Il Barometro di Gennaio funziona davvero? I risultati dei test su oltre 100 anni di dati

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Esiste un pattern di trading chiamato “barometro di gennaio”, secondo il quale il primo mese dell’anno potrebbe anticipare l’andamento dei mercati fino al dicembre successivo.

Ma funziona veramente? Per scoprirlo, lo abbiamo testato su oltre 100 anni di dati storici del Dow Jones, per verificare se possa davvero rappresentare una strategia vincente o se sia solo una teoria priva di basi solide.

Guardando questo video scoprirai:
•Un’analisi approfondita del "barometro di gennaio" e della sua reale efficacia.
•I risultati ottenuti testandolo sul Dow Jones.
•Cosa fare se il pattern non dovesse funzionare nei prossimi anni.

Guarda il video per scoprire i dettagli e capire se vale la pena seguire questo pattern!

Trascrizione

Barometro di gennaio: di cosa si tratta?

Esiste un fenomeno noto come il barometro di gennaio nel mercato azionario.

Secondo questa teoria la performance del mese di gennaio può fornire indicazioni sui restanti undici mesi dell'anno.

In particolare, una performance positiva a gennaio potrebbe indicare anno favorevole mentre una performance negativa potrebbe indicare maggiori difficoltà nei mesi successivi.

In questo video analizzeremo attraverso un backtest se questo pattern ricorrente ci consenta effettivamente di poter ottenere dei profitti sfruttandolo oppure se si tratti semplicemente di una teoria che lascia il tempo che trova.

Analizziamo i dati del Dow Jones

Per farlo procediamo analizzando i dati del Dow Jones.

Bene, ora siamo di fronte al grafico del Dow Jones con un timeframe mensile.

In altre parole, ogni barra che vedete rappresenta un mese.

Andiamo a questo punto a vedere il codice della strategia che come vedete per quanto riguarda il barometro di gennaio ce la caviamo con sole due righe di codice.

Più nello specifico per quanto riguarda le regole di ingresso abbiamo solo due condizioni.

Innanzitutto, dobbiamo trovarci nel mese di gennaio, questo perché il trade verrà effettuato nel mese di febbraio.

Quindi se ci troviamo nel mese di gennaio e allo stesso tempo la chiusura è maggiore dell'apertura, allora compriamo la prossima barra a mercato.

Giusto per ricordarvelo, siccome stiamo parlando di un timeframe mensile nel momento in cui indico che la chiusura sia maggiore dell'apertura sto semplicemente dicendo che devo trovarmi di fronte ad un gennaio positivo.

Per quanto riguarda invece la chiusura della posizione, discorso ancora più semplice.

Se ci troviamo nel mese di dicembre allora chiudi la posizione questa barra in chiusura.

In altre parole, usciremo dalla posizione l'ultimo giorno di trading disponibile del mese di dicembre.

Bene andiamo a questo punto ad inserire la strategia sul grafico e come vedete io l'avevo già aggiunta in precedenza.

Tuttavia, dobbiamo fare una piccola modifica.

In questo caso, siccome stiamo parlando di indici azionari o comunque mercati azionari, non andremo ad acquistare un determinato numero di contratti come magari succede nel caso dei future ma andremo ad investire un determinato capitale per trade.

In questo caso specifico io sono andato ad inserire un capitale di un milione di dollari per trade.

Questo come sempre per il semplice fatto che nell'ultimo periodo abbiamo assistito al Dow Jones toccare valori ai quarantamila punti e di conseguenza per garantire una migliore efficienza dei trade io vado ad investire un milione di dollari per trade.

È soltanto una questione di ottimizzare il numero di contratti con cui riesco ad entrare a mercato.

Però del resto per quanto riguarda chiaramente valori come average trade o net profit, andremo a ragionare in termini percentuali.

Ok, andiamo a questo punto a vedere la strategia sul grafico e come vedete siamo già di fronte a due trade che seguono esattamente le condizioni di cui parlavamo in precedenza.

In questo caso, per esempio, siamo di fronte alla barra di gennaio e siccome la chiusura qui sulla destra è maggiore dell’apertura; quindi, in altre parole ci troviamo di fronte ad un gennaio positivo, allora andiamo ad aprire una posizione long nel primo giorno disponibile del mese di febbraio.

Come vedete dopo 11 barre a mercato chiudiamo la posizione nel mese di dicembre più nello specifico sulla chiusura di questa barra.

Ok, detto questo andiamo a vedere le performance.

E qui come vedete siamo di fronte ad una equity line crescente.

Come vedete la strategia performato bene durante tutto il periodo preso in considerazione e in questo caso ho caricato i dati a partire dal 1950 fino ai giorni d'oggi.

Quali sono le performance con un gennaio positivo?

Tuttavia, notiamo che ha performato particolarmente bene a partire dal 1950 fino all'incirca al 1970 e poi successivamente a partire dal 1980 fino agli anni 2000.

Del resto, abbiamo due periodi, che possiamo definire flat, in cui non ci sono stati grossi profitti.

In particolare, questo e in particolare questo che diciamo è un po' quello che riguarda gli ultimi due decenni.

Vediamo l'Average Trade di questa strategia

Bene, detto questo andiamo ad analizzare l'average trade della strategia e in questo caso specifico, in altre parole, cerchiamo di capire quanto rende mediamente per anno.

Qui come potete vedere siamo di fronte ad un average trade di quasi centomila dollari.

Considerando il capitale iniziale dedicato ad ogni operazione di un milione di dollari, siamo di fronte ad all'incirca un 10% per trade, quindi un 10% annuo.

Da notare inoltre che a partire dal 1950 sono stati effettuati 43 trade e tra l'altro con una percentuale di profittabilità dell'83%. Tuttavia, non basta questa analisi per affermare che il barometro di gennaio funzioni.

Dobbiamo verificare cosa succederebbe se utilizzassimo la condizione contraria, quindi cosa succede nel caso in cui siamo di fronte ad un gennaio negativo.

Cosa succede con un gennaio negativo?

Per farlo ci vuol veramente un attimo, basta cambiare una piccola cosa nel codice.

Quindi invece di aspettare di avere una chiusura maggiore dell'apertura noi dobbiamo avere una chiusura minore dell'apertura.

In altre parole, ripeto, dobbiamo essere di fronte ad un gennaio negativo, con performance negativa.

Compiliamo il codice e andiamo a vedere la strategia.

Ecco, qui in questo caso ovviamente siamo di fronte ad altri trade.

Per esempio, qui viene aperta una posizione long nel mese di febbraio dopo che c'è stato un mese gennaio con performance negativa.

Infatti, ha aperto qui e poi c'è stata la chiusura della barra qui.

Ok, andiamo a questo punto a valutarne le performance.

E direi che a colpo d'occhio siamo di fronte ad un'equity line molto meno regolare rispetto a quella vista in precedenza.

Praticamente a partire dal 1950 fino al 2000 diciamo che non ha né perso né guadagnato.

Tuttavia, se analizziamo gli ultimi due decenni, quindi a partire dagli anni 2000-2005 in poi, notiamo che ci sono stati tutto sommato dei trade interessanti, che è un po' il contrario di quello che avevamo visto con la condizione precedente.

Quindi, nel momento in cui avevamo inserito che gennaio debba essere un mese positivo, avevamo visto che in realtà negli ultimi 20-25 anni la strategia non aveva performato così bene.

Valutiamo di nuovo l'Average Trade

Detto questo, andiamo anche a valutare in questo caso l'average trade, quindi il rendimento medio annuo.

Qui siamo di fronte ad un average trade di soli 37.000 dollari, ancora una volta considerando il capitale investito di un milione di dollari.

Beh, considerando che prima eravamo di fronte a quasi un 10% annuo, qui siamo di fronte a neanche un 4% annuo, quindi la performance è decisamente peggiore.

Stesso discorso per quanto riguarda il win rate: in questo caso abbiamo un win rate intorno al 50-56%.

Cosa possiamo dire del Barometro di gennaio?

In conclusione, cosa possiamo dire del barometro di gennaio?

Abbiamo dimostrato che questo fenomeno esiste e può offrire interessanti opportunità di investimento.

Tuttavia, analizzando le due equity line abbiamo notato come questo pattern sia stato significativamente più efficiente negli anni tra il 1950 e il 2000.

Stiamo assistendo alla perdita di questo vantaggio?

La domanda da porsi quindi è: stiamo assistendo ad una perdita di questo vantaggio oppure le performance degli ultimi due decenni non sono necessariamente indicative di un cambiamento definitivo?

L'unico modo per scoprirlo è continuare a monitorare questo effetto e al contempo diversificare il proprio portafoglio in modo da non dipendere dai risultati di una singola strategia.

Se vuoi approfondire come raggiungere questi obiettivi ti consiglio di cliccare sul primo link che trovi in descrizione.

E noi ci vediamo in un prossimo video!

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

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