Trading: scegli la strada giusta per te

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Definiremo una strategia che ti permetterà di avere tutto quello che ti serve per guadagnare costruendo e operando il tuo portafoglio di strategie automatizzate… Rispondi a qualche domanda nel nostro questionario e poi scegli giorno e ora più adatti a te.

Stai facendo trading con lo strumento giusto per te?

Molti aspiranti trader si buttano sulle Crypto, sul Forex o su altri strumenti solo perché “vanno di moda”. Ma questo può portarti fuori strada, e allontanarti dai risultati che desideri.

In questo video Andrea Unger ti spiega perché non esiste uno strumento finanziario perfetto, ma solo quello giusto per TE, in base a:

  • I tuoi obiettivi personali
  • Il tempo che puoi dedicare al trading
  • Il tuo livello di rischio tollerato
  • Il tuo rapporto con la tecnologia

…e molto altro.

Scopri come scegliere lo strumento finanziario più adatto a te e ai tuoi obiettivi!

Buona visione e… buon trading!

Trascrizione

Il problema delle mode nel trading

Ciao ragazzi, ciao da Andrea Unger.

Nel mondo del trading molte persone pensano che ci sia un unico strumento o un unico

approccio. E questo è quanto di più sbagliato ci possa essere, ovviamente.
È chiaro, in questo periodo, o generalmente in ogni periodo, c’è lo strumento del momento, in
questo periodo si parla di crypto.

Molte persone parlano di trading come se l’unico modo di fare trading fosse sulle crypto.

Il motivo probabilmente è perché si sono avvicinati al mondo del trading allettati dalle
performance crypto e pensano che ci sia solo quello.

C’era il periodo in cui c’era solo Forex, c’era solo il Forex, persone che ragionavano solo in pips
e che parlando di trading, automaticamente assimilavano quello che si faceva al Forex.

Ignoravano completamente altre forme di trading, quelle classiche, diciamo così, su azioni, su
future, su opzioni, su queste cose.

E questo ovviamente è una grave lacuna ed è un problema perché si parte, di solito, quando si
ragiona in questa maniera, da un desiderio tutto sommato irrealizzabile, che è quello di
diventare ricchi dall’oggi al domani.

O comunque se si ha questi paraocchi nei confronti del mondo del trading è perché non è il
trading che ci attira in quanto tale, ma è il miraggio di ricchezza.

Quindi si cerca di raggiungerlo con quello strumento di cui si è sentito parlare che a qualcuno
ha portato molta fortuna.

Perché va scelto lo strumento giusto

Perché va scelto lo strumento giusto

Chi invece affronta il trading in maniera strutturata con un obiettivo deve scegliere all’interno del
mondo del trading quello che può essere il veicolo più efficace per realizzare questo obiettivo.

L’esperienza personale di Andrea Unger tra future e opzioni

Io, come voi sapete, ho fatto per tanti anni, lo sono tuttora, un appassionato di trading
sistematico sui future, completamente automatizzato.

Non dico quindi che conoscessi solo quello.

Per esempio, non ho mai lavorato nella stessa maniera, così per esempio, sul trading sulle
azioni, semplicemente perché ritenevo che le azioni non offrissero la stessa diversificazione che
io avevo sui future.

Sui future ho commodities, immaginatevi, grano, energia, metallo, bovini, insomma tante cose.Invece le azioni, per quanto settoriali, non offrivano a mio avviso la stessa diversificazione
perché è facile immaginare quando sui movimenti importanti o tutto va su o tutto va giù e va
tutto assieme, quindi non c’è la diversificazione che salva un po’ dalla situazione difficile.

Poi in realtà anche alcuni mercati delle commodities, in momenti estremamente forti di
movimento, tendono a correlarsi con il mercato azionario.

Oro, per esempio, gli energetici, ecco, casi estremi, sicuramente più rari rispetto a quelli delle
azioni che sono molto più correlate.

Però, detto questo, io ho prediletto i future proprio perché mi davano questa diversificazione,
avevo questo approccio di portafoglio da tutte le parti.

E ho, non dico trascurato, ma ho ignorato in qualche maniera il resto del trading, pur essendo
partito da un mondo di inefficienze, perché io ho lavorato sui covered warrants, dove si lavorava
come in un videogioco.

Proprio quando mi sono accorto che le inefficienze finivano lì a un certo punto, mi sono riciclato,
mi sono reinventato come trader sistematico e ho creato quello che ho creato poi nel trading
sistematico.

Perché aveva trascurato le opzioni

Ho trascurato inizialmente le opzioni, pur essendo tirato per la giacchetta da un collega, traderin opzioni, esperto: riteneva che io fossi portato per quel mondo, perché le avevo un po’
guardate, studiate, la teoria, così.

Da un lato mi sembrava magari anche complicato, le formule complicate di matematica, un
premio Nobel le ha inventate, forse c’è qualcosa di più che io non riesco a capire.

Poi una volta capiti i concetti base che sono abbastanza semplici, tutto sommato: opzioni Call,
opzioni Put, quello fanno…

Mi domandavo e dico: sì ma è tutto qui? Cioè una volta che io so queste cose, poi che ci
faccio? Se io credo che ci sia un forte rialzo, ok, compro un’opzione Call, questa si
moltiplicherà, fa piacere.

Il piano, come lo costruisco? E questo mi lasciava un po’ frustrato, non mi attirava, mi sembrava
troppo banale e anche riduttivo per quello che viene fantasticato su questo mondo.

Quindi le ho un po’ trascurate, fino ad avere la fortuna di lavorare con Francesco Placci, che ha
sicuramente una mente non da poco nel campo delle opzioni, che mi ha un po’ aperto un
mondo su quello che è il reale utilizzo che si può fare di questo.Non vengo a spiegare qui ovviamente, perché è abbastanza ampio.
Però una volta capito come strutturare delle strategie per scopi specifici con le opzioni, unendo
assieme diverse opzioni con un obiettivo particolare, ecco che ho scoperto come usarle in
maniera di nuovo sistematica, metodica.

Non sistematica fino all’invio automatico, perché non è ancora il caso di spingersi fino a questo
punto, però meccanica con regole precise che mi permettessero di sapere cosa fare, quando
farlo e come farlo.

E quindi mi si è aperto un mondo nuovo. Sono ben contento di aggiungere questa operatività.

La differenza tra sistematico sui future e meccanico sulle opzioni

Allora, qual è la differenza principale fra quello che facevo prima, quello che faccio anche
adesso?

Il trading sistematico sui future è qualcosa che può dare opportunità notevoli, in certi anni buoni,
ci possono essere ritorni in tripla cifra, sono superiori al 100%.

Sulle opzioni, questo è ben difficile, a meno di strategie particolari, però le strategie quelle meno
rischiose, più tranquille, che si possono adottare, è ben difficile fare performance elevatissime:
si può fare il 30, 40, 50, anche 60, già prendo certi rischi, però di più comincia a essere una
cosa un po’ complicata.

Quindi diciamo mediamente sicuramente di meno, che ha delle linee sempre più basse, c’è
l’anno migliore o l’anno peggiore.

E quindi ovviamente da quel punto di vista sono meno appetitose. Però se si guardano l’equity
line dei pacchetti in opzioni rispetto a quelle del trading sistematico in future, si nota che
sicuramente l’andamento dell’equity line nelle opzioni è molto più regolare.

Non dico che sia una linea retta, ma una linea che sale in maniera abbastanza costante e dolce.
Invece la linea dell’equity line del trading sistematico sui future, per quanto salga, lo fa in
maniera molto più burrascosa.

Quindi, insomma, c’è il momento in cui si vedono i sorci verdi, in altri invece si gioisce, però
diciamo che se uno è debole di cuore, sicuramente la parte in opzioni è più appetibile rispetto a
quella in future.

Gli elementi su cui basare la scelta

Quindi diciamo che è chiaro che dipende molto dalla psicologia dell’utente, quello che vogliamo
scegliere.E dagli obiettivi, perché se uno vuole avere la possibilità di moltiplicare a dismisura, lotteria!
Però, senza scherzare, ha più opportunità in un mondo più violento come può essere quello dei
future. Se invece vuole gestire, far crescere il capitale con relativa calma, pur speculando, le
opzioni sono un buono sbocco.

Poi se invece uno vuole ancora fare un investimento più pacato ancora solo per battere magari
l’inflazione, far crescere il capitale, può fare l’asset allocation degli ETF, e via dicendo, è un altro
mondo ancora.

L’importanza della gestione, oltre le percentuali

Però vedete già quante sfaccettature ci sono. E non dipende solo dagli obiettivi che si hanno in
termini di rendita, ma anche dagli obiettivi che si hanno in termini di gestione di quello che si fa.
Se, per esempio, voi siete un fanatico del computer, che ama i software, ama vedere le
macchine che fanno tutte cose incredibili, allora sì che il trading sistematico sui future è il vostro
campo.

Però lì veramente, avete pane per i vostri denti, veramente è fantastico tutto quello che si riesce
a fare, che viene fatto in automatico a un certo punto.

Se invece avete un’allergia per i computer e quello… “apriti cielo”, se devo accendere un
macchinino in più, allora attenzione, per quanto possa darmi soddisfazioni economiche,
potrebbe non essere gestibile a livello psicologico, perché uno pensa: oh, sta rottura del
codice… di nuovo quel software…

Ecco, tutte queste cose vanno tenute in conto. Il trading in opzioni, per caso meccanico, quindi
uno sta solo a mettere gli ordini ed è finita lì.

Due mondi diversi a livello gestionale. Poi, dipende da quanto tempo ci si vuole dedicare, dalla
passione che uno ha.

Ci sono tanti aspetti che vanno considerati, non bisogna superficialmente fermarsi davanti a una
percentuale e decidere: questo è quello che voglio.

Esempi di scelte sensate

Attenzione, perché per arrivare lì può darsi che ci voglia fortuna: crypto, scegliere la crypto
giusta.

Passione per un certo specifico campo software, magari i future.

Passione per un qualcosa che cresce lentamente, opzioni.Passione per l’idea di gestione del capitale, asset allocation.
E sono soltanto alcuni esempi, perché il mondo dei trading è veramente molto vario, e sono
alcuni esempi per dire che non esiste lo strumento, non esiste la tecnica.

ci sono tanti strumenti e tante tecniche, combinarle assieme nel miglior modo possibile è il
modo che noi abbiamo di trovare qualcosa che faccia al caso nostro.

L’importanza dell’approccio metodico

E se avete la pazienza e la voglia di cercare qualcosa, l’importante, ve lo dico soltanto, è che
sia metodico, sistematico, replicabile.

Perché in tutto questo non c’è necessità, a mio avviso, di avere anche delle opinioni che poi
dopo ci portano a litigare con noi stessi quando non sono esattamente quello che ci saremmo
aspettati.

Quello che si fa deve essere studiato in maniera che si possa gestire senza pensare durante,
ma pensando solo prima e dopo.

Questo è quanto ragazzi, in bocca al lupo col vostro trading.
Ciao da Andrea Unger.

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