Migliori criptovalute del 2024: Analisi, performance e prospettive per il 2025

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Un anno intenso e pieno di eventi che hanno lasciato il segno, trasformando profondamente il mondo delle crypto. Dal rinnovato interesse degli investitori istituzionali ai cambiamenti cruciali che hanno aperto nuove strade per Bitcoin, il mercato si è evoluto in modi che nessuno avrebbe potuto immaginare.

Un mercato sempre più centrale: le criptovalute non sono più un fenomeno di nicchia, ma un elemento chiave nei portafogli di investimento e nelle strategie globali. Eppure, con grandi opportunità arrivano anche sfide importanti.

Quali scenari ci attendono nel 2025? Tra prospettive di crescita, nuove regolamentazioni e trend in continua evoluzione, è chiaro che il prossimo anno potrebbe essere fondamentale per definire il futuro del settore.

𝐕𝐮𝐨𝐢 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢?

Questo video ti offre una panoramica esclusiva sugli eventi chiave del 2024 e sulle possibili evoluzioni del mercato. Non perdere l’occasione di approfondire il tema e prepararti al meglio!

Buona visione! 😉

Trascrizione

Un anno intenso per le crypto

Si sta per concludere un anno decisamente intenso per il mondo delle criptovalute, un anno ricco di eventi che hanno senza dubbio lasciato il segno e che hanno dato il via a un recupero dopo un 2022 decisamente negativo e un 2023 che ha dato i primi accenni di una ripresa, soprattutto grazie all'attesa per l'halving di Bitcoin del 2024.

Il 2024 sarà l'anno della svolta?

Sarà quindi l'anno della svolta per il mondo delle criptovalute? In questo video proveremo a fare qualche valutazione, ma di sicuro il 2024 sarà un anno importante da ricordare.

Quella delle crypto è un asset class che è cresciuta in maniera impressionante, con Bitcoin che ha superato i 2 trilioni di dollari, diventando il settimo asset per capitalizzazione al mondo, seguito fra le criptovalute da Ethereum, XRP e Solana, senza considerare le stablecoin come USDT che sono ancorate al dollaro.

Un fenomeno più grande dell'intero sistema bancario europeo

Tanto per rendersi conto di che numeri si tratta è bene ricordare, per avere un ordine di grandezza, che parliamo di un fenomeno che è decisamente più grande di tutto il sistema bancario europeo.

Non si può prescindere da Bitcoin

Detto questo, volendo valutare l'andamento del mercato crypto, non si può prescindere da Bitcoin, che indubbiamente fa da riferimento per tutto il mercato.

Come vediamo da questa tabella, che riporta le performance di alcune fra le principali criptovalute, aggiornata a circa metà dicembre 2024, non si può dire che il Bitcoin sia stata la più performante in termini di rendimento annuale.

Nonostante abbia comunque superato la soglia psicologica dei 100.000 dollari e fatto segnare comunque i nuovi massimi storici proprio in questa fine dell'anno per poi ritracciare leggermente.

Stiamo parlando di un asset, Bitcoin, che è stato il più performante in nove degli ultimi 12 anni, ma ormai possiamo dire in realtà che lo è stato in 10 degli ultimi 13 anni, perché anche quest'anno Bitcoin ha ormai fatto segnare una performance straordinaria.

Bisogna anche dire però che Bitcoin è senza compromessi, visto che negli anni in cui non è stato il migliore, è stato anche il peggiore. Quindi, se comparato agli altri asset, è sempre stato agli estremi, diciamo.

Bitcoin è troppo volatile?

Proprio per questo quindi la prima obiezione che sorge spontanea è "Ma Bitcoin è troppo volatile?"

Perché secondo molti l'investimento in crypto è di per sé più rischioso rispetto ad altri e intendiamoci, per molti aspetti, lo è, ma una cosa è parlare di Bitcoin e una cosa è parlare di crypto in generale.

Bitcoin, infatti, mostra una volatilità assolutamente paragonabile, per esempio, a quella di Tesla o di altre principali azioni del Nasdaq che sono state protagoniste negli ultimi anni di rialzi.

Come ben sappiamo, i rendimenti e le performance sono sempre la remunerazione dei rischi che si prendono.

Ma nel caso di Bitcoin questi rischi non sono poi così più alti di un investimento in azioni con una volatilità che sembra oltretutto in diminuzione, secondo quanto riportato anche da BlackRock in una recente presentazione ai suoi investitori, come vediamo in questa immagine.

Il 2024 sarà un anno da ricordare

Detto questo, il 2024 sarà ricordato per alcuni eventi che hanno segnato sicuramente un punto di svolta nella storia di Bitcoin e nel mondo delle cripto in generale.

C'eravamo lasciati infatti nell'ultimo video, di cui vi lascio il link in descrizione, con una stima di molti analisti di un prezzo di Bitcoin intorno ai 100.000$ entro la fine dell'anno.

E come avevamo visto, le aspettative non sono state tradite. Proviamo quindi a ripercorrere velocemente quali sono stati i principali eventi che hanno contribuito a questo risultato per provare poi a ipotizzare cosa potremmo aspettarci da un 2025 che ormai è alle porte.

Il primo punto di svolta è stato sicuramente il lancio a gennaio degli ETF su Bitcoin, perché hanno aperto il mondo delle criptovalute ad un bacino di liquidità molto più ampio, rendendo accessibile anche agli istituzionali, oltre che a un pubblico più vasto di investitori, l'investimento in criptovalute.

Si pensi che in meno di 12 mesi BlackRock, Fidelity e tutti gli altri nuovi fondi hanno raggiunto i 37 miliardi di dollari di raccolta netta, frantumando di fatto qualunque tipo di record di performance su ETF emessi in precedenza.

Halving di Bitcoin

Ad aprile c'è stato poi l'halving di Bitcoin, cioè la riduzione che avviene ogni circa quattro anni dell'emissione di Bitcoin o, per meglio dire, della ricompensa per chi riesce a minare un blocco della blockchain che è passata da 6,25 Bitcoin per blocco a 3,125 Bitcoin per blocco.

Vi rimando comunque anche in questo caso a un video che abbiamo fatto in precedenza dove troverete tutti i dettagli riguardo all'halving se volete approfondire l'argomento.

Come si vede da questo grafico, anche quest'anno dopo l'halving si è assistito un periodo di lateralità per poi rompere il rialzo verso nuovi massimi, il classico pattern che Bitcoin sta seguendo nei suoi cicli di halving fino ad ora visti.

Come hanno inciso le elezioni USA?

Ma il catalizzatore per questa rottura al rialzo dei prezzi sono state sicuramente le elezioni presidenziali americane che, grazie alle promesse del candidato repubblicano Trump, risultato poi vincitore, hanno dato il via alla corsa di Bitcoin verso i 100.000 dollari.

Tra queste spicca la volontà di voler trasformare Bitcoin in una riserva di capitale per il Paese e utilizzarlo quindi per ridurre il debito nazionale che ammonta ad oltre 35 trilioni di dollari.

Ma ci sono state poi anche alcune speculazioni legate al magnate di Tesla e SpaceX Elon Musk, che hanno contribuito a gettare benzina sul fuoco nel mercato delle crypto, visto che il neoeletto Presidente Donald Trump ha deciso di creare un nuovo dipartimento, che sarà guidato proprio anche da Elon Musk, per migliorare l'efficienza del governo e il cui acronimo di questo dipartimento è DOGE, Department of Government Efficiency.

Questo acronimo è proprio il nome di una delle più famose memecoin, spesso citata dallo stesso Elon Musk nei suoi tweet, che infatti nel mese di novembre ha avuto un'esplosione del 150% del suo prezzo raggiungendo i 60 miliardi di dollari di capitalizzazione.

L'oro digitale

Infine, per concludere, a dicembre ci si è messo addirittura il presidente della FED, Jerome Powell, che ha dichiarato Bitcoin un equivalente dell'oro, più che un concorrente del dollaro, confermando indirettamente come Bitcoin possa essere considerato uno strumento di riserva di valore.

Cosa attendersi per il 2025

Cosa attendersi quindi per il 2025? Per molti potrebbe essere un anno positivo, sia per le aspettative di crescita legate al ciclo quadriennale dell'halving, che vede ripetersi con una certa regolarità tre anni di rialzi e uno di ribassi, come riportato in questo grafico preso da statmuse.com, sia per l'attesa della cosiddetta alt-season, ovvero il periodo in cui le altcoin mettono a segno rialzi, spesso strabilianti, e che solitamente avviene poco dopo il primo rally di Bitcoin susseguente all'halving.

Ad oggi, nonostante l'avvento degli ETF e delle prime regolamentazioni del settore, il mercato delle crypto rimane ancora piuttosto volatile e rimane quindi sempre valido il consiglio di non investire grosse porzioni del proprio portafoglio in asset che possano rendere troppo alto il rischio complessivo.

Le crypto, infatti, hanno dimostrato molte volte nel passato che sono potenzialmente in grado di ottenere ritorni inimmaginabili per qualsiasi altro asset, ma anche cadute altrettanto rovinose, quindi sempre stare attenti.

È vero, d’altra parte, che con l'avvento degli istituzionali e dei fondi di investimento questo mercato potrebbe stabilizzarsi e la componente crypto è ormai diventata una componente imprescindibile di qualsiasi portafoglio di investimento.

Non ci resta quindi che osservare attentamente cosa ci porterà nel 2025 e se vi interessano questo tipo di argomenti e avete bisogno di ulteriori informazioni, trovate in descrizione tutti i link utili.

Detto questo, per oggi è tutto e buon trading a tutti.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

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