Eureka! 2 punti di svolta che hanno trasformato la mia carriera nel Trading

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Nella vita, come nella carriera di tutti noi, ci sono dei punti che segnano una svolta.

Molto spesso ci danno delle nuove chiavi di lettura. Dei nuovi modi per crescere ed evolverci.

Questo perché senza evoluzione non esisterebbero progressione e miglioramento.

Nella carriera di Andrea ce ne sono stati due in particolare.
-Uno più pratico
-Uno più psicologico

Entrambi hanno ricoperto un ruolo cruciale nel percorso che l’ha portato a vincere 4 campionati del mondo.

Sei curioso di scoprire quali sono questi punti di svolta e come l’hanno aiutato a diventare il trader e formatore che è oggi?

In questo video avrai la possibilità di scoprire:
-I due punti di svolta della sua carriera di trader
-L’importanza dell’aspetto psicologico nella pratica del Trading

Buona visione!

Trascrizione

Introduzione

Il punto di svolta della mia carriera da trader. Ecco, in effetti direi che ce ne sono stati 2, uno più pratico e l'altro più psicologico, ma adesso ve li voglio raccontare.

Il Punto di Svolta Pratico

Dunque dal punto di vista pratico, voi sapete che io sono un trader sistematico, credo nel trading sistematico.

E per arrivare dove sono arrivato ho dovuto costruire dei trading system.

All'inizio, quando ho cominciato a esplorare questo mondo, ero convinto di trovare una soluzione mischiando tutto il possibile.

In particolare facevo riferimento alle nozioni di analisi tecnica, quindi studiavo indicatori, oscillatori, ed ero convinto che mischiando quante più variabili possibili in qualche sistema, sarei riuscito a trovare la chiave, qualcosa che avrebbe funzionato e mostrato risultati.

E ne ho fatti davvero tanti di tentativi, ho anche incontrato altre persone che stavano facendo lo stesso percorso mio, e queste persone, a loro volta, si sono trovati a combattere contro la marea di indicatori che mischiavano cercando di trovare la quadra.

E lo facevo anche io, come anche loro, con buon senso, nel senso che ragionavo su quello che era il significato del singolo indicatore, su quella che era la sua funzione, e quindi mettevo insieme tutte le cose secondo una certa logica, però i risultati non si vedevano.

Uscivano dei sistemi che qualche volta guadagnavano anche, ma in maniera disordinata, senza veramente mostrare poi qualcosa che avesse un senso, almeno questa era la mia lettura della situazione.

Poi ecco il punto di svolta è stato, non l'incontro, già lo conoscevo, ma l'unione delle forze con un amico trader, Domenico Foti, grande trader, che già faceva qualcosa in questo campo e mi ha chiesto di collaborare.

Quando è partita la collaborazione mi ha messo in mano un sistema che, chiamare banale è dir poco, poche righe di codice con istruzioni semplicissime, non faceva altro che comprare e vendere alla rottura dei massimi o minimi di periodo, di giornata in quel caso lì.

Ma questo adesso è poco importante perché il concetto... C'era un motore banalissimo sul quale poi tessere il sistema che sarebbe nato.

C'era già il sistema nella sua banalità, sistema che così grezzo com'era non poteva ovviamente funzionare in maniera operativa, non avrebbe sostenuto i costi operativi perché portava a un guadagno troppo limitato.

Però quella banalità, quell'input così semplice, dico, ma come? Tutto qui? E io che stavo a pensare che abbiamo il computer, quindi il computer deve fare chissà che cosa, no? Roba da NASA, no! Quel sistema banalissimo è stato il punto di partenza del cammino che mi ha portato a dove sono oggi.

Un sistema banale che aveva fatto capire che è l'essenza dell'operatività che conta, e che su questa essenza poi si può ragionare cercando di capire meglio i mercati, ma da lì è partito tutto.

E questo è stato il primo punto di svolta dove, appunto, ho capito che i sistemi trading system, in fondo, sono di base molto semplici, concettualmente molto semplici.

E poi, dopo, si può migliorare questa semplicità con congetture varie che si imparano studiando la materia, ma sempre mantenendo ancorato il tutto al buonsenso. Che non era lo stesso buonsenso di prima, dove io ragionavo sugli indicatori, perché lì ho anche scoperto che gli indicatori, se li voglio usare, è meglio usarli eventualmente come filtro, non piuttosto come artefice dell'entrata in posizione sul mercato.

E da lì io poi ho da questo sistema semplice, ne ho creati altri, semplici, che mi hanno permesso di costruire tutto un portafoglio di metodiche che è quello che uso sempre.

Il Punto di Svolta Psicologico

Secondo punto di svolta era più psicologico, vi dicevo, perché è stato nel 2004, quindi anni dopo essere già operativo, avevo già i miei sistemi e tutto.

Sono andato comunque a frequentare un corso di Larry Williams in California, e lì non è che poi ho trovato idee innovative o tecniche miracolose. No, non ce n'erano, non ce ne sono.

Però lì sono tornato con la convinzione che sì, si può fare. Cioè questa convinzione ho visto un centinaio di persone a questo corso.

Larry Williams poi ha operato dal vivo con i suoi sistemi. E lì ho avuto la conferma che tutto questo meccanismo funzionasse davvero.

Prima, pur avendo sistemi buoni, avendo un materiale tra le mani che funzionava, avevo sempre poi il dubbio sì, ma se questo non bastasse. Sì, ma... Sì, ma... Lì ho visto che invece funziona. Basta applicarlo, basta andare avanti, basta farlo con buon senso anche nella parte operativa, quindi mai rischi eccessivi.

Ho visto anche persone che si erano fatte male, avendo eccessiva fiducia nel prodotto tra le loro mani. Ecco, tutto questo però è servito proprio a darmi quella spinta che mi ha permesso di credere fermamente in quello che stavo facendo. E stiamo parlando di qualcosa di quasi vent'anni fa, quindi insomma è ancora viva questa scintilla.

Ecco, operativamente primo punto di svolta, Domenico che mi ha detto, guarda partiamo da qui. Dico, così facile? Sì, sì. E infatti era così facile.

Secondo, vedere altri che facevano quello che io stavo cercando di fare. Lo facevano e con successo. La conferma che "si può fare", come diceva un famoso film che non c'entra col trading, ma comunque è una citazione che mi piace fare.

Conclusione

Ecco quindi, cose semplici, messe al lavoro. Queste 2 chiavi messe assieme hanno aperto la porta che ha spalancato la mia carriera da trader, mi ha permesso di vincere 4 titoli di campione del mondo, ma questa è storia, l'importante è che tutto questo sia tuttora attivo, vivo e vegeto e mi permetta di lavorare.

E questo è quanto ragazzi. Ci vediamo al prossimo contributo. Ciao a tutti da Andrea Unger.

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Andrea Unger

Andrea Unger

Ciao, sono Andrea Unger, Trader professionista dal 2001 e unico a vincere per ben 4 volte il Campionato del Mondo di Trading con denaro reale.

Grazie a questi risultati sono spesso invitato come relatore in convegni in Europa, Stati Uniti e Asia. 

Sono inoltre autore di diversi libri, tra cui il primo in Italiano sulla Gestione del Rischio nel Trading, tradotto anche in Cinese e Inglese.

Metto a disposizione decenni di esperienza, di prove, di vittorie e sconfitte con le quali ho ideato un metodo scientifico, sistematico, replicabile e universale con cui, in soli 4 anni, più di 1.000 trader sono riusciti a rendersi autonomi.

Devi sapere infatti che gli studi dimostrano che solo il 25% dei trader guadagna, ma di questi ben il 90% lo fa con il trading sistematico...

Come mai allora i formatori insegnano quasi sempre solo il trading discrezionale? 

Non ti insegno a diventare ricco in poco tempo, ti insegno una professione che, con il duro lavoro, la passione, e sufficienti capitali potrebbe diventare la tua principale fonte di reddito.