Mercati: Indici azionari in calo, Cereali in rialzo, Energetici e inflazione

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Questa settimana abbiamo assistito ad un nuovo rialzo dei prezzi di Natural Gas e grano, che sono tra le materie prime che più stanno risentendo del conflitto tra Russia e Ucraina.

Chiudono invece in calo gli indici azionari e obbligazionari, con rendimenti a cinque giorni negativi sia in Europa che in USA.

Continua a mostrare una certa debolezza anche il mercato delle criptovalute, con il Bitcoin che torna a toccare i minimi di circa un mese fa.

Per saperne di più su come si stanno muovendo i mercati e sull'andamento della volatilità, non perderti la nostra panoramica settimanale.

Buona visione! 😎

Trascrizione

Ciao ragazzi, ben trovati. Io sono Francesco Placci. Questa è la solita chiacchierata che facciamo nei fine settimana circa l'andamento dei mercati.

Per cominciare possiamo dire che è stata una settimana dal segno positivo, soprattutto per le materie prime. In particolare materie prime energetiche, soft commodity e cereali.

Un po' meno per quanto riguarda l'andamento degli indici azionari e obbligazionari.

Ma partiamo con ordine. Partiamo come al solito dagli indici azionari, dove vediamo rendimenti negativi a cinque giorni.

I ribassi maggiori li vediamo sul Nasdaq e soprattutto sul Mini S&P 500, -2%. Anche il Dax, -2,20% in questo momento.

Andiamo a zoomare un po' il grafico e vediamo che dopo questa risalita forte che c'è stata dai minimi recentemente toccati, gli indici sono leggermente... Hanno leggermente ritracciato per andarsi a posizionare, a rimbalzare su questa che sembra essere una zona di potenziale supporto.

Passando al mercato obbligazionario, vediamo segni negativi anche in questo caso. In particolare sul T-Bond un -0,76% a 5 giorni. Ancora peggio il Bund tedesco, -1,53%.

Quindi se è vero che da un certo punto di vista il recente andamento dei bond poteva farci sperare circa una ripresa dei corsi, è pur vero che l'andamento ancora più recente delle ultime due settimane fa notare un'ulteriore debolezza di questo mercato.

Dimostra ancora invece una discreta forza il mercato delle materie prime, soprattutto energetiche. In particolare il Natural Gas che si trova sui massimi.

Questo è il Natural Gas americano. Quello europeo è a prezzi addirittura superiori e quindi il mercato dell'energia sta continuando a creare problemi di inflazione, problemi all'economia che, in un certo senso vanno a impattare anche sull'andamento dei bond.

Tra i maggiori rialzi sicuramente c'è da segnalare il +8% dell'Heating Oil e anche il -8%, comunque della benzina.

Passando al mercato dei metalli, come al solito sembrano non andare da nessuna parte. Quindi vediamo rendimenti soprattutto negativi in un arco temporale da tre mesi a un anno.

Negativo anche il mercato delle carni.

Positive invece le soft commodity con in particolare il Caffè che guadagna un 12%. Un grandissimo spike al rialzo negli ultimi 5 giorni.

Ed è in forma anche il mercato dei cereali. Vediamo rialzi generalizzati su tutte queste materie prime. In particolare abbiamo un +4,20% per il grano e un +6,50% per il Corn.

Passando adesso al mercato delle valute, vediamo rendimenti contrastati. Un euro-dollaro pressoché invariato rispetto a 5 giorni fa. Un dollaro che guadagna, nei confronti del dollaro australiano, un 1,45%.

Infine il Bitcoin, anch'esso pressoché invariato. L'impressione era quella di un possibile trend rialzista che comunque si è rotto e stiamo tornando a ritestare i minimi di circa un mese fa.

Diamo adesso un'occhiata alla volatilità degli indici azionari, che comunque rimane abbastanza bassa sia sul breve che sul lungo periodo, escluso il Mini S&P 500 sul quale si vede decisamente una volatilità maggiore.

Passando alla struttura a termine, quindi alla volatilità implicita, vediamo un leggero incremento di volatilità che comunque è stato riassorbito negli ultimi giorni e una struttura a termine della volatilità che permane in contango.

I valori del Vix sono tutto sommato bassi rispetto all'arco temporale degli ultimi sei mesi. Al momento quindi gli operatori non paiono essere eccessivamente preoccupati circa l'andamento dei corsi azionari.

Diamo ora un'occhiata ai rollover in calendario per la prossima settimana. Davvero pochi. Abbiamo il Bund tedesco in data 2 settembre e nello stesso giorno gli altri future obbligazionari europei.

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Ragazzi, per oggi è tutto. Vi do appuntamento alla prossima settimana.

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Un saluto a tutti e alla prossima.

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Francesco Placci

Francesco Placci

Ciao sono Francesco Placci, trader  professionista dal 2005 grazie all'approccio sistematico ai mercati. 

Le mie competenze spaziano dal trading sui future su indici ai bond, dalle azioni alle commodity, con un focus particolare sulla volatilità e sulle opzioni, che ritengo essere tra gli strumenti più versatili e affascinanti a disposizione di noi trader.

Dopo un'esperienza presso primari istituti di credito italiani, in cui ho appreso le basi della finanza istituzionale, ho intrapreso con successo e soddisfazione personale la carriera di trader indipendente.

Fondatore di Algoritmica.pro, dal 2019 entro a far parte di Unger Academy come responsabile della ricerca e sviluppo.