti con un linguaggio anche banale.

Quindi chiunque può arrivare a costruire questi tipi di sistemi, se li affronta passo passo, con l'umiltà necessaria e lo studio necessario a capire quei concetti di base chiaramente, no?

Perché dire che è facilissimo sarei un po' eccessivo, sminuirebbe anche quello che faccio.

Però sicuramente non servono gli scienziati dell'ultim'ora per capire come funzionano i mercati da questo punto di vista. Poi costruire sistemi, può essere anche divertente. Io mi diverto, sennò non lo farei più a un certo punto neanche, perché ancora oggi dopo 20 anni continuo a farlo.

Debora Rosciani
Andrea grazie per questa conversazione e naturalmente buon lavoro.

Andrea Unger
Grazie a te Debora e saluti a tutti gli ascoltatori.

Debora Rosciani
Prima di salutarci, un'ultima informazione di servizio.
Per tutti gli studenti dell'Accademia Unger che volessero approfondire ulteriormente i concetti che abbiamo esplorato in questa conversazione, si può ordinare sul sito della Unger Academy il libro di Andrea Unger sul Metodo Unger.
Vi arriva regolarmente a casa, è gratuito, si pagano solamente le spese di spedizione.
Quindi buona lettura a tutti.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.