L’importanza di avere un piano nel trading
L’importanza di avere un piano nel trading.
In questo video andremo ad approfondire questo concetto e vedremo perché, quando si parla di trading è fondamentale avere un piano.
Infatti, indipendentemente dal fatto che si tratti di trading discrezionale, sistematico o altro, avere una sorta di mappa da seguire ogni giorno in un mestiere pieno di sorprese e imprevisti, risulta estremamente importante.
Cosa si intende per piano operativo
Ma vediamo innanzitutto che cosa si intende nello specifico con il termine piano operativo.
Come saprete, ci sono un’infinità di decisioni che un trader deve prendere quotidianamente, a partire, per esempio, dagli ingressi e dalle uscite.
Infatti, in base agli obiettivi di una strategia e ai vantaggi che vogliamo sfruttare su un determinato strumento, possiamo adottare diversi tipi di ingressi e uscite.
Prendiamo questo grafico come esempio, in cui viene mostrata l’escursione media settimanale del future dell’oro.
Come potete notare, questo mercato evidenzia una tendenza ricorrente, tende a salire durante l’ultima sessione della settimana e a scendere durante la prima sessione della settimana.
Ed ecco che già, sulla base di queste informazioni, posso decidere di sviluppare una strategia e costruire un piano per l’ingresso e le uscite.
Ad esempio, comprare durante l’ultima sessione della settimana e vendere durante la prima sessione della settimana successiva.
Le decisioni di un trader sono molte
Tuttavia, come accennato in precedenza, le decisioni che un trader deve prendere non finiscono qui.
A questo punto è necessario capire come gestire al meglio le posizioni, inserire uno stop loss o un take profit? Se sì, di quanto?
Ci sono strategie in cui optare per uno stop loss più stretto rispetto al take profit, tenendo così un rapporto/rischio rendimento favorevole, può rivelarsi una buona scelta.
Altre volte, invece, questo approccio può portare a performance peggiori rispetto a quelle di partenza.
Un’altra considerazione importante che rientra sempre nel piano è, ad esempio, quanto capitale dedicare ad ogni strategia.
Quanto capitale dedicare ad ogni strategia
Potrebbe capitare di essere troppo esposti su un determinato asset o su una singola strategia. E il rischio, in questi casi, è che la strategia, per un motivo o per un altro, non si comporti più come si era comportata in passato.
A quel punto bisogna smettere di tradare quella strategia? Se sì, quando? Come vedete, ci sono numerose domande a cui dare risposta. E quello che noi tendenzialmente facciamo per trovare delle risposte è utilizzare un approccio quantitativo.
L’importanza di un approccio quantitativo
Ma veniamo al tema centrale di questo video. Ora che abbiamo visto cosa si intende per piano operativo e abbiamo visto che ci sono tutta una serie domande a cui dare risposta, cerchiamo di capire perché questo piano sia così importante.
Vediamo un esempio
Innanzitutto, facciamo un esempio: supponiamo di aver aperto una posizione short sull’S&P 500. Perché? Perché non avendo un piano mi sono svegliato con l’idea che i mercati potessero crollare e ho deciso di agire d’impulso.
Non inserisco nemmeno uno stop protettivo, pensando: tanto gestisco le posizioni man mano che passa il tempo, ci do un’occhiata ogni tanto.
Ma quel giorno, invece di una tendenza ribassista, assisto a una delle giornate più positive per l’S&P 500 degli ultimi anni.
La mia posizione inizia ad andare in perdita, accumulando centinaia e migliaia di euro di rosso. A quel punto mi rendo conto che forse dovrei chiuderla, ma non so quando e comincio a fare tutta una serie di ragionamenti sbagliati.
Ad esempio, penso che potrei aspettare ancora un po’ perché il prezzo sta cambiando direzione. E invece no, mi ritrovo con una perdita che magari raddoppia.
A quel punto, sopraffatto dal dolore di vedere una cifra così negativa, decido di porre fin alla sofferenza e chiudo la posizione, sprecando mesi di duro lavoro.
La verità è che si sottovaluta l’impatto emotivo del trading. Di per sé, il trading ci coinvolge psicologicamente perché stiamo rischiando il nostro capitale. Ma questo effetto si amplifica ulteriormente nel momento in cui abbiamo delle posizioni aperte senza una strategia chiara.
Come eliminare l’impatto emotivo nel trading
L’unico modo per, non dico eliminare del tutto, ma ridurre l’impatto psicologico è sapere in anticipo come comportarci.
Sia nel caso in cui le cose vadano come avevamo pianificato, sia e soprattutto nel caso in cui non vadano come previsto.
Perché spesso facciamo quello che io chiamo il piano dell’ultimo minuto.
Non mi preoccupo, ci penserò quando mi troverò in quella situazione. Quindi, dove metto lo stop loss? Ma finché la posizione non va in perdita, non ci penso.
Ma come avete visto dall’esempio precedente, non è decisamente una buona mossa.
Quindi abbiamo visto che cos’è un piano operativo e perché è così importante, ma c’è un aspetto altrettanto rilevante che spesso viene trascurato.
La maggior parte delle persone, pur sapendo quali azioni compiere, non riesce a seguirle.
Perché non si riesce ad attenersi al piano
Voglio quindi introdurvi alcune piccole strategie e soluzioni per affrontare questo problema. Prima, però, cerchiamo di capire perché, nonostante le migliori intenzioni, spesso, non riusciamo ad attenerci al piano.
Uno dei motivi principali è che spesso non ci sentiamo completamente sicuri di ciò che stiamo facendo. La mancanza di fiducia, anche solo parziale, può portarci a dubitare delle nostre scelte, soprattutto nei momenti di maggiore pressione.
Ogni trader ha uno stile operativo
Possiamo essere tutti d’accordo che esistono numerose metodologie di trading e ogni trader ha la sua personalità e il suo stile operativo.
Questo rende ancora più importante non solo avere un piano che funzioni, ma un piano che si adatti a noi e alla nostra mentalità.
È normale che io abbia un profilo di rischio diverso da altri trader, che preferisca operare su determinati mercati o che nel trading sistematico mi senta a mio agio nel fare una rotazione delle strategie una volta al mese, mentre altre persone potrebbero preferire mantenere un portafoglio statico.
E vedete, poiché ci sono così tante variabili, cosa succederebbe se tutti utilizzassimo lo stesso identico piano operativo? Nei momenti più delicati, chi non si sente completamente sicuro del piano tenderà a stravolgere le cose.
E come abbiamo visto prima, in quelle fasi purtroppo siamo anche meno lucidi, il che rende ancora più difficile prendere le decisioni migliori.
In conclusione, abbiamo visto quanto sia importante avere un piano operativo nel trading. Non è solo una questione di tecnica o di strategia, ma anche di disciplina.
Un piano ben strutturato può essere la nostra bussola
E siccome in questo mestiere vengono continuamente messe alla prova le nostre capacità di prendere decisioni razionali, un piano ben strutturato può diventare la nostra bussola.
Il Metodo Unger
Detto questo, vi ricordo che in descrizione potete trovare un link per ordinare gratuitamente “Il Metodo Unger”, libro in cui Andrea Unger racconta il suo percorso da trader e come ha raggiunto i traguardi che tutti conosciamo, anche con l’aiuto di un piano ben strutturato.
E del resto noi ci vediamo in un prossimo video.





