Scopri i segreti delle truffe finanziarie – Con Debora Rosciani di Radio24 (IlSole24Ore)

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Le truffe finanziarie sono un fenomeno in costante crescita che, complice la diffusione delle nuove tecnologie, sta diventando sempre più difficile da arginare, e quel che è peggio è che una volta affidati i propri risparmi ai truffatori diventa pressoché impossibile recuperarli.

In questa intervista con Debora Rosciani, giornalista di Radio 24 (gruppo IlSole24Ore) e conduttrice della trasmissione “Due di Denari”, Andrea si sofferma sulle truffe legate al mondo del trading, cercando di spiegarne i meccanismi e di offrire informazioni utili per imparare a riconoscerle e a difendersi da esse.

Guardando l’intervista scoprirai:
-Quali sono le truffe finanziarie più grandi della storia
-Qual è l’emozione su cui fanno maggiormente leva i truffatori
-Perché non devi fidarti di chi ti offre il 10% di rendimento fisso al mese
-Come funzionano alcune truffe contemporanee come quella degli avvocati inglesi

Buona visione!

Trascrizione

Introduzione

Debora Rosciani
Che cosa accomuna le grandi truffe finanziarie della storia? Ne parliamo con Andrea Unger, 4 volte campione del mondo di trading.

Bentrovati. Oggi parliamo di truffe, parliamo in particolar modo di truffe finanziarie.

Lo scopo è quello di portare a conoscenza del pubblico quali sono le principali truffe che hanno coinvolto nel tempo tanti piccoli risparmiatori e che sono tuttora molto diffuse nel mondo degli investimenti, in particolar modo nel mondo del trading.

Nonostante se ne scriva e se ne parli sempre di più, cresce costantemente il numero delle vittime di queste situazioni.

Allora cosa possiamo imparare dal passato? Come possiamo proteggerci per evitare queste truffe?

Andrea Unger
Ne parliamo con Andrea Unger, l'unico ad aver vinto 4 volte il Campionato del Mondo di Trading nella categoria "futures".

Debora Rosciani
Andrea, bentrovato.

Andrea Unger
Buongiorno a tutti. Ciao Debora.

Maggiori truffe finanziarie della storia

Debora Rosciani
Allora cominciamo con il mondo delle truffe finanziarie.

La storia ce ne racconta tante, ce ne ha raccontate, ahimè tante. Tante che hanno riguardato il panorama finanziario complessivo mondiale, altre specifiche che hanno riguardato invece il nostro paese.

Lo schema Ponzi, Bernie Madoff e dintorni, tanto per citare quelli che, in qualche maniera, sono finiti anche per qualche aspetto glamour, alla ribalta della cronaca, ma appunto come dicevo fino a poco fa, la storia ce ne racconta davvero tante.

Se ti dovessi chiedere di ripercorrere le principali truffe finanziarie dalle quali inizieresti, e quali sono quelle che ti hanno anche particolarmente colpito?

Andrea Unger
Ma, hai già detto tutto tu. Nel senso che lo "schema Ponzi", e poi a ruota Madoff, che in qualche maniera ha seguito quel modello, è quello che sta alla base di tante truffe basate un po' sul passaparola.

Nel senso che... Cos'è lo "schema Ponzi" innanzitutto? Lo "schema Ponzi" è uno schema secondo il quale il truffatore raccoglie delle somme in gestione, promettendo guadagni lauti, e poi comincia ad elargire questi guadagni ai nuovi arrivati insomma, dopo un po' che stanno nel suo rispetto, usando in realtà i soldi degli altri.

Quindi fa credere che ci siano dei guadagni consistenti e in realtà questi guadagni sono pagati con i soldi dei nuovi entrati, no?

Quindi assolutamente non è stato investito niente o comunque non a quel livello di successo che vuole far credere.

Questo perché? Perché così facendo ha un enorme effetto di amplificazione pubblicitario della sua opera.

Perché tutti quelli che incassano gli interessi cospicui, in quel caso, dall'investimento, ne parlano con amici e parenti, e raccolgono quindi, inconsapevolmente complici del truffatore, nuovi sottoscrittori.

Quindi questo schema va avanti e funziona fino al momento in cui in massa non richiedono i soldi indietro, per un motivo o per l'altro. Non necessariamente per paura di qualcosa, ma semplicemente perché una coincidenza vuole che in grande numero le persone richiedano i soldi, e in quel caso i soldi non ci sono.

E lì crolla poi tutto il castello di carte. E questo è pericolosissimo perché è subdolo. Perché potrebbe essere anche il tuo vicino di casa o un tuo parente a dirti guarda, ho fatto questo, ho guadagnato così tanto. Tutto vero, I soldi mi sono arrivati e via dicendo.

Questa è un po' la truffa vecchio stile, diciamo così, che è arrivata anche al mondo istituzionale. Perché prima era più magari un passaparola tra amici e in maniera un po' del sottobosco che si crea ogni tanto.

Invece siamo poi arrivati a vere e proprie istituzioni a muoversi alla stessa maniera. Usare soldi non guadagnati sui mercati, per far credere in guadagni, e quindi raccogliere nuove somme.

Quando poi le somme superano un certo limite, magari spariscono. Questa è un'opzione.

Oppure… spariscono, non c'è più nessuno.

Oppure semplicemente c'è il bubbone che rischia di esplodere da un momento all'altro, proprio perché non ci sarebbero tutti i soldi che si pensa che ci siano per pagare gli interessi a tutti.

Oggi le truffe si sono evolute. Grazie o a causa di internet, c'è maggior comunicazione, ci sono più informazioni.

Le informazioni spesso sono veicolate a far credere alle persone cose che non esistono in realtà, e quindi a cadere nelle trappole di chi invece si basa su false speranze dei malcapitati.

Quindi speranze di lauti guadagni in campi... Oggi si parla delle criptovalute, ma in passato c'era il forex, le opzioni binarie… tante cose sono state utilizzate per far credere nella possibilità di guadagnare in maniera spropositata.

E lì si creano poi delle organizzazioni criminose proprio, che si fingono broker, o gestori, o quello che volete, carpiscono i soldi del malcapitato con promesse di guadagni enormi, e poi in questo caso, di solito, spariscono.

Poi magari ne parliamo più a fondo di come funzionano le truffe oggi, quelle più classiche, però lo schema è sempre quello.

Ti chiedo soldi, ti faccio credere che stai guadagnando e poi quando mi hai dato altri soldi, quando penso di averti spremuto abbastanza, io sparisco e non mi puoi rintracciare.

Anche perché solitamente questi truffatori risiedono all'estero, da qualche parte dove la vigilanza italiana non riesce neanche ad arrivare legalmente a recuperare il maltolto.

Perché non credere a chi promette lauti guadagni

Debora Rosciani
Andrea, tu hai utilizzato, nel corso di questo tuo primo ragionamento, un concetto, più spesso, quello dei lauti guadagni.

Eppure viviamo un momento in cui oggettivamente anche sui mercati finanziari, anche se ci possono essere delle classi di investimento che vanno bene, abbiamo visto che negli ultimi anni, è stato davvero difficile conseguire risultati particolarmente interessanti su quasi tutte le attività finanziarie.

Eppure c'è chi crede che, appunto per esempio, mese su mese, addirittura giorno dopo giorno, il proprio denaro possa crescere con percentuali a doppia cifra.

Questo è anche un grande tema di educazione finanziaria. Significa non leggere un giornale, significa non documentarsi su nulla e soprattutto, appunto, significa non sospettare minimamente del fatto che se arriva qualcuno che ti fa una promessa al di tutto fuori contesto, fuori portata appunto non ci si deve credere. Quindi questo è sicuramente un tema importante.

Andrea Unger
Sì, è un tema centrale secondo me, che però spesso viene ignorato anche volutamente. C'è una sorta di corazza che impedisce di ascoltare la verità, perché non si vuole credere che sia così.

È un po' come nelle diete, si pensa sempre che ci sia il trucco per dimagrire velocemente, senza fare sacrifici di alcun genere, no?

Anche qui si vuole credere che ci sia un mondo dove ci sono i meglio informati, dove ci sono gli esperti, dove ci sono non si sa chi, e possono moltiplicare i pani e i pesci, no?

E si parla appunto di cifre da capogiro. Non è detto che quelle cifre siano impossibili.

Nel senso che c'è chi ha fatto soldi a palate sul Bitcoin.

È vero, ci sono persone che hanno investito nel 2011, hanno ottenuto, non si sa per qualche santo in paradiso che li ha protetti, di far così, e sono diventati miliardari. È successo.

A mio avviso, lo hanno fatto quasi inconsapevolmente o credendo non si sa che cosa, ma non perché loro sapessero che sarebbe successo questo.

Comunque oggi non c'è nessuno che possa dirci quello che succederà anche nei prossimi 5 minuti, o comunque nel prossimo anno, o nei prossimi anni.

Per cui chi venga oggi a fare riferimento a quelle performance per allettarci ad investire in chissà quale campo è in malafede, perché non c'è garanzia che si ripeta quello che è successo, che è già successo in proporzioni tali che sarà ben difficile che si ripeta in quella maniera.

Ed ecco che quando si parla di performance a doppia cifra, mensile, settimanale, giornaliera.

Insomma, cose veramente ridicole alle volte, la gente tende a crederci, anche perché tutto sommato tende a sottovalutare l'effetto anche della capitalizzazione composta delle cifre.

Cioè il 10% al mese non sembra poi così tanto detto così. Però se uno facesse ogni volta il 10% non sarebbe un classico 120% all'anno, perché ci sarebbe la capitalizzazione.

Sarebbe molto di più, si diventerebbe miliardari in poco tempo, se fosse possibile. Purtroppo non lo è.

E mi rivolgo a tutti qui. Non a chi magari, perché non ha studiato specificatamente economia, o comunque addirittura non ha studiato, pensa di essere più debole in questo.

Purtroppo, chiamarlo è brutto dirlo, l'avidità umana o il sogno di ricchezza, porta anche persone che si sono dedicate a studi particolari, magari anche in questo campo, a voler credere che sia possibile, sempre nell'ipotesi che ci sia qualcuno capace di farlo.

Per dirti, io stesso, prima dei campionati, ho vinto nel 2008 il campionato con 672% in un anno. Ma non è quella la mia performance abituale, quella è una gara, l'ho fatta in quell'anno, gli altri anni che ho vinto non ho fatto altrettanto, ma è stato un anno straordinario, un anno... e parliamo del 672%.

Qui sembra che si faccia tutti i giorni insomma.

Voglio dire che sono casi particolari, non sono replicabili in quella misura sempre. Se c'è qualcosa dietro che possa far guadagnare magari sì, ma non in proporzioni tali da cambiare la vita alle persone.

Io non posso pensare di andare con 100€, investirli chissà dove, e diventare milionario dopo qualche mese. È impensabile.

Investimenti sbagliati e educazione finanziaria

Debora Rosciani
Andrea, ci possono essere e ci sono le truffe finanziarie, che sono l'oggetto appunto di questa nostra chiacchierata.

Ci sono poi investimenti che possono essere sbagliati, fatti in un momento sbagliato, o che non producono appunto un risultato soddisfacente o almeno in linea con le aspettative.

Per esempio si può investire in Borsa in un determinato momento, e proprio al momento sbagliato, siamo per esempio all'inizio di una discesa, poi magari il mercato si riprende, ma noi siamo sfortunati e investiamo appunto con quello che si definisce "timing errato".

Nella percezione di tante persone anche quella è una truffa. "Sono stato mal consigliato", "non mi hanno detto bene quello che dovevo fare", "il mio consulente mi ha fatto fare questo errore".

Dietro a tutto questo c'è sempre questa voglia di attribuire a qualcun altro la responsabilità, appunto, delle proprie scelte, che spesso appunto non sono azzeccate, soprattutto quando riguarda il nostro denaro.

Però ecco, questa è una parte del ragionamento, la truffa finanziaria è qualcos'altro.

Però secondo me anche su questo terreno bisognerebbe fare un po' di, come dire, sana educazione finanziaria, perché appunto come dicevo fino a poco fa, anche chi sbaglia l'investimento, e magari lo fa sul mercato più liquido del mondo, che può essere, non lo so, un indice di borsa come quello americano, se lo fa nel momento sbagliato, perde appunto del denaro.

Però forse anche su questo bisogna mettere un po' di chiarezza. Che cosa ne pensi?

Andrea Unger
Sì, allora prima di tutto è chiaro che se il consulente della banca mi invita ad investire sull'indice americano perché è convinto e mi spiega il motivo delle sue convinzioni che questo salirà e poi perde, non mi ha truffato, ha semplicemente sbagliato la sua valutazione.

Io mi sono fidato in qualità di esperto lui di quel campo. Ho sbagliato a fidarmi, ha sbagliato lui. Nessuno è perfetto, quindi non si tratta di truffa. Oltretutto lui avrà guadagnato probabilmente le commissioni dell'investimento, ma dalla mia perdita non ha ricavato nulla, ovviamente.

Però è andata male, e questo succede e bisogna esserne consapevoli, in borsa si può perdere.

Io come trader professionista perdo spesso. Tengo sotto controllo quelle perdite affinché ci sia la possibilità di perdere anche domani, che sia ancora insomma equipaggiato adeguatamente per poter andare avanti.

L'importante è poi, quando le cose vanno bene, sfruttarlo a dovere.

Però ecco, perdere è normale. Se la perdita diventa eccessiva e quindi ci riduce sul lastrico o comunque ci mette in condizione di mollare tutto, allora evidentemente si è sbagliato qualcosa a monte.

L'errore più comune è quello di sovra esporsi, di credere troppo in quell'investimento e metterci troppi soldi.

E lì la colpa torna a essere nostra pesantemente.

Poi certo, dovrebbe essere anche il consulente a dirci, attenzione, qua non puoi mettere, non so, il 30% del tuo patrimonio su questo, perché effettivamente il rischio... Ecco, lì magari si potrebbe discutere su questo. Ma va da consulente a consulente, per cui non si può neanche qui parlare di truffa.

Dipende sempre anche dalla psicologia delle singole persone.

Però ecco, l'esagerare su qualcosa porta poi a rischiare eccessivamente. Se le cose vanno bene brindiamo siamo contenti, ma se vanno male vanno male pesantemente, e ci possono colpire negativamente in maniera eccessiva.

Lì siamo noi che dobbiamo stare attenti.

Su quali emozioni fanno leva i truffatori

Debora Rosciani
Certo, allora il tema della proliferazione di queste situazioni, più se ne parla e più i casi attorno a noi aumentano davvero in maniera disarmante.

Lo abbiamo raccontato anche negli altri momenti in cui abbiamo fatto queste conversazioni con te.

Continuiamo a ricordare come la Consob, l'autorità che regola l'andamento dei mercati finanziari e monitora, controlla i mercati finanziari appunto, oscuri ogni settimana decine e decine di siti che offrono abusivamente servizi di investimento.

Eppure, anche questi siti continuano a proliferare sul mercato continuando a mietere tante vittime.

Come è possibile che questa situazione non si riesca a fermare, Andrea?

Andrea Unger
Per i truffatori è un po la gallina dalle uova d'oro, quindi loro continuano a essere floridi e ad aumentare di numero, una volta che hanno capito lo schema. Basta attrezzarsi poi adeguatamente per organizzare la truffa.

Da parte nostra, purtroppo, come dicevo prima, c'è l'avidità che ci porta a perdere un po' il senno.

È un po’ come l'affamato che si trova davanti al piatto ricolmo e non capisce più niente e comincia ad abbuffarsi, no?

Ecco, qui purtroppo non ci si arriva ad abbuffare in questo caso, ma si immagina di arrivare ad abbuffarsi, e non è così.

E sono convincenti, perché sono persone, i truffatori, che riescono in qualche maniera a toccare le corde giuste per farci in qualche maniera credere che forse questa sia davvero la volta buona.

Sono persone molto abili, probabilmente molto intelligenti, che riescono veramente a portare il discorso nella direzione in cui noi passiamo attraverso la sensazione di sconforto prima, per quello che è la vita nostra attuale, e di speranza, di luce, di quello che sarà dopo, attraverso l'aiuto di queste persone.

E così facendo ci inducono a pensare di essere capitati finalmente al posto giusto, di avere avuto quell'occasione che tanti altri dicono di aver avuto, o si legge che hanno avuto, e stavolta tocca a noi.

E a quel punto non c’è la si vuol far scappare.

E poi le truffe partono anche con cifre piccole e queste cifre piccole sono tutto sommato alla portata di molti. Perché 250€ non sono pochi. Però molti possono permettersi di investire 250€. È una cifra che spesso sento dire essere quella richiesta inizialmente, poi costruendo finti guadagni su quei 250€, mostrando finti resoconti, mostrando chissà che cosa.

I 250€ che diventano 20.000€, per dire, cominciano a dirci, pensa se ne avessi messi 20.000 a cosa saresti arrivato ora. E così via.

E ci inducono poi a esporci di più, a portare sempre più capitali verso di loro, capitali che poi spariranno.

Ripeto, quei guadagni che mostrano, il più delle volte sono assolutamente fasulli, mostrati con delle piattaforme.

Ma noi che ne sappiamo? Cioè i numeri che vediamo sono su un software, alla fine non possiamo dire che è effettivamente quello che è successo.

La truffa nella truffa (tasse e avvocati)

Debora Rosciani
Tra l'altro tra i più subdoli c'è anche il truffatore che addirittura ti dice, ti do io i primi 250€ per investire. Poi se sei soddisfatto di come sta andando l'investimento, tu puoi incrementare questa cifra con soldi tuoi e da lì appunto alle piattaforme dalle quali...

Andrea Unger
Esatto, i famosi Bonus. I bonus che sono lì per costruire quello scenario idilliaco, perché fan vedere guadagni stellari, che poi ci portano ovviamente a dire, sì sì, caspita è tutto vero, guarda un po'. E ci buttiamo.

E poi si arriva al punto in cui, quando hanno succhiato buona parte dei soldi, noi magari li vorremmo indietro.

E a quel punto cominciano storie strane del tipo, sì sì, però guarda sono bloccati qua bisogna pagare questa commissione, però devi pagare questo, però devi pagare le tasse.

Le tasse. Cioè le tasse vanno pagate per l'amor del cielo. Ma sicuramente se io investo in una piattaforma inglese, non pagherò le tasse al Governo inglese, le pago sempre all'Agenzia delle entrate in Italia.

Per cui quando una piattaforma estera mi dice devo mandargli i soldi per pagare le tasse che sono l'X% in quel Paese mi sta chiaramente circuendo.

Quando poi mi si dice, ma scusa perché non li prendi dai soldi che hai lì, quelli da pagare che servino per le tasse?

Ecco lì cominciano a dire, no non si può perché legalmente... Oppure altre scuse insomma.

E ci inducono alla fine, perché dopo noi freniamo, vogliamo quei soldi, e allora a quel punto versiamo altri soldi per riavere finalmente indietro la cifra dei nostri sogni e, ecco, poi si arriva al punto in cui spariscono.

Spariscono, non si ha più contatti con loro e è finita lì? No, non è sempre finita lì.

Fino al colpo di scena finale, fino al colpo di scena finale quando compare poi l'avvocato che ti promette di tutelarti da questa vicenda e ti chiede altro denaro.

Debora Rosciani
L'avvocato inglese.

Andrea Unger
Esatto. Società fantomatiche, società di avvocati inglesi, che stanno appunto lavorando alle indagini su queste truffe, e stanno raccogliendo le loro forze per recuperare le cifre rubate. E ovviamente anche questi avvocati vogliono dei soldi, e poi quella è l'ultima parte del capitale che sparisce, perché anche loro, ahimè... Se fosse, bastasse un avvocato, lo troveremmo anche in Italia. Ci sono tantissimi bravi avvocati in Italia e purtroppo è legalmente molto difficile arrivare a colpire quelle persone, addirittura individuarle proprio, no?

E quindi insomma, l'unica salvezza è non caderci nella truffa. Purtroppo lo dico, tanti mi chiedono aiuto, ho perso qui... Come faccio a recuperare? Io non... Mi spiace, mi piange il cuore, ma non so davvero cosa dire loro, perché quei soldi sono persi.
L'approccio corretto per avvicinarsi al trading

Debora Rosciani
Andrea, andiamo verso la conclusione. Andiamo alla spiegazione di quello che è il Metodo Unger. E cioè qual è l'approccio corretto per avvicinarsi al mondo del trading online, perché anche se è un mercato, un mondo, un campo sicuramente maturo, popolato da trader professionali qualificati, in realtà c'è anche una gamma appunto, e continua ad esserci, di operatori che in questo settore operano secondo regole un po' tutte sue, chiamiamole un po' così, e soprattutto c'è ancora una convinzione che, lo abbiamo ribadito nel corso di tutta la conversazione, che anche muovendo pochi passi in questo mondo appunto ci si possa arricchire facilmente.

Quindi ribadiamo quelli che sono anche i criteri della tua attività, i criteri portanti della tua attività.

Andrea Unger
Sì, io innanzitutto ho scelto il trading sistematico, consapevole di non capire quello che davvero succedeva sui mercati.

Quindi ho scelto di far lavorare il computer per me e quindi di affidare a degli algoritmi quello che è l'operatività mia. Algoritmi che sono basati su decisioni mie. Quindi io dico al computer quello che deve fare, e lo faccio basandomi sulla ricerca che faccio sui dati storici del mercato.

Quindi io prendo i dati storici, studio quello che sui vari mercati funziona per come si muovono quei mercati, e poi lo traduco in un sistema che farà in automatico quello che voglio fargli fare.

Tutto questo vuol dire che l'operatività che ho impostato io, ma che è quella che impostano tutti i professionisti in qualche maniera, è la reazione a quello che succede, a quello che si vede.

Attenzione non c'è nessuno che predice il mercato o che riesce a sapere in anticipo dove andrà. Ciascuno in base a certe cose stabilisce che, statisticamente, il mercato quando fa questo, poi farà quello.

Statisticamente, non è al 100%. Però basandosi su questo si costruisce l'operatività. Se solitamente dopo di questo il mercato sale per 2 giorni, allora io entro in posizione per un mercato che sale. Ma attenzione, se mi sbaglio, se il mercato comincia a scendere, chiuderò in perdita l'operazione perché mi sono sbagliato.

"Aspetta e spera" è un'altra di quelle cose da evitare in borsa o "finché non hai chiuso non hai perso". No! Se sei in perdita, sei in perdita, punto.

E quindi il Metodo Unger non è altro che un approccio passo dopo passo allo sviluppo di queste strategie. Dallo studio, alla costruzione delle regole, alla messa in opera del sistema, assieme a tanti altri, perché come dicevi tu prima, la diversificazione è fondamentale.

Un solo cavallo, per quanto forte sia, non potrà mai arrivare dove arrivano tutti i cavalli assieme, aiutandosi l'un l'altro.

Quindi tante strategie, tanti sistemi. Da non pensare che questo sia roba da NASA, sono sistemi banalissimi e scritti con un linguaggio anche banale, quindi chiunque può arrivare a costruire questi tipi di sistemi, se li affronta passo passo con l'umiltà necessaria e lo studio necessario a capire quei concetti di base chiaramente, no?

Perché dire che è facilissimo sarei un po' eccessivo, sminuirebbe anche quello che faccio. Però sicuramente non servono gli scienziati dell'ultim'ora per capire come funzionano i mercati da questo punto di vista.

Poi costruire sistemi può essere anche divertente. Io mi diverto sennò non lo farei più a un certo punto neanche, perché ancora oggi dopo 20 anni continuo a farlo.

Debora Rosciani
Andrea grazie per questa conversazione e naturalmente buon lavoro.

Andrea Unger
Grazie a te Debora e saluti a tutti gli ascoltatori.

Debora Rosciani
Prima di salutarci, un'ultima informazione di servizio, per tutti gli interessati dell'Accademia Unger che volessero approfondire ulteriormente i concetti che abbiamo esplorato in questa conversazione, si può ordinare sul sito della Unger Academy, il libro di Andrea Unger sul Metodo Unger.

Vi arriva regolarmente a casa, è gratuito, si pagano solamente le spese di spedizione, quindi buona lettura a tutti.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.