Il Profilo del Trader di Successo: Scopri i tratti comuni di chi eccelle sui mercati

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Fare trading è per tutti? O meglio, ti sei mai chiesto se serva una particolare predisposizione per diventare un trader di successo?

In tutti questi anni di formazione abbiamo avuto modo di vedere migliaia di studenti, tutti con caratteri diversi, storie diverse e background totalmente differenti.

Ognuno di loro ci ha insegnato qualcosa, dandoci la possibilità di individuare una serie di caratteristiche comuni tra chi riesce a ottenere buoni risultati nel trading.

Sei curioso di sapere quali sono queste caratteristiche e se anche tu le possiedi?

Allora non perderti questo video! Scoprirai:
-Le figure professionali che hanno maggiormente successo nel trading
-Le caratteristiche chiave dei trader di successo e il loro modo di agire e ragionare
-La mentalità e l’approccio al rischio di chi eccelle nel trading

Scopri subito se corrispondi al profilo del trader di successo! E nel caso non possedessi una o più delle caratteristiche spiegate del video non disperare, con un po’ di impegno puoi svilupparle anche tu!

Buona visione! 😉

Trascrizione

Trader vincente: a che profilo corrisponde?

Qual è il profilo del trader vincente? Ovviamente, non è che ci sia una risposta univoca, però mi baso un po' su quello che ho visto nell'esperienza tra gli studenti della Unger Academy, parecchie migliaia di studenti.

Quali sono i tratti in comune

E riferendomi in particolare alle cernite fatte nei vari contest del trader del mese, si notano persone a volte anche ripetitive, in più edizioni, di volta in volta. E siamo riusciti un po', io e Francesco Placci, che ci occupiamo della classifica, di volta in volta, a trovare i tratti comuni che ci sono nei trader che di solito fanno bene.

Giusto per inquadrare a grandi linee, si può dire che in genere sono uomini, ma non perché l'uomo sia più bravo, l'ho già detto una volta, solo perché sono di più. Quindi statisticamente primeggiano loro, anche se abbiamo un trader dell'anno che è una donna, se vi ricordate.

Poi, a parte il discorso dell'essere uomini, appunto, l'età varia tra i 40 e 50 anni in genere, e abbiamo notato che tra i trader vincenti, spiccano spesso due categorie professionali o, meglio, una categoria professionale che è quella degli imprenditori e poi un'altra, che invece è una categoria di titolo di studio, gli ingegneri. Questo spaventerà ovviamente tutti quelli che stanno guardando il video e dicono "ah io sono spacciato".

Perché alcune categorie sono più predisposte

No, attenzione. Allora, prima di tutto, abbiamo individuato quali erano, secondo noi, i motivi per cui queste due categorie riuscissero a fare bene. L'imprenditore è portato, proprio in quanto imprenditore, a trattare l'attività che svolge con spirito imprenditoriale, cioè a pesare le decisioni da prendere, a quantificarle a livello pecuniario anche, no? A cercare di valutare sempre l'impatto di ogni decisione su quello che è il proseguo della sua attività.

Quindi nel trading un imprenditore è di solito più portato a ragionare proprio in previsione di quello che potrebbe succedere nel fare il piano di quella sua attività. Dico proprio “fare il piano” perché è un po' come dire pianificare, ho sempre sottolineato l'importanza di pianificare l'attività di trading ed evidentemente chi nasce con l'indole da imprenditore e quindi fa l'imprenditore, anche nel trading, applica questo atteggiamento mentale che lo porta a pianificare meglio, forse, di altri che sono invece più diretti verso l'obiettivo.

Quindi non è che se non siete imprenditori siete spacciati, no. Dovete soltanto ricordarvi dell'importanza della pianificazione. Gli ingegneri, ecco, anch'io... No, io sono laureato in ingegneria, non sono ingegnere, scherzo! Gli ingegneri hanno il vantaggio non delle competenze di studi che hanno accumulato, che non c'entrano proprio niente a mio avviso con il trading. Altrimenti chi non fa l'ingegnere sarebbe spacciato.

L’importanza della mentalità scientifica

Hanno però quella mentalità quadrata, diciamolo pure, che aiuta molto. Io la chiamo più simpaticamente mentalità scientifica, che suona meglio, però è un po' quello, essere molto inquadrati sulle decisioni, essere molto metodici. Quando c'è un problema analizzarlo passo passo per arrivare a sviscerare quale possa essere la causa; quindi, fare magari delle prove cambiando una cosa per volta per vedere quale possa avere un impatto su quello che si ha tra le mani, e via dicendo.

Questo è tipico da ingegnere, insomma. E applicato al trading ha dei vantaggi innegabili, perché un approccio molto metodico, pulito, ordinato, è ovvio che porta a un miglioramento. Quindi, anche qui, non siete ingegneri, voi fate per dire il fornaio, la prima professione che mi viene in mente perché mi piace il pane, non c'è nessun problema. Purché siate pronti ad affrontare le questioni legate al trading nella stessa maniera ordinata e metodica, perché ogni professione è più che mai nobile, è chiaro che però una certa attitudine mentale vada sviluppata.

Qualcuno la sviluppa o ce l'ha per indole, quindi fa l'ingegnere perché è ottuso, è quadrato, oppure lo diventa perché gli si inculca questo modo di ragionare durante il percorso di studi. Chiunque, però, può sviluppare lo stesso tipo di atteggiamento mentale.

Un fattore fondamentale: lo studio

Ora, tralasciando poi queste categorie base, ho notato che in comune tutti quelli che hanno avuto successo una volta o un successo ripetitivo sono persone che hanno comunque studiato bene la materia, o meglio, si sono impegnati. Sembra banale come cosa, però ho notato che sono tutte persone che hanno veramente apprezzato il percorso. Non solo, lo hanno veramente sviscerato da ogni punto di vista e quindi hanno poi strutturato il loro portafoglio di trading in maniera molto disciplinata e pulita.

Non hanno improvvisato, così per dire. E parlando di disciplina, appunto, sono anche persone molto disciplinate, persone che sono state molto lige a quello che è il portafoglio creato, al metodo che hanno messo in piedi per lavorare. Quindi la disciplina è un altro cardine che nel profilo del trader di successo, in questo caso, gioca un ruolo molto importante.

Inoltre, ho visto che sono persone che hanno, appunto, applicato ordinatamente quello che gli è stato indicato nella Unger Academy, dallo sviluppo strategie fino all'applicazione di Titan per gestire il portafoglio.

La curiosità aiuta i trader di successo

E un'altra caratteristica però che li accumunava quasi tutti è la curiosità che, se da un lato hanno preso tutto quello che gli veniva dato dalla Unger Academy per farlo proprio nel miglior modo possibile, non si sono fermati, sono andati spesso oltre, hanno cercato qualcosa di più, oltre a quello che era il preconfezionato, applicando gli stessi principi, magari, però guardando davvero oltre.

Quindi c'è gente che ha lavorato applicando il Metodo Unger magari allo spread trading, in qualche maniera, magari limitatamente a qualcosa, ma ha applicato gli stessi principi di studio che si usano da una parte per applicarli nell'altra, sintetizzando, adesso uso una parola complicata, gli strumenti comprati e venduti, quindi creando uno strumento sintetico, però alla fine poi applicando e studiando alla stessa maniera.

Inventiva, quindi. E curiosità perché non si sono fermati a quello che avevano tra le mani, ma hanno cercato più avanti. Perché non andare su quel mercato? E vanno a vedere. E questo ha aiutato molto, ha dato una spinta proprio anche a superare le fasi avverse, perché ci sono le fasi avverse, perché erano pronti a rimettersi in gioco, pronti a mettersi in discussione per la curiosità di scoprire il motivo che magari li ha portati a fallire o a zoppicare e poi rimettersi in carreggiata.

Tolleranza e gestione del rischio

Tra l'altro, tra queste persone ho anche notato che non c'era nessuno che in qualche maniera avesse sovrastimato o avesse una tendenza a sovrastimare la valutazione della propria tolleranza al rischio. Cosa che invece io in passato ho subito. L'ho detto in altre occasioni, che nel 2009, convinto di poter tranquillamente sopportare un drawdown del 25%, c'era un periodo che perdevo e stavo abbastanza male. E ho guardato, ero all'11%, pensavo 25 e già all'11 stavo qui col mal di pancia.

Invece queste persone, bene o male, nel loro piano avevano comunque tenuto in conto quali fossero le caratteristiche di quello che facevano, ma erano stati capaci, in qualche maniera, di valutarsi bene, di avere una valutazione corretta della propria persona e quindi del proprio atteggiamento nei confronti del rischio.

Non posso dire molto a livello di capitalizzazione, perché ci sono capitate figure proprio di ogni genere, quindi non si può dire che erano persone ben capitalizzate, quindi magari già di successo per altro, ma c'era chi dedicava capitali normali, fra virgolette, al trading, parlo anche di quelle cifre che noi raccomandiamo di 20.000 euro. O chi invece aveva capitali ben superiori e li metteva nel conto trading.

Ma questo, da un lato, la varietà di capitale, indica proprio il fatto che erano persone che comunque studiavano specificamente per la capitalizzazione che avevano, la scelta degli strumenti da fare e via dicendo. E quindi avevano comunque alla base una buona gestione del rischio.

Ovviamente il rischio poi è qualcosa che ciascuno maneggia a modo suo, secondo la propria indole. Non daremo mai raccomandazioni di quanto esporsi, e via dicendo. Però ho visto che bene o male erano tutti con un rischio medio, non erano dei kamikaze e non erano delle persone che invece, avverse al rischio, puntavano a poco a poco e hanno avuto difficoltà a raggiungere, chiaramente, certi obiettivi.

L’aspetto familiare

Questo è un po' un riassunto di quello che c'è. Ecco, in genere, sono anche tutti padri di famiglia, per dire, che non vuol dire niente magari agli occhi di molti di voi, però in realtà, in genere, è legato un po' al senso di responsabilità che uno può avere.

Uno ha alle sue spalle una famiglia o comunque ha l'impegno dei figli. Il senso di responsabilità verso i figli è qualcosa che fa sentire molto compreso nel suo ruolo di padre e questo può aiutare anche, dico, può aiutare anche nel trading. Non è che adesso uno debba andare a sposarsi e fare figli per poi diventare trader. Però aiuta a inquadrare la persona, non necessariamente aiuta nel trading.

Delineiamo il profilo definitivo

Questo più o meno è il profilo che abbiamo dedotto dal nostro catalogo. Vedete che alla fine comunque si evince che il lavoro paga. Persone impegnate, scrupolose e curiose. E che il controllo del rischio è importante. Persone che hanno la testa sulle spalle, persone che hanno una certa mentalità ordinata nello svolgimento delle proprie mansioni. Ordinata sia a livello di pianificazione, come dicevo come imprenditore, sia a livello di gestione del rischio.

Se vi inquadrate in uno di questi siete pronti ad avere le porte spalancate. Se pensate di avere dei punti deboli in una di queste aree sapete dove lavorare, perché comunque, ripeto, è il profilo medio. Ci sono anche le solite varianze di persone che sono agli estremi opposti, però sono più mosche bianche che effettivamente persone con tratti comuni nel campo di quelli che hanno primeggiato fino adesso nelle nostre competizioni del trader del mese.

Questo è quanto. Spero che siate tutti voi trader del successo e che quindi possa catalogarvi la prossima volta nel prossimo video!

Ciao da Andrea Unger!

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.