Il segreto per guadagnare senza rischio?
Ciao da Andrea Unger. Il segreto per fare soldi mentre vi godete una vacanza e il computer fa tutto per voi senza rischio? Mi piacerebbe saperlo, ma non lo so ragazzi, mi dispiace, e chi ve lo promette vi sta prendendo forse in giro.
Vorrei specificare una differenza importante che c’è in questo mondo tra segreto, trucco e metodo. Visto che io parlo di metodo voglio spiegare cosa intendo con metodo.
Allora, il segreto o il trucco in realtà non esiste, ma se anche esistesse, e a volte capita, devo dire la verità, a volte capitano quei momenti in cui ci sono delle inefficienze particolari, come era al tempo dei Covered Warrant, ma ce ne sono anche altre oggi, dove effettivamente si riescono a guadagnare soldi a rischio quasi nullo.
Dico “quasi” perché il rischio nullo non esiste mai praticamente. Però diciamo pure che si fanno soldi quasi come in un videogioco. Quello è un trucco, un trucco, un segreto. Però quel trucco, quel segreto, se io lo conosco, non lo vado a rivelare in giro.
Lì veramente me lo tengo per me, magari per pochi amici vicini, per familiari, se qualcuno decidesse di fare le stesse cose. Ma di sicuro non lo vado a divulgare.
Perché i trucchi non si condividono
Perché? Perché queste situazioni, quando si verificano, hanno una durata comunque limitata. Le inefficienze si riassorbono, anche tornando ai tempi dei Covered Warrrant dove era clamoroso il caso delle inefficienze. Piano piano si sono assorbite e i market maker hanno cambiato i loro software in maniera da non subire più quel tipo di attacco da parte dei furbacchioni, diciamo così.
Quindi parlare di segreto e di trucco a rischio nullo è un controsenso, perché nessuno verrà mai a insegnarvi quel tipo di trucco, perché quel tipo di trucco ciascuno appunto se lo tiene per sé.
Molte volte leggo delle critiche: ma se tu sai il modo di fare i soldi, perché non te lo tieni per te? Ma se io conoscessi quel modo di fare i soldi, che veramente uno gioca senza rischio, chiaramente non l’andrei a dire.
Diverso è il metodo, perché non è che è il metodo per fare soldi, è un metodo per affrontare i mercati. Lavorare ai mercati finanziari, parlo di lavorare, comunque si può considerare una professione, non è riconosciuta ma è una professione di fatto. Uno tutti i giorni si mette lì e fa il suo lavoro studiando i mercati e cercando di capirne le caratteristiche.
Cos’è davvero un metodo
Ed è il processo di comprensione di queste caratteristiche fino alla comprensione di eventuali situazioni che possono essere a vantaggio del trader che è quello che fa parte del metodo. E questo si può spiegare perché è il modo di lavorare, il modo di studiare i mercati, il modo di trarne vantaggio.
Questo è il metodo e questo è qualcosa che è ovviamente divulgabile e chi lo apprende può costruirsi quella professione. Come uno va a studiare, vuole fare il fisico nucleare, con tutte le dovute cautele nei paragoni, però ha un metodo di studio, studia le caratteristiche di quella professione, le caratteristiche della materia e da tutte queste caratteristiche si ricava quel bagaglio che gli serve per affrontare quel tipo di professione.
Oggi spesso si parla di trucco, perché si pensa un po’ che ci sia il trucco, si pensa sempre che ci siano quelli che sanno di più, non è così. E anche trucchi dove… Per esempio, si parla tanto di arbitraggi, faccio un nome qualunque che si sente spesso.
La verità sugli arbitraggi
L’arbitraggio effettivamente è un’operazione a rischio zero, con un guadagno assicurato, da una situazione di asimmetria delle quotazioni che si crea alle volte sui mercati. Però quel tipo di operazione, in realtà, richiede una tecnologia che non è alla portata di tutti.
E tutte quelle altre simil-operazioni, spacciate per arbitraggi, sono in realtà dei marchingegni costruiti diciamo pure per far abboccare i polli alla fine, perché di fatto noi, parlo di noi trader retail, noi poveri cristi, non siamo attrezzati, neanche nella migliore delle ipotesi, per lavorare in un certo modo.
Tenendo conto che arbitraggi di un certo livello li fanno gli istituzionali con server collocati presso la Borsa, con dei software incredibili che noi ci sogniamo, con un software di un prezzo tale addirittura che non riusciremmo a rientrare delle spese.
Per cui, ragazzi, non fatevi illudere dal denaro facile perché non esiste. C’è un metodo di lavoro, un metodo di studio che si può applicare ai mercati, un metodo che può permettere di apprendere ciò che serve per affrontare i mercati finanziari, perché bisogna affrontarli con le dovute conoscenze.
Ecco, tutto questo è il bagaglio che ci si crea in una formazione seria. Chi invece promette il trucco è lui che prende i soldi per spiegarvi cose che poi sono di utilità praticamente nulla.
Il valore del metodo e dello studio
Aperta parentesi: io non trascuro mai quello che viene raccontato in giro, perché sono sempre convinto che da qualunque informazione si possa trarre un qualche vantaggio.
Però non prendo mai per oro colato, perché non mi illudo sicuramente che il primo venuto possa venire a spiegarmi il trucco per fare i soldi, perché il trucco, purtroppo, se c’è, chi ce l’ha se lo tiene ben custodito. Io sarei il primo, lo dico e voglio sottolinearlo, visto che qualche volta qualcuno ne ha dubitato o perlomeno non era chiara la cosa.
Quindi ragazzi, bisogna studiare, bisogna applicarsi. Se ci sono inefficienze sui mercati e le scoprite tenetele per voi, ditele magari a me se vi piace, ma sono inefficienze che comunque saranno temporanee, perché prima o poi a mano a mano che verranno scoperte da più trader, da più operatori di mercato, naturalmente si assorbiranno tra di loro o comunque chi ha subito azioni da parte del furbo, in questo caso, correrà ai ripari prima o poi per evitare che la cosa si ripeta.
Conclusioni: metodo sì, segreti no
Quindi ragazzi, metodo, lavoro, studio, passione. Trucco e segreto, no. Non fatevi ingannare perché trucchi e segreti non ce ne sono e se ci sono, rimangono segreti. Ciao ragazzi, ciao da Andrea Unger, alla prossima.





