Il trading (non) funziona? La verità del 4 volte Campione del Mondo

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Il trading non funziona.

Niente di più vero…

Perché, in effetti, il trading non funziona se è fatto senza studio e senza la giusta consapevolezza.

Il trading non è profittevole in quanto trading, come non lo sono nemmeno gli investimenti in quanto tali.

In entrambi i casi, quello che fa davvero la differenza è la dose di serietà che metti in quello che fai.

Sei adeguatamente preparato? Hai un piano? Hai ponderato bene le tue mosse?

E poi, che tipo di persona sei, la tua personalità, il tuo livello di tolleranza al rischio.

Tutto questo può incidere sulla tua capacità di fare trading in maniera efficace.
Guarda subito il video per scoprire:
-Se fare trading è meglio che investire il tuo capitale a lungo termine
-Se ha senso cambiare approccio quando quello che hai scelto non sembra funzionare
-Se il trading funziona veramente

Buona visione! 😉

Trascrizione

Il trading non funziona

Il trading non funziona. Avrete sicuramente sentito questa frase un sacco di volte. L'ho pensato anche io tante volte, nella mia ormai lunga carriera da trader. Va un po' analizzata, a mio avviso, come frase.

Allora, in genere, chi lo dice è qualcuno che sta subendo delle perdite o qualcuno che parte con dei preconcetti, perché se guardiamo su internet i vari forum o nei commenti a video YouTube di vario genere, non soltanto i miei, si trovano spesso i detentori della verità che vengono a dare la loro pillola di verità, che diventa... è una affermazione fatta con tale forza e perentorietà che uno non ha il coraggio di discuterla e parte quasi dal presupposto che quella persona sappia, sappia tutto, e quindi si convince che ha ragione.

Dipende da quanto impegno ci metti

Però ci sono diversi modi di affermare questa cosa. Se consideriamo il classico aspirante trader che comincia un percorso e non lo affronta nella maniera più concreta possibile, nella maniera più disciplinata, più seria, che sarebbe necessario, perché alla fine è una professione, il trader, che è seria come tantissime altre professioni, e come tale va fatta con serietà.

Non penso che nessuno di voi andrebbe a pilotare un jet così, tanto per divertirsi, lo farebbe con la dovuta serietà o come un chirurgo non andrebbe a fare un'operazione a cuor leggero.

L’approccio è fondamentale

Non voglio paragonare adesso il trading ad attività delicatissime come quelle che ho menzionato, però comunque l'approccio, dico, l'approccio è una cosa comunque difficile. Va fatta con le dovute cautele, con le dovute conoscenze.

Quindi, spesso, la fretta è anche cattiva consigliera, uno comincia a fare un percorso di trading, non ottiene subito i risultati sperati, perché magari dopo due settimane non è ancora ricco, e cosa fa? Comincia a cambiare il percorso. Un’altra tecnica che l'ha convinto di più. E si convince che questa sì che funziona. Poi dopo un po' si accorge che anche quella, a quanto pare, non funziona. Poi cambia mentore, dice vado a studiare da quell'altro che quello ha le idee più chiare, questo qui è un fuffaguru, quello invece ci capisce e ci va. E dopo un po' cambia ancora.

Magari cambia ogni volta quando quello che faceva prima avrebbe cominciato a funzionare. Può succedere anche se non è poi così sfortunato magari l'individuo.

Però arriva al punto in cui, essendo saltato di palo in frasca per non so quante volte di fila, avendo fatto tutto con superficialità, non avendo lasciato a nessun approccio di quelli scelti il necessario tempo per dimostrare la sua efficacia o non efficacia, l'affermazione: il trading non funziona.

Eppure, ho evidenze diverse, chiaramente, e quindi non mi sento di dire il trading non funziona, non dirò il trading è facile, il trading è una cavolata, nono, il trading richiede impegno, richiede studio, richiede applicazione, richiede pazienza, richiede anche le spalle larghe in alcuni momenti, ci sono momenti di difficoltà, però non è vero che non funziona.

Il trading funziona se…

Funziona, funziona come qualsiasi cosa che richiede ovviamente le dovute cautele. Poi ci sono quelli che investono, gli investitori esperti del mercato degli investing, di asset allocation o comunque del long term investing, dove praticamente mettono i loro fondi su asset tipo ETF o cosa del genere.

Si costruiscono un portafoglio interessante, lontani di solito dai promotori finanziari che li spaventano, li preoccupano e guadagnano perché di fatto quell'approccio fa guadagnare, sì sì sì, assolutamente.

Se è fatto bene, se è fatto con le dovute cautele, è qualcosa che rende sicuramente bene. E loro, a questo punto, affermano che il trading non funziona, che invece quello è l'unico modo di lavorare. Anche questo è un estremismo.

Alcuni, più onesti, magari non capiscono perché uno debba fare trading, incasinarsi la vita saltando dentro, fuori da operazioni, pagando un sacco di soldi in commissioni per ottenere un risultato che sulla carta è di poco migliore di quello che ottengo io mettendo lì in asset allocation qualcosa che lascio crescere nel tempo e va bene così.

Ragionevole come ragionamento, ma anche loro spesso e volentieri hanno uno storico breve. Ma per dire, un esempio stupidissimo, se qualcuno fosse entrato sui mercati azionari poco dopo il crollo Covid, questione di giorni, se magari per qualche coincidenza strana è entrato lì, da lì c'è stato un salitone per un annetto che è stato impressionante.

Magari quello si crede il guru degli investitori. Qualcun altro che magari ha comprato in primavera del 2009 e ha tenuto fino a, diciamo, pure il 2018 o così, a parte qualche episodio di passaggio, anche lì sull'azionale ha fatto soldi a palate.

Ma non è rappresentativo della realtà, quello, non lo è. E quindi è facile, anche con approcci alternativi, illudersi di avere incontrato la verità. E poi scoprire che non è così alla prima turbativa di mercato seria. E purtroppo questo succede un po' con tutto.

Anche con il trading, anche con il trading uno ha la strategia che pensa che sia quella vincente, fa solo quella, la pubblicizza con amici, parenti, e poi dopo, quando la strategia smette di funzionare o c'è un periodo avverso, crede che non funzioni più nulla.

Ognuno ha le proprie preferenze

Però io posso capire chi preferisce fare un investimento di lungo termine, fatto in maniera ragionata, a fare trading, lo rispetto assolutamente e se è capace di farlo in maniera fatta bene, sicuramente avrà enormi soddisfazioni e ha fatto una scelta consapevole e giusta.

Non accetto quando queste persone magari affermano che il trading non funziona. Questo non l'accetto perché non è così dal mio punto di vista. Posso dire che è meglio quello che fanno loro, mi sta bene, ognuno ha i suoi gusti, ognuno preferisce fare quello che fa.

Tutta una questione di mentalità

Come trader posso dire che al posto di investire a lungo termine tutto il capitale e aspettare nella crescita che ci sarà, che probabilmente ci sarà se le cose sono fatte bene, mi sento per assurdo più in controllo entrando e riuscendo dai mercati con maggior frequenza. Ma è una questione di mentalità, non è che sia così.

Mi sento io più a mio agio entrando e uscendo. Mi sento io più a mio agio chiudendo il take profit, magari una posizione, quando capita. Invece l'investitore a lungo termine non lo fa, magari.

Ecco, tutte queste cose va bene, però sono punti di vista. Se qualcuno, semplicemente, non vuole avere a che fare coi mercati con una frequenza di un certo tipo, lo faccio in maniera automatica io, quindi la presenza non è neanche necessaria. Però non è che dev'essere schiavo di questo. Va bene quello che fa, purché non demonizzi l'altro approccio, no.

Pago molto più commissioni facendo trading, sicuramente, sicuramente, certo. Però finché mi diverte, fra virgolette, poi anche io ad una certa età preferisco magari, ho shiftato molto su approcci più tranquilli, diciamo così. Piano piano lo spostamento avviene, ma non demonizzando o uno l'altro, semplicemente variando l'approccio, punto.

Quindi il trading non funziona. No, no, il trading funziona, funziona ma richiede studio e applicazione. È come se io dicessi se vai in macchina da Milano a Roma non ci arrivi perché la macchina va a sbattere prima o poi.

Se la dai a uno che non ha la patente, che non sa guidare, andrà sì a sbattere magari, facciamo le corna. Però se uno guida normalmente e non va in contro a incidenti, che possono purtroppo esserci, però nessuno può dire: non puoi andare in macchina da Milano a Roma perché vai a sbattere. Sarebbe un assurdo, no?

La strada va percorsa fino in fondo

Stessa cosa con il trading. Il trading va affrontato con consapevolezza. Quando si sceglie una strada, ed è importante per quello cercare di capire dall'inizio quale potrebbe essere la strada, c'è chi dice, per esempio, che io dico che il trading sistematico è la soluzione a tutti i problemi, no? Molte dicono non è così. Non dico che è la soluzione a tutti i problemi, dico che è la soluzione alla maggior parte dei problemi che affliggono i trader.

Trading discrezionale o sistematico?

E quindi ho spiegato perché prediligo il trading sistematico al trading discrezionale. Non voglio demonizzare il trading discrezionale in quanto tale. Posso dire che il trading discrezionale comporta una serie di aspetti psicologici che spesso vengono sottovalutati e poi sono la causa del fallimento dell'aspirante trader.

Nel trading sistematico si deve lavorare comunque tanto, ma tante cose che disturbano il trader discrezionale qua non sono presenti. E io preferisco questa via. E vedendo la massa di studenti che ho alla Unger Academy, riconosco che comunque è una mentalità molto diffusa, per quello dico: è meglio il trading sistematico per questi motivi.

Poi dopo uno è un talento naturale nel trading discrezionale, benissimo, non è che debba fallire, anzi gli auguro il meglio. Ho anche sempre detto che il miglior trader discrezionale al mondo batterà sempre il miglior trader sistematico, perché è così, insomma, ma devi essere il migliore, ecco.

Tutto funziona se affrontato nella maniera giusta

E quindi voglio dire, tutto funziona nella misura in cui viene affrontato bene e per il tempo che richiede a funzionare, sia nel bene che nel male. Se qualcosa viene tenuto il tempo giusto ed è fatto bene, porterà i suoi frutti. Non posso prendere una strategia, valutarla su 10 anni di storico e dopo due settimane che l'ho messa live e perde, buttarla via.

Per bacco, due settimane, quante volte c'era un episodio di due settimane dove questa strategia ha perso e non li vedo perché l'equity line è bella. Ecco, sono aspetti che spesso vengono sottovalutati.

Quindi non è vero che il trading non funziona dal mio punto di vista. Il trading funziona se applicato in misura consapevole, seria, professionale e con le giuste aspettative. Ovviamente, se aspetto di raddoppiare il mio capitale nel primo mese, già parto molto male perché sappiamo benissimo che non è possibile.

Però se uno fa trading in maniera seria, rigorosa e studiando la materia, mettendo in atto tutte le attenzioni che ci vogliono, il trading può funzionare benissimo e dare ottime soddisfazioni, anche senza trasformarci in riccastri dall'oggi al domani.

Il trading può dare ottime soddisfazioni

Quindi investing al posto del trading? Benissimo. Trading, discrezionale al posto di trading sistematico? Benissimo. Ma tutte queste cose funzionano se fatte seriamente. Funziona uno, funziona l'altro, funziona il terzo. Tutte funziono se fatte seriamente e con dedizione e, possibilmente, con passione. Questo è quanto.

Ciao, da Andrea Unger.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.