Panic selling: cosa è successo il 10 ottobre
Venerdì 10 ottobre è stata una giornata che possiamo definire abbastanza interessante per i mercati finanziari. Sicuramente chi aveva delle posizioni aperte se ne sarà accorto.
Ma facciamo un brevissimo recap anche perché magari non è a conoscenza di nulla. In questa seduta borsistica gli indici principali hanno realizzato perdite consistenti. Il Dow Jones è sceso di circa l’1,9%, l’S&P 500 di circa il 2,7% e il Nasdaq è crollato di all’incirca il 3,7%.
Ma le notizie negative non finiscono qui, perché se diamo un’occhiata alle cripto, la situazione è stata anche peggiore. Il mercato delle cripto infatti ha subito una liquidazione record, stimando perdite di valori per oltre 20 miliardi di dollari in poche ore.
Il Bitcoin è passato in poco tempo da oltre 126.000$ a sotto i 105.000$, un crollo che corrisponde a più del 15%, mentre molte altcoin sono state travolte da perdite anche più severe di oltre il 50% in alcuni casi.
Le cause del sell-off
Tale sell-off, inoltre, indovinate un po’, è stato alimentato dall’annuncio dei dazi molto aggressivi nei confronti della Cina da parte dell’amministrazione Trump, che appunto ha innescato vendite a catena. Mi verrebbe da dire “nulla di nuovo”, scherzi a cui in parte siamo già stati abituati nell’ultimo anno, ma c’è una lezione importante e direi soprattutto interessante che possiamo capire da quanto è successo, e per questo passiamo subito a grafico.
Eccoci qui. Qui a grafico vediamo il future del Nasdaq, uno dei principali indici azionari del mercato statunitense, con un time frame a 30 minuti. Quello che possiamo notare ad occhio è come nelle ultime settimane ci sia stata una fase laterale comunque poco volatile.
Volatilità che poi si è scatenata nella sessione di venerdì 10 ottobre. Infatti vedete questo sell off di cui abbiamo parlato nell’introduzione del video.
Logica della strategia che ha guadagnato durante il sell off
Ok, prendiamo adesso come esempio una strategia di cui abbiamo già parlato negli scorsi video che abbiamo presentato, analizzato e sviluppato che si basa sull’Opening Range Breakout, ovvero sulla prima barra, considerando in questo caso un time frame a 30 minuti, della sessione Cash del mercato statunitense.
Per fare un brevissimo recap, si tratta di una strategia intraday trend following che, se volete approfondire, trovate un video dedicato.
La cosa interessante di questa strategia, che abbiamo sviluppato ormai mesi fa, è che appunto nonostante operi sul future del Nasdaq, che è uno strumento che nel lungo termine tende a salire, che appunto ha questo bias rialzista, questa tendenza di fondo a formare nuovi massimi, abbiamo deciso di introdurre una componente short che vedete qui alla riga 16.
In questo caso, inoltre, potete notare come, a differenza della condizione d’ingresso, c’è un ulteriore filtro, ovvero dobbiamo trovarci nel giorno della settimana equivalente al 5, che rappresenta il venerdì.
Perché era stata aggiunta questa condizione? Perché mediamente l’ultimo giorno della settimana, quindi l’ultima seduta borsistica, è quella caratterizzata mediamente da una tendenza negativa.
Ok, diamo adesso un’occhiata a qualche trade aggiungendo la strategia al grafico. Qui potete per esempio vedere un trade long, altri trade long, qualche trade short, ma quello su cui mi vorrei concentrare è appunto questo trade short che è stato effettuato nella seduta di venerdì.
Cosa fa la differenza in questa strategia
E appunto la cosa interessante è che nonostante il mercato azionario sia sceso, questa strategia ha guadagnato. E ha guadagnato da che cosa? Dal fatto che noi abbiamo deciso di inserire una componente short nonostante il bias rialzista di lungo termine di questo strumento finanziario.
Ovviamente qui potremmo fare tutta una serie di ragionamenti. Per esempio, vediamo che il profit target alla fine che è stato preso è stato molto ristretto rispetto a quella che è stata la discesa totale del mercato. Ma questa chiaramente è un’analisi che viene fatta in seguito. Non è un qualcosa che andrei a modificare nella strategia perché un motivo c’è se abbiamo deciso di inserire un take profit, in questo caso, di 5.000$.
Sarebbe anche difficile inoltre pensare che nella seduta di venerdì noi saremmo stati live soltanto con questo sistema e di conseguenza avremmo guadagnato dal lato short.
La lezione: prepararsi al peggio con la diversificazione
Ma il concetto in questo caso, che è molto importante da tenere in considerazione, è che nonostante noi siamo abituati a anni in cui i mercati azionari sono saliti formando nuovi massimi, questo non vuol dire che non possano verificarsi dei sell off e che non ci possano essere delle discese sia nel breve termine che nel medio termine.
E questa è una cosa a cui noi trader sistematici prestiamo particolare attenzione, inserendo delle coperture che possono ridurre le perdite derivanti dalle posizioni long o addirittura farci guadagnare in episodi come quello che si è verificato il venerdì 10 ottobre. Detto questo, se ti interessano argomenti come questo, trovi diverse informazioni utili in descrizione. E noi ci vediamo in un prossimo video.





