Trading: 2 personalità estreme che possono SABOTARE il tuo successo

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Quanto conta la personalità nella pratica del trading? Qual è il peso che puoi attribuirle nel raggiungimento (o meno) dei tuoi obiettivi?

Ti stupirà sapere che non esiste una sola risposta a questa domanda. La verità è che decidi tu quanto farti condizionare dai tuoi pattern.

Nella nostra esperienza esistono due personalità estreme nel trading. Due personalità che sono destinate a viaggiare per sempre su rette parallele.

Noi le abbiamo definite “Dottor Jekyll e Mr Hyde”, perché sono il doppio risvolto di una stessa medaglia che ruota attorno alla gestione del rischio.

In questo video scoprirai:
-Quali sono le 2 personalità nello specifico
-Gli epiloghi associati alle 2 personalità
-I nostri consigli su come trasformarle in punti di forza.

Buona visione!

Trascrizione

Introduzione

Due personalità estreme nel trading: dottor Jekyll e Mr Hyde.

Ciao, Andrea Unger qui e volevo parlare appunto di questi due estremi che però si incontrano spesso e che viaggiano su praticamente dei binari paralleli senza mai incontrarsi.

E questo è proprio un problema perché nel mezzo ci starebbe la personalità corretta.

Ma ci sono queste derive che spesso portano aspiranti trader a non diventare mai trader professionisti.

Quali sono queste due personalità opposte?

Prima categoria: Dr. Jekyll, il perenne studente

La prima è quella del direi eterno studente.

Il trader che comincia a studiare, ci prende gusto e fa anche un egregio lavoro, quindi riesce a mettere a frutto tutte le nozioni che impara. Fa i compiti diligentemente.

Si costruisce nel caso del trading sistematico, quello che conosco meglio io, parecchie strategie e tanti sistemi li mette assieme bene... fa tutto bene.

Gli manca soltanto l'ultimo tassello. Quello di andare a mercato, mettere live le proprie strategie.

E, bada bene, io sono il primo che ha sempre detto "andateci cauti". Dovete essere strasicuri prima di andare live, perché sono i vostri soldi che sono in gioco, però tra l'andare cauti, essere strasicuri e non andarci mai... C'è anche lì una via di mezzo, no?

Ecco, sono quelli che proprio non ce la fanno o anche se proprio si vogliono buttare, vanno con delle posizioni talmente piccole rispetto a quello che è il loro potenziale in base al capitale che hanno che alla fine riducono si a essere dei meri esperimenti, dei test diciamo così. Con pochi soldi, pochissimi soldi, che non gli costa nulla ma che non rappresenta poi il vero trading, sono sempre un test di ingresso in un mondo del trading nel quale non entreranno mai.

In questa categoria entrano (non me ne vogliano tutti quelli che lo fanno) i programmatori, perché, da bravi programmatori cercano il meglio nei codici che scrivono, nella tecnologia che usano e quindi si concentrano a volte su dei dettagli assolutamente irrilevanti che portano via tempo, energia e che spesso risolvono anche brillantemente, ma che non portano poi all'obiettivo, che è quello di andare live sui mercati per far fruttare il proprio capitale.

E si arriva al punto in cui si trova sempre un nuovo dettaglio da scoprire. In questo mondo dove tutto è sistematico, ci mancherebbe altro che non ci sia sempre qualcosa da migliorare. Però alle volte il miglioramento portato all'estremo non serve.

Ma non sono solo i programmatori, sono anche gli eterni indecisi, gli eterni insicuri che hanno proprio paura di mettersi in gioco.

Loro sono anche consapevoli di aver fatto un buon lavoro studiando, però gli manca quella spinta interiore che gli faccia mettere i soldi a mercato e gli faccia vedere veramente se il lavoro che hanno fatto è stato buono o meno, insomma.

Io ho un'analogia con questa categoria, ma non è quella dell'eterno indeciso di andare a mercato ma quella di chi ha una scarsa propensione al rischio e che quindi controlla il rischio anche quando magari non sarebbe necessario.

Tant'è che ricordo perfettamente che una volta mi ero cimentato con un giochetto a una fiera dove si doveva investire e cercare di ottenere il massimo dell'investimento e io anche lì stavo attento a non bruciare il capitale e andare con un money management corretto, quando lì o la va o la spacca, insomma. Però avevo il tarlo del preservare il capitale.

Ecco, il mio è un pattern mentale che può essere positivo nel mondo del trading, anzi lo è sicuramente perché il controllo del rischio è fondamentale, però nella categoria di cui vi parlavo, spesso questo è portato all'eccesso, all'eccesso che diventa un blocco totale.

Seconda categoria: Mr. Hyde, il trader spericolato

La seconda categoria... La prima non so se era dottor Jekyll e Mr Hyde, Dottor Jekyll è quello buono e Mr Hyde quello cattivo. Facciamo finta che questo è Mr Hyde, anche se non voglio dire che sono cattivi, ma sono gli spericolati, quelli che vogliono buttarsi a tutti i costi, quelli che cercano l'adrenalina, quelli che sottovalutano una buona conoscenza di quello che andranno a fare perché vanno subito al punto, vogliono partire.

Sono convinti che impareranno con la pratica. Che è vero, è buono. Con la pratica si impara, però ci vuole comunque una base ben costruita prima. E se questa base prima è debole, tutto quello che verrà costruito su di essa poi rischia di crollare.

E spesso queste persone corrono questo rischio perché si buttano a capofitto, non hanno quei freni di controllo del rischio, di paura di perdere, che sono tutte cose che possono essere positive per certi versi, ma nel trading possono essere pericolose.

E essere portati a strafare equivale anche spesso a aprire posizioni troppo grandi per il capitale che si ha a disposizione.

E finché tutto va bene siamo tutti contenti. Ma quando le cose vanno male poi il danno diventa abbastanza pesante da sopportare o addirittura può essere bloccante per quella che è l'attività futura.

Queste persone sono persone brillanti mentalmente, di solito, che hanno però una certa propensione a non considerare i dettagli pedanti e noiosi dell'educazione. Persone che sono convinte con la loro intelligenza e col loro saper fare di spazzare via tutti gli ostacoli senza troppa fatica.

E se queste sono sicuramente caratteristiche positive, ripeto, devono comunque poggiare su basi serie, perché se sono su basi vacillanti si rischia prima o poi che cada tutto il castello.

Conclusione

Ecco, dicevo, due binari paralleli che non si incontrano perché molto difficilmente il Mr Hyde si calma, si dà una regolata. E molto difficilmente il dottor Jekyll si dà una botta di vita e passa verso lidi più non dico spericolati, ma più avventurosi.

E questi non sono ovviamente delusioni da parte mia. Nessuno dei due, perché rispetto il modo di operare di ciascuno, però riconosco che entrambi difficilmente raggiungono i loro obiettivi.

I primi perché restano ancorati allo studio senza poi metterlo a frutto e i secondi perché vivono in un mondo tutto loro. Sottovalutano la conoscenza per provare l'ebbrezza del trading direttamente con le loro convinzioni o nozioni prese qua e là, anche da fonti autorevoli, però messe insieme un po' a caso.

Pericolose entrambe le figure. Se vi riconoscete vicini a una di queste due categorie, attenti ragazzi, perché... Già, se vi riconoscete, forse forse è un buon segnale per cambiare, per darvi una raddrizzata, perché spesso gli appartenenti a queste categorie non riconoscono l'appartenenza. Si sentono a loro agio in questa nicchia, però non ammettono di avere quella debolezza chiamiamola così, la debolezza del non buttarsi, la debolezza dell'essere spericolati.

No, non la riconoscono. Già vederla, riconoscerla, è un primo passo per poter dire "No, io faccio in tempo ancora a andare verso il centro".

E spero di trovare tutti lì in mezzo e di avere successo nel mondo del trading. Perché è quello che cercate probabilmente. Quindi, in mezzo... In medium stat virtus, dicevano i latini ed è proprio così.

Ciao ragazzi, alla prossima. Ciao da Andrea Unger.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.