Vuoi fare trading con pochi soldi? Tutto quello che devi sapere

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Puoi fare trading con piccoli capitali?

(Sì, se te lo stai chiedendo, ci piacciono le domande difficili!)

Piccoli capitali, dicevamo. Beh, dipende.

Il problema principale è che esistono delle soglie al di sotto delle quali fare trading diventa non solo poco profittevole ma anche più rischioso.

In realtà non esiste una regola scritta a riguardo. Tutto ha a che fare con l’esperienza e la preparazione necessarie per poter giudicare le singole situazioni.

Il trading è una danza complessa tra i mercati e come tale esistono, ovviamente, delle eccezioni.

Possedere un metodo analitico ci consente di non improvvisare, ma a volte può essere comunque necessario. È in quei casi che servono esperienza e consapevolezza.

Ad ogni situazione corrisponde un passo, ad ogni imprevisto un’improvvisazione (sempre ben ponderata sulla base di dati e numeri, naturalmente).

Vuoi scoprire quali sono queste soglie e cosa puoi aspettarti a seconda del capitale che decidi di investire?

Nel video di oggi vedrai:
-Cosa significa piccolo capitale?
-Quali sono gli strumenti per poter fare trading sotto determinate soglie
-Quali sono i rischi e i pericoli
-Qual è il capitale base minimo per ambire a buoni risultati riducendo il rischio

Buona visione!

Trascrizione

Cosa significa "pochi capitali" nel trading

Si può fare trading con pochi capitali? Domanda fatta tante volte che va anche contestualizzata. Cos'è pochi capitali?

Ecco, nell'industria del trading si trovano spesso indicazioni sul versamento di 250€ per diventare milionari o 100€ che insomma... Delle pubblicità abbastanza discutibili, no? E uno si domanda ma è possibile questo? Sì, è possibile. Nel senso che non è impossibile. Chi ha investito in Bitcoin, per dire, nel 2011 e ha mantenuto la posizione, se anche fossero stati pochi soldi quelli che aveva messo a suo tempo, oggi avrebbe dei capitali enormi. È un caso più unico che raro, no? E a questo punto quei soldi ancor meno si possono più opportunamente investire in un biglietto del Superenalotto, della lotteria e si ha più chance di ottenere un risultato fantasmagorico. Quindi, il miracolo è sempre possibile, ma non è qualcosa che è strettamente legato al mondo del trading, quindi non c'è nel trading la possibilità di moltiplicare i pani e i pesci così come se nulla fosse.

E ci sono delle soglie critiche di capitali con cui non è neanche opportuno mettersi a fare trading, a meno di non volersi semplicemente esercitare o divertire perché piace, ma non con lo scopo di creare un'entrata aggiuntiva a quello che uno porta a casa durante l'anno. Non con lo scopo di mollare il lavoro, magari, per vivere di trading. È possibile, ma non con capitali che magari alcuni si immaginano. Andiamo un po' a vedere quali sono i punti principali.

Ecco, diciamo che sotto i 5.000€ per dire no, ecco sotto i 5.000€ viene difficile ogni cosa perché i mercati stessi su cui operare non offrono grandi opportunità. Si può dire che si deve andare a cercare qualche mercato che offre una scalabilità al ribasso molto elevata. E questi sono mercati come il Forex e CFD, anche le cripto, lo spot, offrono questa possibilità.

Qual è la soglia minima per poter fare trading

Sono tutti però mercati non regolamentati, questo va detto e che quindi hanno dei rischi aggiuntivi, diciamo così, a livello appunto di protezione del trader, ecco. Anche se poi magari alle volte non è così drammatico come si voglia pensare, però c'è questo rischio aggiuntivo. E sono mercati che offrono una scalabilità al ribasso e oltretutto offrono anche altre opportunità di risparmio perché spesso e volentieri sono mercati dove, parlo di forex e CFD, si possono usare le piattaforme proprietarie del broker, in genere Metatrader, che in genere è gratuita. I dati forniti sono gratuiti da parte del broker, quindi ci sono tutta una serie di vantaggi che poi ha anche degli svantaggi.

I vantaggi sono che Metatrader è gratuita, però non è facile da usare. Qualcuno mi salterà in testa -ma perché tu non sei capace?- Io non sono capace, ma non sono capace perché non è facile da usare. Ecco. Programmare in Metatrader non è la stessa cosa come programmare in MultiCharts che uso io, per dire. Però MultiCharts si paga.

I vantaggi e gli svantaggi di piattaforme come Metatrader

I dati che si usano non sono in genere di buona qualità e non offrono neanche uno storico sufficiente per fare delle valutazioni come si deve. Io parlo poi soprattutto di trading sistematico che è quello che faccio io. Quindi i dati gratis costano poco ma valgono poco.

Poi c'è da considerare che uno potrebbe anche aver paura di lavorare da casa, perché non sa quanto sia stabile, per dire, la piattaforma internet di casa, la LAN, la luce, la corrente.

I dati gratis costano poco ma valgono poco

Ha bisogno di un computer, comunque, perché questa favoletta del tablet che uno va al bar con gli amici e fa trading. Piazza operazioni di trading, ma non è un trading fatto in maniera professionale che considera di fare un certo numero di operazioni, con un certo piano d'azione. No, sono azioni spot che si fanno. E finita lì.

Quindi, diciamo che, tutto questo comporta altri costi e fino a 5000 diciamo si zoppica, decisamente. Sopra i 5000 si continua a zoppicare, però cominciano ad aprirsi altre porte, altre possibilità. Sebbene io dica che con 5000 non si può andar lontani, lì si potrebbe però cominciare a considerare di abbandonare questi mercati un po' oscuri e di strutturarsi in maniera più professionale, utilizzando mercati più da professionisti. Poi voi mi direte "ma cosa mi dici tu, che il forex lo usava Soros?" Sì, ma in un'altra maniera. Non usava Metatrader Soros, almeno ne dubito fortemente.

Sopra i 5000€ si aprono altre porte…

Ecco, diciamo che quindi lì si può cominciare a pensare di usare i mercati regolamentati, che fino a qualche anno fa non si potevano considerare, perché non offrivano una possibilità di utilizzo a utenti con capitalizzazioni prossime ai 5.000€ che stavo dicendo, no. Perché? Perché c'erano i future che avevano i loro margini, i loro costi e via dicendo. Erano troppo rischiosi semplicemente. Non è con lo stop loss stretto che si risolve il problema della perdita grande o piccola. Lo stop loss deve essere commisurato alla tecnica operativa usata, quindi non si poteva lavorare praticamente.

Oggi, invece, ci sono i micro future, che sono una versione in miniatura del future grosso. Sono anche fino a dieci volte più piccoli e quindi hanno movimenti che costano, pesano pecuniariamente dieci volte di meno. Quindi questi si possono usare e possono aprire le porte, diciamo, a trader meno capitalizzati. Unica nota: le commissioni che si pagano su un contratto micro non sono ahimè 1/10 delle commissioni che si paga sul contrattone. Non sono allo stesso livello, ma sono più economiche chiaro, ma non 1/10, quindi l'incidenza commissionale è maggiore.

Micro future per i trader meno capitalizzati

Però, per esempio, se qualcuno avesse avuto in mente di lavorare sull'azionario, che è scalabile al ribasso sicuramente, tenga presente che lì invece le commissioni pesano per intero di solito. Non solo percentuali in base al capitale usato e quindi la commissione fissa... Che io usi un'azione o che usi 10.000 azioni pago quello. Su un'azione ha un'incidenza enormemente maggiore chiaramente che su 10.000 azioni, ipotesi. Così, per fare un esempio.

Allora possiamo cominciare, come abbiamo detto, a usare i mercati regolamentati. E questo ci apre le porte a un approccio più professionale, perché ci apre le porte a un approccio più olistico. Bello dirlo. Più variato, perché abbiamo i micro future sugli azionari, sull'oro, sul petrolio, anche su alcune valute, quindi cominciamo a toccare diversi mercati, diventa interessante la cosa.

Però questo approccio comporta uno, la necessità di avere una piattaforma che ci permetta di lavorare su questi micro future. E questa piattaforma, come dicevo prima MultiCharts, quella che uso io, ha un costo. Costo che va tenuto in considerazione, un costo che può essere pesante, se parliamo di 1000-2.000€ a seconda di quando la si compri e di quello che si compra. Su 5.000€ ha una bella incidenza direi, no?

Poi, i dati. Noi per lavorare sistematicamente abbiamo bisogno del flusso dati che ci arrivi sulla nostra piattaforma e questi dati pure si pagano. Dai 50 ai 200€ al mese, anche di più. Anche questo ha un'incidenza non da poco. Eventualmente volessimo essere tranquilli, vogliamo mettere tutto su un cloud, un VPS e via dicendo. Questo ha un costo, 100€ al mese, mettiamoli in conto. Insomma sono tutta una serie di costi che se ci si vuole strutturare sono un ostacolo non da poco per chi ha capitali bassi fra virgolette, e dico bassi contestualizzando al mondo del trading. 5.000€ sono una bella cifra, ma per il trading non sono tanto.

Le necessità di un approccio più olistico

Certo, si potrebbe trovare magari la piattaforma gratuita o che in certe condizioni dia dei vantaggi, magari TradeStation se apro il conto con loro. Si potrebbe ipotizzare di lavorare da casa. Quindi, si potrebbe ipotizzare che appunto TradeStation, per esempio, entro certi limiti ti dà i dati ad un prezzo abbordabile se si fa un tot numero di eseguiti e via dicendo. La qualità tecnica dell'operato cala un po', perché ci sono altri ostacoli, però non è questo il punto. Se uno vuole fare palestra, fra virgolette, va tutto bene e può trovare il modo migliore per farlo. Oppure lavora con Interactive Brokers dove raccomandiamo noi di lavorare, che è quello che offre l'offerta in genere migliore per quelle che sono le nostre esigenze, e lì potrebbe usare al limite i dati di Interactive Brokers, e quindi risparmiare sui dati. Però, tutte cose giuste che vanno fatte per poter lavorare con capitali meno importanti.

Però hanno tutti ovviamente uno svantaggio di qualità, spesso e volentieri, che va tenuto in conto. Poi se uno dice - sì, ma io con 5000 non posso pagare 2.000€ di qua 1.000€ di là - allora va bene tutto, è un compromesso, bisogna essere consapevoli che non sia comunque la soluzione ottimale.

Salendo si arriva fino ai 20.000 che è un po' la soglia psicologica che vedo io come ragionevole per parlare di trading fatto in maniera professionale, con delle aspettative che possono essere poi interessanti fra virgolette, non per mollare il lavoro, ma per avere comunque un ritorno piacevole. Quando io dico che un buon trader sistematico, uno bravo davvero può ambire a un 30% all'anno di media. Anno che perde, anno che fa 100%, insomma 30%. Ecco fate presto voi i conti, con 20.000 sono 6.000€, non è che insomma ci diventa ricco, però cominciano ad essere dei numeri che danno una motivazione diversa. Con i 5.000 di prima sono 1500, il 30%, e quello bravo fa il 30, ecco. Quindi, diciamo che magari noi non siamo quelli bravi, facciamo il 20 e già cambia ancora qualcosa. Bisogna essere consapevoli.

La soglia per fare trading in maniera professionale

Però la buona notizia, ripeto, dicevo, che, mentre prima c'era un ostacolo insormontabile di accesso a questi mercati veri fra virgolette, oggi non c'è più. Con i micro future queste barriere si sono abbattute e c'è la possibilità di avvicinarsi a quei mercati da parte di tutti. Poi possono servire come palestra, possono servire come studio e via dicendo, e un domani avendo più capitali da dedicare o non avendoli voluti dedicare all'inizio, avendoli noi tenuti da parte per entrare successivamente in maniera più pesante, si è più scafati, si ha maggiore esperienza e ovviamente si può procedere nel migliore dei modi.

Quello che ci tengo a specificare è che tutte queste sono soluzioni per lavorare meglio. Ok? Usando le stesse strategie giuste. Ripeto prima, l'esempio di prima non è lo stop loss stretto, che ci salva dicendo - io devo perdere poco, faccio lo stop più stretto - perché poi snatura la strategia, oltre a non essere neanche possibile in certi casi farlo, ma snatura completamente la strategia che si vuole mettere in atto.

Quello che è importante capire è che, qualunque soluzione si cerchi non sarà mai e non dovrà mai essere la leva, l'effetto leva che ci salvi. Perché l'effetto leva è soltanto un pericolo. L'effetto leva, che si vuole magari enfatizzare, che qualcuno propone - guarda qui, fai con leva -, in realtà è pericoloso. Non può essere la soluzione, la leva va in positivo ma anche negativo. Quindi, se io ho pochi capitali devo operare con poco, devo lavorare piccolo, se lavoro grande con pochi capitali posso fare dei danni enormi. Si, posso raddoppiare in un giorno, magari, se mi va bene, ma se va male? Perdo tutto o peggio. Quindi la leva non è la soluzione, non è la risposta. Può essere utile per tanti motivi, ovviamente, ma non è la risposta ai bassi capitali. Non fatevi illudere da chi vi dice il contrario, perché non è così che purtroppo funzionano le cose.

Rischi dell’effetto leva

Quindi ragazzi barriere più abbordabili oggi, bypassabili, artifizi di vario genere per mettere in piedi una struttura di lavoro decente. Ricordatevi sempre che però non è la leva la risposta, è una gestione intelligente di quello che si fa. Ho visto dagli statement che mi arrivano per il concorso del Trader del Mese persone che hanno fatto ottime performance lavorando con 5.000€ in un mese. E, quindi, è possibile, io posso dire che è possibile perché l'ho visto, ho visto i risultati.

Rimango sempre un po' scettico, preferisco parlare di 20.000 come soglia però non posso dire che con 5000 non lo farete mai, perché ho visto gente che lo fa. Quindi lavorando con gli strumenti che oggi sono a disposizione, qualcosa di possibile c'è. Non sarà facile. Bisogna lavorare sodo, bisogna impegnarsi a mettere le cose in piedi nella maniera dovuta, però è possibile. Per cui, diciamo, nulla è precluso con tutte le debite considerazioni su quelle che sono le aspettative. Bisogna tarare le aspettative e lavorare seriamente per andare un passo alla volta verso il futuro.

Questo è quanto, ragazzi. Buon trading. Ciao da Andrea Unger.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.