Come vincere il Campionato del Mondo di Trading: i 5 consigli operativi dell'unico 4 volte Campione

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Il Campionato del Mondo di Trading (anche detto Robbins Cup®) è una competizione internazionale di trading con denaro reale della durata di un anno.

Per avere successo in questo campionato e conquistare la vittoria non basta battere i mercati come si fa nel trading di tutti i giorni. Servono percentuali di rendimento elevate, il che significa che è necessario operare con un profilo di rischio molto aggressivo.

In questo video, Andrea Unger, che ha vinto il Campionato per ben 4 volte, offre 5 consigli fondamentali per avere successo nella competizione.

Questi consigli nascono dalla sua esperienza diretta e saranno utilissimi a chiunque voglia partecipare al Campionato!

Guarda il video per scoprire:
-I consigli di Andrea per avere successo nel Campionato
-Come gestire il rischio per andare al massimo
-Come rapportarsi alle classifiche e alle performance degli altri partecipanti
-…e molto altro!

Buona visione 😉

PS. Se ti piacerebbe partecipare al Campionato del Mondo di Trading, dai un'occhiata a quest'altro video di Andrea: Guida Definitiva per Partecipare ai Campionati Mondiali di Trading: Consigli di un 4-volte Vincitore

Trascrizione

Cos'è il Campionato del Mondo di Trading & Vittorie di Andrea

Ciao ragazzi, vi ho recentemente presentato come partecipare al Campionato del mondo di trading "I 5 passi per partecipare".

Il campionato del mondo di trading è una competizione con denaro reale, che si svolge a livello mondiale, ma è organizzata da una società americana e raccoglie comunque trader da ogni parte del mondo.

Ho spiegato appunto come partecipare, ma la domanda che mi sento porre più spesso è, sì, va bene partecipare, ma tu hai vinto 4 volte, i tuoi studenti hanno vinto 3 volte. Che si fa? Che si deve fare per vincere?

Io ricordo ho vinto nel 2008 con 672%, mi sono ripetuto l'anno dopo con 115%, poi ancora 240% e nel 2012 con 82%.

5 consigli per dare il massimo nel campionato

Ora ho provato a raccogliere le idee e a fare un riassunto di quali sono, a mio avviso, i 5 consigli principali per ottenere il massimo dalla partecipazione del campionato.

Consigli che ho anche raccolto in una guida di facile consultazione. Se la volete basta commentare "campionato" e ve la faremo avere nel più breve tempo possibile.

Ecco, io sono Andrea Unger e questi sono i miei 5 consigli per andare al massimo.

#1: Il piano di lavoro

Consiglio numero 1. Allora, affrontate il campionato ma fatelo con un piano di lavoro, cioè pianificate quello che voi andrete a fare durante l'anno di gara e simulate cosa sarebbe successo negli anni passati affrontandolo in quella maniera. Ovviamente scegliete un piano che si è dimostrato valido nelle edizioni passate. Questo è abbastanza chiaro.

#2: Le commissioni

Consiglio numero 2, non sottovalutate assolutamente l'impatto commissionale dell'operatività. Questo non perché le commissioni giochino comunque sempre un ruolo sfavorevole per il trading in generale, no, ma perché in particolar modo nelle regole del campionato le commissioni da pagare sono piuttosto alte, l'avevo già detto precedentemente, ma sono molto più alte rispetto a quelle che normalmente si pagano per l'operatività normale con un broker qualunque, diciamo così.

Quindi, con quelle commissioni alte, che sono alte per tanti motivi che adesso non sto a spiegare, ma resta il fatto che sono alte, ovviamente bisogna capire che certi tipi di operatività non sono assolutamente concepibili. Dimenticatevi dello scalping, tanto per dirne una, no?

Quindi bisogna fare i conti con questo. E quando voi fate le vostre simulazioni, il vostro piano di lavoro, tenete conto che avrete da pagare non poco per quello che riguarda proprio la parte operativa.

#3: Il rischio

Consiglio numero 3. Ovviamente un campionato è una gara e va affrontato con un livello di rischio più alto del normale.

Questo è chiaro, se si vuole ottenere tanto, si deve anche rischiare tanto, purtroppo. E c'è da dire però che il rischio non è sempre direttamente proporzionale al potenziale risultato. Ogni strategia ha un livello di rischio oltre il quale questa strategia comunque produrrebbe minor ritorno.

Quello che chiamano "Optimal F" nel gergo comune, cioè quella frazione di rischio che se si eccede non si ottiene alcun beneficio, anzi si fa peggio di quanto si sarebbe potuto ottenere rischiando meno. Questo bisogna tenerlo presente. Bisogna cercare di scoprire qual è l'"Optimal F" per ogni strategia messa in piedi e tenerlo come punto di riferimento.

Dire, io sì devo rischiare tanto se voglio presumibilmente ottenere il massimo, però è inutile che rischio più di questo livello perché sarebbe peggio, e quindi è qualcosa che va tenuto in considerazione.

Rischio sì, è necessario, è una gara, non lo consiglio assolutamente per l'operatività di tutti i giorni, ma in quel caso rischio sì, ma con raziocinio. Più di un tot è inutile e anzi sarebbe dannoso.

#4: Gli altri partecipanti

Consiglio numero 4. Fate la vostra gara e non curatevi, per lo meno nei primi 10 mesi di competizione, degli altri. È giusto guardare cosa succede, ovviamente, per curiosità. Ogni giorno escono le classifiche, la top 5, quindi giustamente uno va a vedere come si sta comportando in confronto agli altri. Però lasciate andare gli altri, voi lavorate secondo il vostro piano.

È capitato tante volte ve lo assicuro che comparissero delle meteore proprio... Vedi arrivare con una performance paurosa, e questo ovviamente, se uno dovesse cercare di fare la gara su quello, inevitabilmente si esporrebbe a un rischio maggiore di quello preventivato.

Ecco, queste meteore, così come arrivano all'improvviso, spesso spariscono anche all'improvviso, proprio perchè rischiavano troppo, gli è andata bene, però non gli va sempre bene. Un anno è lungo, un anno è molto lungo, e quindi spesso persone che arrivano con performance stellari poi spariscono dalla sera alla mattina.

Quindi voi fate la vostra gara. Poi è chiaro che negli ultimi 2 mesi si tiene d'occhio, se c'è un testa a testa con qualcuno si cerca di aggiustare il tiro nel caso, no? Ecco, quello è un po' diverso però è proprio una questione tattica in quel caso, non è una questione emotiva in cui si cerca di, oddio oddio, mi hanno superato, ecco 10 mesi, fate, fate, fate.

Un po' come correre una maratona, è un'analogia che faccio spesso. Ognuno va con il proprio passo. Se vi sorpassa un pazzo furioso al decimo chilometro e voi accelerate per stargli alla pari, è facile che poi scoppiate anche voi, no? Ecco, quindi al vostro passo.

Poi l'ultimo chilometro uno magari sta a controllare diversamente la situazione, e questo chiunque abbia fatto gare di corsa lo sa, ma è abbastanza anche ovvio per chi non si è mai cimentato in questo.

#5: Il "piano B"

Consiglio numero 5. Fate il vostro piano, attenetevi al piano, ma abbiate un piano B, ovvero pianificate il piano B. Questa è un po’ un'assurdità nel senso che vi dico fate il piano, però poi nel caso, fate il piano B.

In realtà il piano B fa parte del piano. Il piano B consiste nell'essere pronti a cambiare, nell'essere pronti a modificare l'approccio a seconda di condizioni che si dovessero rivelare realmente completamente fuori da quella che era la logica preventivata prima della gara.

Ci sono delle situazioni in cui i mercati, per qualsiasi motivo, sono completamente fuori fase rispetto a quello che noi abbiamo tra le mani come strategie operative.

Ecco, in quei casi, se ci si accorge che proprio le cose sono all'opposto quasi di quello che si pensava, allora bisogna ricorrere a delle modifiche. Io l'ho fatto per esempio nel 2009, e dopo sei mesi nel 2009 ero ancora in pari. Ero partito bene, poi sono risceso, e a giugno stavo ancora a zero, zero di performance.

Ho capito che le strategie che avevo usato l'anno precedente, che mi hanno fatto vincere poi col botto, non funzionavano più, non per lo meno nella misura in cui.... Dovevo fare performance entro i 12 mesi.

E lì ho apportato delle modifiche di cui ho parlato in altre occasioni che poi si sono rivelate vincenti. Mi hanno fatto fare i profitti necessari per vincere la competizione in quell'anno, nei secondi 6 mesi del.. 5 a dire il vero, poi a novembre mi sono fermato.

Secondo la tecnica di prima non c'era nessuno che mi disturbava, dico perché rischiare? Mi fermo, tanto gli altri non mi raggiungono.

Però vabbè, in ogni caso, ecco il piano B era “Qui non va, devo fare qualcosa. Cosa faccio? Faccio questo, questo, questo. Perché le condizioni attuali lo richiedono.”

Quindi il piano B deve in qualche maniera far parte del piano, dev'essere pronto, ma deve essere pianificato. Non deve essere una reazione d'istinto. A un certo punto mi sveglio la mattina, “oddio, le cose non vanno come speravo, cambiamo tutto.” No! Cambiamo tutto ma pensiamoci bene e ragioniamo su come cambiare.

Non va il trend following? Forse ho troppo trend following nelle mie strategie, forse mi serve aggiungere del counter trend o del bias, o altri tipi di strategie. Non stravolgere tutto perché magari era una coincidenza sfortunata che non funzionava, e poi cambio tutto e da quel giorno in poi va il trend following. Il mix va cambiato, va cambiato, ovviamente intelligentemente.

Ulteriori consigli: piano di lavoro e trading sistematico

Ecco ragazzi questi sono i miei 5 consigli. Avrete forse notato, si partiva col primo, si è arrivati al quinto, in cui in entrambi c'era la parola "piano". È chiaro che un piano di lavoro ben strutturato è estremamente più semplice se si fa trading in maniera sistematica.

Per chi non sapesse di cosa sto parlando, per chi non sapesse qual è il Metodo Unger per lavorare sui mercati, c'è un link qua sotto dove voi potrete trovare delle risorse utili per capire meglio questo mondo e magari capire anche se è qualcosa che fa al caso vostro.

Comunque questi 5 consigli che vi ho dato spero che siano utili, li ho raccolti in una comoda guida che potrete avere, basterà commentare "campionato" e cercheremo di farvela avere nel più breve tempo possibile.

Quindi "campionato" nei commenti e farò in maniera che abbiate la guida dove ripropongo i 5 consigli e potrete studiarveli in santa pace quando vorrete.

A questo punto non mi resta che salutarvi, augurarvi il meglio nella vostra partecipazione in cui spero di vedervi al top della classifica, tutto questo però, ovviamente non dopo che vi siate registrate al canale.

Sottoscrivete il canale e magari mettete anche un like e noi ci vediamo al prossimo video. Ciao da Andrea Unger.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.