Ciao ragazzi, io sono Davide Tagliabue e siamo qui insieme, come sempre nel fine settimana, a fare un po’ il punto dell’andamento dei mercati di questa settimana.
Bene, partiamo subito dai rendimenti dell’azionario americano che, come potete vedere, stanno vivendo un rimbalzo negli ultimi 4-5 giorni che addirittura si aggira intorno al 5% sia per lo Standard and Poor’s 500 che per il Nasdaq. Sembrerebbe essere un ritracciamento. Speriamo non sia il tipico rimbalzo cosiddetto “del gatto morto” in un bear market.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, invece, abbiamo il trentennale che sembra perseguire in questo trend iniziato ormai nell’ultimo mese.
Molto bene anche il decennale che persegue nello stesso trend.
Per quello che riguarda invece i mercati degli energetici, il Crude Oil segna un +7%, tornando quasi ai livelli subito dopo lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia.
Rendimenti molto elevati anche per l’Heating Oil, che si ritrova ancora in salita verso i massimi di periodo.
Per quello che riguarda invece il mercato dei metalli, sta continuando anche qui un trend rialzista. Meno pronunciato rispetto a quello dell’ultima settimana ma come vedete in netta ripresa rispetto ai minimi toccati a metà maggio.
Positivo nel breve periodo il mercato dei bovini, delle carni, ma comunque rimane negativo nel lungo periodo. Vediamo questo rimbalzo, avvenuto anch’esso in prossimità di metà maggio.
Per quanto riguarda invece le soft commodities, abbiamo rendimenti più o meno variegati. Vorrei citare solo l’Orange Juice, che fa segnare un +5% solo questa settimana, portandosi anche lui a livelli molto elevati nell’ultimo periodo.
Per quanto riguarda invece il mercato dei cereali, abbiamo rendimenti pressoché negativi, ad eccezione della Soia che solo ieri ha segnato un forte rialzo tornando sui suoi massimi storici post-conflitto Ucraina con la Russia.
In ultimo le valute, che continuano anche loro l’ascesa dopo i minimi storici. Quindi abbiamo un deprezzamento del dollaro rispetto a tutte le altre principali valute, dallo Yen fino all’Austalian Dollar.
E in ultimo, il mercato delle criptovalute. Il Bitcoin, in particolare, vede un trading range iniziato ormai da inizio maggio che presenta una volatilità piuttosto bassa e contenuta per questo tipo di mercato.
Diamo un’occhiata anche alla struttura a termine della volatilità. Questo rialzo degli ultimi giorni fa decrescere notevolmente la volatilità di breve termine, ma vediamo che l’effetto è seguito anche dalla volatilità più lunga.
Il Vix, che si trovava ormai in pianta stabile nell’ultimo periodo sopra i 30 punti, adesso è tornato sotto i 26 punti.
Concludiamo come sempre con il calendario dei rollover, che prevede il roll sul Bund a fine settimana, insieme a tutte le valute presenti sul mercato americano, quindi dall’Australian Dollar, passando dal British Pound, fino al Franco Svizzero.
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