Il primo passo per iniziare | Corso Trading per Principianti (4 di 6)

Vuoi più aiuto? Prenota oggi la tua consulenza GRATUITA con il nostro team!

Definiremo una strategia che ti permetterà di avere tutto quello che ti serve per guadagnare costruendo e operando il tuo portafoglio di strategie automatizzate… Rispondi a qualche domanda nel nostro questionario e poi scegli giorno e ora più adatti a te.

Quando si parla di trading, una delle prime scelte da fare riguarda l’approccio operativo. Meglio affidarsi all’intuito o costruire un piano preciso da seguire passo dopo passo?

Nel quarto episodio del mini-corso gratuito in 6 parti, Andrea Unger, unico trader al mondo ad aver vinto quattro volte il Campionato del Mondo di Trading, ti aiuta a fare chiarezza su questo tema fondamentale: trading discrezionale vs. trading sistematico.

Il primo è spesso idealizzato: sei tu, il grafico e le tue decisioni in tempo reale.

Il secondo richiede studio e preparazione, ma ti permette di operare con meno stress, più coerenza e maggiore controllo sul rischio.

In questo episodio scoprirai:

  • Quali sono le differenze operative tra trading discrezionale e sistematico
  • Perché il trading sistematico è più adatto a chi parte da zero
  • Come si costruisce una strategia basata su regole testate e dati storici
  • In che modo un approccio metodico ti aiuta a evitare errori dettati dall’emotività

L’obiettivo, come sempre, non è semplificare la realtà o illudere con risultati facili.
Ma mostrarti quali sono le strade disponibili e quali strumenti concreti puoi usare per costruire il tuo percorso.

Buona visione!

Trascrizione

Bene, quindi, quali sono i modi migliori per fare trading sui mercati? O per meglio dire, se io, da completo ignorante della materia, volessi decidere di imparare a fare trading, cosa devo fare? Che devo fare?

Allora, vi dico subito che ci sono due grandi modi di affrontare il trading: il modo discrezionale e il modo sistematico.

Il modo discrezionale è quello che è il sogno di tutti in un certo senso, perché uno, in base al proprio umore, scelta, sensazione, fa trading. Si mette lì, si siede, guarda, fa un’analisi grafica magari, e decide di fare quello che vuol fare discrezionalmente, senza regole precise, preimpostate. Ci sono magari, ma non regole rigide. È flessibile in quello che sta facendo.

Sistematico, invece, è dove si costruisce un piano dettagliato e verificato, il come ve lo dico dopo, per operare.

Partiamo dal discrezionale. Il discrezionale ha di bello che dà la sensazione di avere la padronanza di quello che si sta facendo. Lo fa perché siete voi col mercato, voi e le vostre sensazioni, voi e le vostre decisioni. Quindi voi avete la possibilità immediata di intervenire sui mercati in base a quello che decidete di fare.

E questo è bello. È bello perché voi vi sentite padroni di quello che state facendo. Il brutto è che, se siete bravi e avete un talento naturale alla Messi, perfetto. Ma non faccio nomi, se siete un calciatore qualunque e questa capacità, questo genio, magari non ce l’avete, nel caso del calciatore il genio creativo del trattamento del pallone, nel caso vostro di comprendere quello che succede, e questa libertà si trasforma in schiavitù, schiavitù della situazione, vi trovate in balia degli eventi.

E questo, se da un lato può portare a perdite, e purtroppo succede, dall’altro porta anche una frustrazione tremenda, perché voi vi accorgete di non essere capaci di fare quello che vorreste fare.

Quindi si crea tutto un volano di emozioni che diventano negative di solito. E anche qualora fossero positive, non è che sto gufando ragazzi, però è così, anche se fossero positive perché vi va bene, rischierete poi magari di avere un eccesso di confidenza la prossima volta e non saprete mai se siete davvero un talento che fa sempre bene, oppure se quella volta per caso è andata bene e poi dopo quando caricate di più, vi prendete la botta sui denti.

Quindi discrezionale: libertà sì, da un certo punto di vista, ma dall’altro grosse difficoltà e tanto stress decisionale. Lo stress c’è sempre in tutte le cose della vita, lo sappiamo, no? Ma lì siete voi e i mercati, dovete decidere al momento magari, e quelle decisioni da dover prendere possono costituire un fardello non da poco.

Il sistematico, invece, vi permette in qualche maniera di preimpostare tutto. Cosa fate? Vi procurate i dati storici, i file con tutti i dati di un determinato mercato, studiate con quei dati delle strategie, ve ne parlerò poi dopo un po’ più approfonditamente, e in base a quello studio, se le strategie studiate sono promettenti, voi decidete di lavorare secondo quelle regole che avete ipotizzato per le strategie.

Avrete tempo libero nel momento in cui operate. Prima no, prima dovete studiare le strategie, però dopo, quando mettete tutto a mercato, voi siete liberi, cioè non avete più la necessità di stare lì. Prima dovevate stare al computer, adesso no.

Mettete tutto in macchina e quello fa da sé, poi è tutto automatizzato. Non avete il mal di pancia di dover decidere ogni cosa, no? E questo è un grande aiuto. E in più potete anche fare un piano, diciamo così, numerico, conti alla mano di quello che volete andare a fare. Ed è un grande aiuto anche questo.

Va tutto preimpostato prima e a livello di infrastruttura, quindi di strumenti che usate per fare questo tipo di operatività, chiaramente richiede di più perché per il discrezionale vi bastano la piattaforma e la vostra testa. Nel sistematico avete bisogno di altri software che vi permettono di fare i test che vi dicevo, i dati per fare quello e poi i software che sono necessari per automatizzare l’operatività.

Però vi dico subito che io ero partito tanti anni fa e credevo nei sistemi. E quando ho addirittura capito che c’era la possibilità di automatizzare tutto, che andasse da solo, non avevo più io la necessità di inserire gli ordini e via dicendo, mi sembrava una manna dal cielo, quindi ho cominciato…

Mi ricordo la Strategy Runner, la piattaforma che avevo letto a suo tempo e mi pare che non ci sia più. Però ero interessatissimo, poi è passata tanta acqua sotto i ponti, però era la direzione che ho capito essere la mia, un po’ perché da laureato in ingegneria ho una mente un po’ quadrata, sistematica, a fare tutte le cose.

Però attenzione, non serve quello, non è che dovete avere la laurea. No, no. Chiunque, chiunque abbia una mentalità scientifica intesa come un modo ordinato di affrontare le cose, può fare questo.

Perché? Perché non serve altro che mettere tutto in ordine. Decidere come entrare, dove entrare, con quanto e come chiudere. Fatto tutto questo, con tutti i test del caso che vi dicono se va bene, voi siete a cavallo. E a quel punto dopo non dovete più decidere.

Quindi ho già fatto spoiler, io ho scelto il sistematico. Attenzione, ho sempre detto che il miglior trader discrezionale del mondo batterà sempre il miglior trader sistematico. Di questo sono più che convinto.

Però per essere quel miglior trader discrezionale ci vuole un talento che, secondo me, uno su un milione ha.

Per essere il miglior trader sistematico serve invece lavoro, dedizione, voglia di fare, capacità di organizzarsi. Però poi anche chi non ha un talento, chi non ha la lampadina che si accende di notte, lo può fare.

Quindi se uno vuole diventare trader, secondo me deve sicuramente scegliere il mondo sistematico. Non è la garanzia che chiunque si avvicini avrà successo, perché sarebbe stupido dirlo, no? In tutte le cose a qualcuno può andare bene, a qualcuno andrà male.

Però le opportunità, le possibilità che si trovano a scegliere una strada piuttosto che l’altra sono decisamente a favore del sistematico.

Perché molti invece scelgono il discrezionale? E abbiamo le statistiche di quanti perdono, è abbastanza in linea con questa scelta, è perché, come dicevo prima, è molto più semplice partire e c’è in tutti, me compreso, la supponenza di credersi i più bravi degli altri.

È un po’ come la sindrome dell’automobilista, noi tutti, tutti, siamo convinti di essere più bravi a guidare degli altri. Non neghiamolo dai, anche tu l’hai pensato, no? Ecco, non è poi così.

Stessa cosa qui, uno è sempre convinto e dice sì, ma adesso ci penso io. Magari sì, ve lo auguro, ma purtroppo il più delle volte non è così.

Quindi da una parte dovrei scoprire il talento che potrebbe essere in me, ma il più delle volte non c’è. Dall’altra ho un bagaglio di informazioni che, messe assieme, e con un po’ di voglia di fare, posso portare a frutto e quindi costruirmi, un po’ come andare a laurearsi.

Non è che uno si va a prendere la laurea in fisica perché è un talento, no. Ha voglia di studiare, ha studiato e ci è arrivato. Poi non tutti possono diventare laureati in fisica, questo è ovvio, però ha imparato le cose che doveva imparare. E non si mette a fare il piccolo fisico a casa senza aver fatto niente. Ecco, stessa cosa qui.

Quindi non paragoniamo alla laurea in fisica, sarebbe un insulto per la laurea in fisica, però per capire, bagaglio di informazioni, organizzazione e strada verso il successo personale.

Se volete saperne di più sul trading discrezionale e su quello sistematico, commentate con la parola TRADING per ottenere la nostra Guida Completa al Trading per Principianti e noi vi manderemo il PDF gratuito! Nella guida troverete tutte le informazioni base necessarie per iniziare a muovere i primi passi nel mondo del trading!

Ci vediamo nel prossimo video di questo mini-corso. Non mancate!

Vuoi più aiuto? Prenota oggi la tua consulenza GRATUITA con il nostro team!

Definiremo una strategia che ti permetterà di avere tutto quello che ti serve per guadagnare costruendo e operando il tuo portafoglio di strategie automatizzate… Rispondi a qualche domanda nel nostro questionario e poi scegli giorno e ora più adatti a te.

Articoli Correlati