Posso usare la martingala nel trading?

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Ciao ragazzi, ciao da Andrea Unger! Martingala o anti martingala nel trading? Solitamente consiglio un approccio anti martingala, ma oggi vorrei parlarvi di una variante di martingala controllata che potrebbe risultare interessante.

Trascrizione

Chi mi conosce sa che ho scritto un libro sul money management e il position sizing in cui, tra le altre cose, raccomando di adottare un approccio anti martingala piuttosto che martingala nell’affrontare le quantità da mettere in gioco per ogni operazione.

In parole povere, raccomando di non aumentare l’esposizione man mano che il capitale diminuisce per una serie di perdite. Al contrario, consiglio di seguire i trend della equity, quindi aumentare proporzionalmente il capitale a disposizione. Ho dimostrato come questo sia effettivamente un approccio vincente, e non sono l’unico a dirlo.

C’è chi promuove sistemi a definizione martingala che consistono nell’aggiungere posizioni su posizioni a posizioni in perdita seguendo una specie di griglia. Questi sistemi si basano sull’idea che, prima o poi, il mercato tornerà indietro e ci ripagherà di quello che stiamo lasciando sul campo.

Questo tipo di approccio non può ovviamente proseguire all’infinito. Infatti, il limite inferiore è il conto trading. Qualcuno lo dice anche chiaramente: l’unico stop loss previsto in questi sistemi è il valore del conto, che penso sia semplicemente un bel modo per dire che il limite è la bancarotta.

Ad ogni modo, se fine a se stesso non trovo che questo approccio sia condivisibile, non escludo che si possa partire da esso per costruire qualcosa di interessante. Considerando quella che ad un certo punto sarà la massima esposizione in cui ci si viene a trovare, si potrebbe creare una “martingala controllata”.

In questo tipo di approccio controllato, potremmo decidere un certo numero di livelli ai quali vogliamo entrare sul mercato in discesa, avendo studiato le caratteristiche di quel mercato, fino a raggiungere un’esposizione massima oltre la quale chiudere le posizioni. Se, per esempio, partiamo da un contratto e incrementiamo aprendone due e poi tre, potremmo decidere di fermarci a sei contratti.

Calcoleremo quindi approssimativamente il peso di questi contratti e stabiliremo un livello di stop loss al quale uscire da tutti e sei. In questo modo, faremo sì che la perdita incassata per quei sei contratti sia qualcosa che giudichiamo sostenibile per il nostro conto. Si tratterà, in altre parole, di una percentuale di conto che reputiamo adatta al nostro profilo di rischio.

In questo caso, l’approccio è chiaramente di tipo martingala. Entrare su un trend discendente, in un contro mercato (quanto più è debole, quanto più entriamo) sembra assurdo, però potrebbe sembrare l’approccio giusto per alcuni mercati, quando si pensa che prima o poi si avrà il tornaconto di cui si ha bisogno.

L’importante è che, una volta stabilita la massima esposizione, se le cose vanno male ci atteniamo alla nostra regola e chiudiamo ad un livello che ci permetta di subire una perdita che giudichiamo ancora accettabile per il nostro conto.

Martingala controllata: una variante che, se volete, potete mettere in portafoglio. Mi raccomando, però, che sia controllata.

Ciao ragazzi, ci vediamo per altri contenuti!

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.