Le nostre performance di trading nel 2022: Cosa abbiamo imparato & Consigli utili per tutti i trader

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Com'è stato il nostro 2022 sui mercati? In questo video io e Francesco Placci, il responsabile R&D della Unger Academy, sveliamo le nostre performance di trading reali nell'anno che si è appena concluso.

Il 2022 è stato senz'altro un anno complesso per i mercati. A causa degli eventi geopolitici e macroeconomici che tutti conosciamo, molti mercati si sono infatti comportati in maniera diversa dal solito.

Come avrai modo di scoprire nel video, questi comportamenti anomali hanno messo alla prova i nostri portafogli di trading system… ma nonostante ciò abbiamo comunque chiuso in positivo!

Sei curioso di saperne di più sulle nostre performance e su quello che abbiamo imparato? Allora non perderti questo video!

Guardandolo scoprirai:
-Quanto abbiamo guadagnato sui futures e sulle crypto
-Quali sono i mercati dove abbiamo avuto più difficoltà e perché
-Cosa abbiamo imparato da questo 2022 (con tanti consigli utili per tutti i trader!)

Buona visione!

Trascrizione

Introduzione

Andrea
Ciao a tutti! Eccoci qua, Andrea Unger e Francesco Placci.

Francesco
Ciao ragazzi.

Andrea
Siamo qui per presentare un po' quello che è successo lato trading nell'anno 2022. E in particolare parlerò appunto di come sono andati i sistemi sui future, e Francesco pure ci mostrerà qualcosa e poi lui farà vedere anche qualcos'altro.

Non è stato un anno facile e le performance lo dimostrano. Tra l'altro ho sentito che anche parecchi altri trader hanno avuto diversi momenti in cui hanno sofferto, insomma. I mercati abbastanza disordinati hanno in qualche maniera dato fastidio ai sistemi che si comportano un po' a "norma" fra virgolette dei mercati. Non so se tu Francesco hai avuto la stessa impressione.

Francesco
Sì, anch'io ho sentito diversi trader. In prima persona ho sperimentato un anno abbastanza difficile. Sappiamo poi anche un po' tutti che quando il driver dei mercati, cioè il Mini S&P 500, fa fatica ed è in drawdown, un po' ne risentono diversi sistemi. Questa è la mia opinione, quindi non so se sei d'accordo, Andrea.

Performance e analisi di portafoglio di Unger

Andrea
Comunque tanto vale far vedere subito le equity line di quello che è successo e analizzare quello che insomma è andato bene, è andato male, diciamo così. Parto con quelle che sono le mie performance, delle quali non mi vergogno ma ovviamente non sono eccelse. Soprattutto se vedete la linea blu, azzurra insomma, in alto, è l'equity line del conto. Era anche tutto sommato ad agosto andata benone, diciamo così, stavo vicino al +24%. Poi dopo ho avuto una discesa brutta fino a fine anno con due mesi in particolare di sofferenza, settembre e novembre. Invece ottobre e dicembre abbastanza neutri. Una discesa che ha rovinato un po' tutto l'anno e fortuna vuole che ancora comunque abbia chiuso in positivo.

L'unica consolazione, se vogliamo trovarne una, è che con quei benchmark, sotto vedete gli americani, il resto del mondo e tutto il mondo a livello azionario, benchmark più classici, ecco quelli sono stati ben peggio di quello che sono riuscito a fare.

Ho voluto analizzare in particolare i momenti di difficoltà e vedere se c'era... Ecco, vedete qua: nel giugno '22, il mese peggiore dell'anno, si nota come il mix di sistemi sul future della benzina sia quello che in pratica abbia preso le scoppole più forti, no? Avevamo un 4,2%. Solo lui ha perso però è in buona compagnia, fra virgolette, con il Crude Oil e l'Heating Oil, quindi altri del comparto energetico. Anche in ultimo c'è il Natural Gas che però è scollegato dagli altri, quindi è più una coincidenza secondo me la presenza del Natural Gas in questa classifica.

E anche una difficoltà non indifferente da parte del Mini S&P 500, che tra l'altro ha parecchi sistemi e quindi ha reagito piuttosto male in quel mese. Poi dopo vedrete alla fine di tutto che in realtà la benzina, che qui ha fatto veramente schifo, è poi quello che ha tenuto in piedi l'anno. Però andiamo avanti con calma.

Qui settembre, l'altro mese di difficoltà, ma meno di giugno. Qui è stato il Mini S&P che è scoppiato. Non il Mini S&P ma il mix di sistemi sul Mini S&P. Hanno reagito proprio male alle condizioni su cui si basano e ancora una volta c'è anche la benzina, che sembra insomma il future peggiore dell'anno a quando pare.

Si è aggiunto il mercato dei bond in questo caso. Ovviamente qua ho messo i peggiori. Poi ci sono anche quelli che hanno guadagnato, che sennò avrei perso un sacco di soldi! Però in genere guardo quelli che vanno male per capire se c'è qualcosa in particolare da osservare che possa mettere un campanello d'allarme o via dicendo.

E poi il Kansas Wheat l'ho messo per dovere di cronaca, perché era al quarto posto nella classifica dei peggiori. Però ho un solo sistema e lavora... Cioè Titan, il software che usiamo per decidere quali sistemi utilizzare ogni mese, l'aveva inserito però quel mese ha fatto cilecca. Insomma, ha perso non tantissimo però sempre attorno all'1%.

A novembre, ecco, non è peggiorato ma è capo della classifica il bond trentennale, che ha vissuto un anno difficile in tutto per tutto. Abbiamo visto un anno in cui si sono invertite fra virgolette le correlazioni tra l'azionario e l'obbligazionario. Di solito vanno abbastanza in controtendenza. Quest'anno invece sono andati assieme diciamo nella discesa. Tra inflazione e mercato azionario instabile, insomma, è successo quello che è successo. Il Crude Oil è lì, a ridosso, e poi è comparso il Feeder Cattle su cui ho qualche sistema, che comunque in genere si comporta benino ma quest'anno non è stato granché. E il Gold pure, da rimarcare, ha perso qualcosa in questo mese.

Se guardo però tutto l'anno, io qui ho messo a questo punto anche quelli che hanno guadagnato ovviamente. E vedete che il mercato che ha guadagnato di più sul mio conto è proprio la benzina, quella che aveva perso tantissimo a giugno e poi si era comportata male anche a settembre. Ora, la benzina di giugno usciva da una fase potremmo dire di ipercomprato, se lo guardiamo dal punto di vista del movimento di mercato in quanto tale. Però in realtà i sistemi avevano, visto che poi vedete anche la performance totale di fine anno, guadagnato tantissimo. Ed erano in una specie di esagerazione, no? Quindi quel ritracciamento, pesante anche, che c'è stato a giugno ce lo si poteva quasi aspettare. Purtroppo non si sa mai quando, se no bastava spegnere i sistemi.

Sto comunque investigando sul fenomeno. Sto investigando sul fenomeno quando un mercato mostra un movimento esagerato, e la benzina l'ha fatto per quelle vicende macroeconomiche che conosciamo, geopolitiche e via dicendo di inizio anno. Ha fatto un movimento sicuramente esagerato. Ne hanno beneficiato i sistemi trend following che hanno cavalcato in quel caso l'ondata rialzista. Però poi è arrivato un momento in cui il mercato era come disorientato dal troppo che aveva fatto e ha cominciato ad andare un po' allo sbando. E questo sbando si è tradotto in quella perdita grossa che avete visto a giugno. Pian piano poi si è riallineato col suo comportamento. A settembre ha sofferto ancora per conto suo, quello è più un episodio isolato, però nel complesso negli altri mesi si è comportato sempre bene.

Quindi studierò più a fondo, ho già coinvolto anche Francesco che lo sa benissimo, il fenomeno per capire se c'è un punto in cui sia più conveniente filtrare l'operatività di un sistema quando il mercato abbia esagerato qualcosa. Il qualcosa e il come misurarlo, visto che noi cerchiamo di misurare tutto per avere dei responsi numerici, è tutto ancora da scoprire. Però insomma, magari l'anno prossimo ve lo racconterò e ne trarremo tutti beneficio.

Al secondo posto il Soybeans, la soia, che è un mercato che posso dirvi che dagli ultimi tre anni circa ha preso a comportarsi molto bene. Nel senso che risponde molto bene alle sue logiche standard di movimento. E quindi è stato non una sorpresa, ma è stato una costante piacevole nel corso dell'anno e sono insomma soddisfatto di avere diversi sistemi e penso di aggiungerne altri. Non perché dico "adesso va bene..." ma semplicemente perché c'è ancora parecchio da scoprire, soprattutto lato bias, stagionalità, su questo mercato.

Il Live Cattle, mercato un po' estraneo alle dinamiche di correlazione di tutti i mercati, diciamo così, no? È il bestiame questo, è vivo, è live. E ha fatto un buon 2,8%. Sistemi che si sono mossi bene, diciamo così. Contrariamente al suo cugino, lo vedete in fondo alla classifica proprio in basso, il meno peggio dei peggiori, è il Feeder Cattle. Quindi non è che fosse un periodo buono o cattivo per le carni. Semplicemente i sistemi sul Live Cattle hanno funzionato bene, quelli sul Feeder Cattle invece hanno zoppicato.

Invece, tornando ai vincitori, l'Euro-Dollaro è tornato prepotentemente alla ribalta. Ha avuto diversi anni un po' bui, diciamo così, nel senso che per tanti anni ho notato una risposta mediocre ai sistemi classici. Vi ricordo che l'euro ha funzionato molto bene, con logiche anche abbastanza banali di trend following, fino a circa il 2011. Poi Francesco magari dirà la sua su questo se lui ha un'impressione diversa. Dopodiché ha cominciato ad arrotolarsi su se stesso. È calata la volatilità e le dinamiche che funzionavano bene prima hanno cominciato a non funzionare più nella stessa maniera. E addirittura ha assunto comportamenti mean reverting di medio termine in certi momenti. Quest'anno i sistemi hanno ripreso a funzionare molto bene, anche quelli classici trend following. Anche perché abbiamo visto tutti la discesa che ha fatto. Chiaramente accompagnarla con quei sistemi che entravano in posizione non poteva che dare un beneficio al conto.

Il Bund europeo ha fatto bene. Questo grazie al fatto che nei sistemi che avevo programmato non avevo dei meccanismi di ingresso soltanto long. Ho fatto dei trigger lato long però avevo anche dei trigger short. Ha funzionato tutto molto bene e per come si è mosso è abbastanza chiaro il motivo. Però devo dire che è stata premiata la scelta di tenere degli ingressi short che pure non performassero bene ma erano "anonimi" negli anni, nello storico, ma li ho tenuti apposta per questi momenti qui dicendo "prima o poi scenderà". E infatti poi c'è stata la discesa e quel tipo di setup ha funzionato.

Lato negativo: pessimo anno per il trentennale americano. I sistemi che ho hanno sofferto veramente, un po' perché si basavano su una volatilità diversa da quella che c'è stata, un po' perché hanno un bias rialzista di fondo e per quanto anche loro abbiano posizioni short non sono bastate a bilanciare. Insomma, un disastro. Un disastro in un anno in cui i bond effettivamente hanno lavorato male proprio a livello macroeconomico, no?

Ci sono... Si accompagnano malamente Heating Oil e Crude Oil. La sorpresa è un po' il Crude Oil che non ha beneficiato dei grossi movimenti che ci sono stati, anzi ne ha sofferto. Si è trovato un po' travolto dagli eventi, per dire così, nei miei sistemi. Non è mai riuscito... Sì, qualche mese positivo l'ha fatto però non è mai riuscito a rialzare la testa in maniera debita. Però qui il colpevole sono io secondo me perché sono rimasto fedele, fra virgolette, a sistemi un po' forse obsoleti o vecchi, che per quanto producessero quello che dovevano produrre, non sono stati capaci di stare al passo coi tempi quando c'è stato un anno burrascoso come quello attuale. La benzina che ha primeggiato ha sistemi più giovani non perché li ho fatti dopo essendo pigro prima, ma semplicemente perché la benzina ha cominciato a essere interessante negli ultimi anni grazie all'aumento di volumi, che è ancora basso però prima era abbastanza ingestibile e adesso invece si può lavorare bene.

Poi il Gold è andato male e questo so che accomuna diversi trader con cui ho parlato. Purtroppo, ha risposto male un po' a tutto, però ultimamente alterno spesso anni buoni ad anni cattivi quindi mi aspetto un 2023 positivo con il mix di sistemi comunque abbastanza variegato che ho.

Il Mini SP 500 ha sofferto non poco e questo non mi stupisce. Non mi fa piacere ovviamente ma non mi stupisce considerato il casino a livello mondiale che c'è stato, e quindi che ha accompagnato ovviamente i movimenti dei mercati azionari. Riflette l'economia americana in qualche maniera e i dubbi e le incertezze che ci sono state a livello mondiale un po' per tutto l'anno. Ovviamente hanno fatto soffrire i movimenti di questo mercato.

Del Feeder Cattle abbiamo già detto quindi insomma non mi dilungo oltre. È un mercato scollegato da tutto il resto. Ha fatto quello che ha fatto. È andato male ma è lì, insomma.

Diciamo che nel complesso... Questo è il totale ovviamente, poi la somma era migliore di tanti altri mercati che hanno fatto quello che dovevano fare e seppure in misura minore di quello che vedete qui.

Allora più o meno quello che c'era da dire l'ho detto. Diciamo che buona parte del risultato che non mi fa estremamente piacere, pur non lasciandomi in mutande, diciamo così, è dovuto al Crude Oil e al Gold che costituiscono comunque una parte importante del portafoglio di sistemi che ho. Anche a livello di data dei sistemi, di sviluppo, che da sempre mi hanno accompagnato dal 2010 circa, che hanno fallito abbastanza.

Il Mini S&P pure, che però lo giustifico, diciamo. Il Mini S&P ha fatto male perché difficilmente avrebbe potuto fare bene. Poi magari qualcuno con sistemi sviluppati apposta per queste condizioni di mercato ha fatto bene, è stato bravissimo in questo caso. Nel mio caso insomma il mix non ha fatto molto bene.

E adesso Francesco dovrebbe farvi vedere quello che ha fatto lui. Ve lo commenterà. Ancora una volta il malefico Franz vedrete che ha fatto più del sottoscritto. Però voglio dire una cosa: Franz è più giovane, nonostante la barba, e quindi ovviamente è più esposto al rischio di natura. E poi, se non sbaglio il conto su cui faccio trading io è più capitalizzato di quello di Francesco quindi personalmente adotto anche apposta un profilo di rischio minore per vedere una crescita più lenta del conto. Quindi attualmente lui è più bravo, è bravissimo eh, però diciamo che dai...

Francesco
Lo ammetto, lo ammetto.

Andrea
No perché della figuraccia a fine anno non ne posso più dai! Vai vai, Francesco.

Francesco
No, ti volevo chiedere Andrea, per curiosità, perché sappiamo che il Mini S&P 500 tra tutti i vari sottostanti con cui fare trading sistematico è uno dei più stabili negli anni, ti era capitato altri anni di chiudere un anno negativo sul Mini S&P?

Andrea
Sì, il 2018.

Francesco
2018.

Andrea
Sembrava che era preparata la domanda invece no, me lo ricordo perché il 2018 è stato un anno veramente balordo al massimo per il Mini S&P. Aveva vissuto due fasi brutte a febbraio e a aprile. O meglio: a febbraio aveva avuto lo shock di mercato, mi ricordo ai primi di febbraio crollo... Poi dopo si era ripreso bene a marzo, ma da aprile in poi è uscito veramente male da quel periodo e tutto quello che avevo non funzionava per un bel po' e l'anno è stato chiuso in quel caso non bene. Non ricordo adesso le cifre esatte ma mi ricordo semplicemente che quell'anno mi ha fatto soffrire. Poi i numeri non me il ricordo.

Performance di Placco

Francesco
Sì, un -15 negli ultimi tre mesi dell'anno mi pare, me lo ricordo anch'io. Ok, a questo punto vediamo un attimo la mia presentazione. Parliamo del conto future. Dopo avremo modo di vedere anche le criptovalute. Abbiamo ovviamente in blu l'andamento dell'equity line del conto. In verde come benchmark ho preso soltanto il Mini S&P 500. Che dire, questi sono i risultati. Quindi 16,54. Sebbene non siano eclatanti io sono contento perché insomma guardando l'andamento dei mercati, sappiamo che il Mini S&P 500 è un po' il driver mondiale, quindi vedremo dopo anche quanto influisca su mercati che si possono considerare decorrelati come le criptovalute. Un anno da -20% comunque è stato un anno positivo. Ha avuto le sue difficoltà perché vediamo, soprattutto nella prima metà dell'anno, dei brutti drawdown che fortunatamente sono stati ripresi dal mix di strategie sul quale sono intervenuto comunque durante l'anno.

Come dicevo con Andrea, il miglior stimolo per me per studiare, per mettermi a sviluppare nuove strategie, è proprio quando le cose vanno male. Magari tendo un po' a sedermi sugli allori quando tutto va bene. Poi però quando le cose iniziano a non girare per il verso giusto è sicuramente il momento migliore in cui mi rimbocco le maniche e cerco di mettere su qualche cosa di nuovo. Quindi ho sviluppato qualche sistema nuovo che mi ha dato soddisfazione. Soprattutto ho cercato di andare sulle commodity perché in una fase di mercato come quella che abbiamo vissuto, con i mercati bond e azioni che crollavano correlati, come già diceva Andrea, ho pensato che spostarsi sulle commodity potesse essere la soluzione più interessante. E tra tutti i vari sottostanti sicuramente il Caffè è uno di quelli che mi ha aiutato parecchio.

A livello di drawdown abbiamo visto comunque dei drawdown importanti. Un 16% paragonato al ritorno. Comunque devo dirmi soddisfatto di un anno del genere.

I maggiori problemi che ho vissuto sono legati soprattutto ad alcuni sistemi sul Mini S&P 500. Questo è un sistema storico sviluppato mi pare ad agosto... Forse no, forse dicembre 2017, che adesso non vediamo la parte precedente di equity line… ma è veramente molto regolare in out of sample negli anni. A inizio del 2022 ha avuto un brutto drawdown. Non è l'unico. Era giusto un esempio per farvi vedere un po' quello che è successo sul Mini S&P 500 è stato comune a diversi sistemi. Peraltro poi si è ripreso pure il trading system, però chiaramente sono dovuto intervenire con l'introduzione di nuovi sistemi su diverse asset class.

Placci e le Crypto

Passiamo adesso alle crypto invece. Tanti di voi mi hanno chiesto "ma come è andata sulle crypto, come è andata sulle crypto?" Non è stato un anno esaltante neanche sulle crypto, nonostante comunque il portafoglio abbia chiuso in positivo, che per me è un grande successo considerando il drawdown del Bitcoin che, al momento, direi che siamo oltre il 60% da inizio anno.

Quindi quali sono le considerazioni da fare? Ancora una volta i trading system, rispetto alla strategia buy & hold, già avevamo visto l'anno scorso comunque una sovraperformance rispetto al benchmark, anche quest'anno il mix di strategie sulle criptovalute è riuscito a battere il benchmark. Segno che è vero che in certi momenti di mercato il buy & hold sulle crypto soprattutto è imbattibile, soprattutto quando ci sono quelle sparate forti. Però sul medio-lungo periodo riesce a produrre delle equity line più regolari. Sicuramente riesce a ridurre in maniera sensibile il drawdown. Drawdown che è stato del quasi 20%, 19,50%, con una performance del 5,50.

Tra le varie strategie... Le strategie che utilizzo sono principalmente strategie di breakout intraday, quindi non ho trading system che stanno in posizione veramente tanto. La maggior parte dei sistemi dopo una giornata chiude. È andato tutto a meraviglia fino ad agosto, un po' come ad Andrea sui future.

Poi da agosto è successo qualcosa di particolare, hanno smesso di funzionare diversi sistemi. Scusate. E la spiegazione che mi sono dato è di duplice tipo. Da un lato è abbastanza evidente, anche guardando il grafico, come ci sia stata una mancanza di direzionalità sul mercato, perché praticamente abbiamo un lungo periodo in cui il mercato è stato in orizzontale. È chiaro che lavorando in breakout, se non ci sono dei movimenti direzionali si fa fatica a guadagnare. Non solo, anche la volatilità del mercato sembra essere diminuita, ma questo è un altro aspetto che volendo si può ricollegare un po' a quello che diceva Andrea prima sul forex.

Io ricordo tanti anni fa, prima del 2010, il mercato forex era un mercato che era anche abbastanza pimpante e ultimamente, se togliamo quest'anno dove sicuramente ci sono stati movimenti degni di nota, si è un po' afflosciato diciamo, ecco ha perso un po' di sprint. Ecco quello che è successo nella seconda metà dell'anno sulle criptovalute è un po' questo. Hanno perso un po' di sprint. Non che non ci siano stati movimenti importanti, ci sono stati lo stesso, ma rispetto alla volatilità mostrata in precedenza sicuramente abbiamo visto una diminuzione di direzionalità e di volatilità. Con queste premesse è chiaro che i sistemi di breakout non fanno... non possono fare bene, fanno fatica.

Oltretutto è stato un anno particolare sul mercato delle crypto. Abbiamo visto la debacle di Terra-Luna, abbiamo visto il fallimento di FTX. Quindi con tutte queste premesse non posso che dirmi soddisfatto del portafoglio di trading system che comunque, nonostante le performance non eclatanti, è riuscito a battere abbondantemente il benchmark e a produrre un risultato comunque positivo nell'anno.

Ah, un'altra cosa interessante che ho notato sul mercato delle cripto è la sensibilità alle news. Mi riferisco alle news macroeconomiche. Cioè se fino a un anno fa, a sei mesi fa, questa influenza macroeconomica della finanza tradizionale sulle crypto non si vedeva più di tanto, negli ultimi sei mesi ho subito un paio di giornate veramente brutte. Soprattutto... Scusatemi. Soprattutto in occasione della release della decisione sui tassi della Fed. E questo mi ha fatto pensare, mi ha fatto pensare e alla fine la decisione è stata quella di sospendere, cosa che non avevo mai fatto prima, sospendere il trading, solo sulle criptovalute peraltro, in occasione della release di dati macroeconomici di una certa importanza. Il che mi ha fatto saltare peraltro qualche brutto trade nelle occorrenze successive, ma in parte la frittata era già fatta. Segno che comunque anche questo mercato, per quanto possa essere considerato un mercato decorrelato dalla finanza tradizionale, così decorrelato alla fine dei conti non è. In particolare, una buona parte del crollo di questo mercato ritengo che sia attribuibile anche alla politica restrittiva sui tassi della Fed, che ha drenato liquidità dai mercati e ha drenato liquidità anche dal mercato delle criptovalute. Di qui ovviamente la grossa discesa del Bitcoin e del mercato in generale.

Per il 2023 ho buone speranze, nel senso che non sono dell'idea che sia un mercato finito, come magari un po' è successo per il forex. Anzi ho idea che possa ripartire, magari non subito, forse nell'ultima metà dell'anno, avvicinandosi peraltro all'halving del Bitcoin, che di solito crea i presupposti per un bull market. Penso che possa fare bene, sicuramente meglio rispetto a quest'anno. Vediamo, vedremo l'anno prossimo se i fatti ci daranno ragione, ok?

Risultati e conclusioni

Andrea
Sì ecco, ora vi racconto la verità sul conto di Francesco. Noi proiettiamo il Portfolio Analyst, lo specchietto di Interactive Brokers, dove i benchmark inseribili sono quelli... Alcuni ETF che si possono scegliere, dovrebbe essere SPX ma il vero benchmark suo è Andrea Unger... Però non può mettere il conto di Andrea Unger dentro! Ma se voi ci avete fatto caso, la mia prima metà dell'anno era buona, altro che Mini S&P. Lui ha visto quello e si è messo a lavorare, ha aggiunto i sistemi sulle commodities nel portafoglio di Titan per poi fare un buon fine anno.

Ma questo però, a parte le battute, è molto interessante perché si vede una cosa: che se noi avessimo lavorato assieme, cosa che non facciamo a livello di conti personali ovviamente, avremmo bilanciato molto bene tutto l'anno, perché ho avuto come vedete una prima buona fase. A parte in giugno, fino a fine agosto è andato tutto bene. Poi gli ultimi mesi sono andati male sicuramente. Invece Francesco con la sua equity line, ecco vedete qua, la seconda parte dell'anno è eccezionale. Se si sovrapponessero le due linee avremmo ottenuto un risultato sicuramente più interessante a livello di andamento generale. Comunque questo vuol dire che la diversificazione, come abbiamo già detto, sicuramente paga. Francesco ha detto di aver aggiunto al portafoglio sistemi che aveva da parte ma che non aveva considerato fino a quel momento. Il caffè non lo considero neanch'io semplicemente per un'abitudine mentale a non pensare di voler sottoscrivere un mercato in più quando mi sembra di avere abbastanza su tutti quelli che ho già, perché il caffè gira sul circuito ICE che ha dei costi aggiuntivi. E quindi non è che sia proprio tirchio io però mi scoccia pagare per qualcosa che non ritenevo necessario. Evidentemente mi sbagliavo. E Francesco invece è più di manica larga perché è stato avveduto e ha messo in uso quello che aveva da parte con notevole successo. Ad ogni modo questo è quello che è stato, diciamo così. E a questo punto ci rivediamo fra un anno, spero con equity line più crescenti di quelle che si sono viste adesso e spero, ma lo dico da anni ma non funziona mai, di essere più bravo di Francesco almeno una volta.

Francesco
Farò karakiri.

Andrea
Ecco, l'unica soluzione che ho! L'unica speranza!

Andrea
Grazie ragazzi, ci vediamo l'anno prossimo.

Andrea
Grazie a tutti, ci vediamo, ciao!

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.