Mercati: Azioni volano dopo segnali di rallentamento rialzo tassi ma chiudono la settimana in parità

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È stata una settimana altalenante per le borse. A seguito del discorso di Powell di mercoledì, che ha lasciato intravedere un possibile rallentamento delle politiche di aumento dei tassi di interesse, gli indici azionari sono saliti di circa tre punti percentuali. Poi però, dopo il rilascio dei dati sull'occupazione in USA di venerdì, le borse si sono rimangiate tali rialzi e hanno chiuso la settimana prossime alla parità.

Settimana positiva invece sia per i bond che per i metalli, che sembrerebbero aver ritrovato un po' di vitalità. Per saperne di più su come si stanno muovendo i mercati e sull'andamento della volatilità, non perderti la nostra panoramica settimanale!

Buona visione!

Trascrizione

Ciao ragazzi, ben trovati! Io sono Francesco Placci e anche oggi parliamo di mercati per vedere assieme che cosa è successo di interessante questa settimana.

È stata una settimana abbastanza movimentata sui mercati, anche se a dire il vero guardando i rendimenti degli indici azionari non sembrerebbe.

Che cosa è successo? Mercoledì, come immagino sappiate, c'è stato un discorso di Powell che sostanzialmente ha fatto intravedere una possibile fine o un rallentamento del rialzo dei tassi.

Quindi i mercati hanno festeggiato con un rialzo di oltre il 3% in una giornata. Poi questo rialzo si è un attimo fermato e oggi, con l'uscita dei dati sui nuovi posti di lavoro creati migliori delle attese, ecco che un po' di queste certezze sono venute meno.

Quindi è stato restituito buona parte del rialzo di mercoledì e al momento ci troviamo vicino alla parità o poco sopra.

In questo momento abbiamo il Nasdaq che guadagna uno 0,45%.
L'EuroStoxx è sostanzialmente flat.
Il DAX è in leggera perdita, così come il Mini SP 500.

Bene comunque hanno fatto i bond, che continuano a salire. Questa settimana abbiamo un guadagno di un 1,34% per il T-Bond. Anche il Bund, +1,18%. Un pochino più indietro il decennale americano, il TY, ok?

Per quanto riguarda invece il mercato energetico, rialzi sul petrolio, +6%, e sui suoi derivati, mentre invece grossi ribassi sul Natural Gas che sta continuando a scendere come aveva iniziato a fare nel corso delle ultime due settimane.

Tutti positivi i metalli. In particolare spicca il Silver, quindi l'argento, che sale di oltre il 5%. Bene anche il rame, +4%. Un po' più indietro invece l'oro.

Per quanto riguarda il mercato delle carni non c'è molto da segnalare. +1% del Feeder Cattle.

Il mercato invece delle soft commodity possiamo dire che sia misto. Vediamo rendimenti positivi e negativi allo stesso tempo. Chi fa bene è senz'altro il cotone, che guadagna un 3,5%. Mentre invece è in ribasso il succo d'arancia, ma sappiamo che era cresciuto veramente tanto e si trova vicino ai massimi storici.

Dopodiché passiamo alle granaglie. Tutti rendimenti negativi escluso il Soybean Meal, ok? Chi fa peggio è sicuramente il grano, +3,5%. Quindi un grano che è tornato abbondantemente al di sotto dei prezzi che aveva segnato prima dello scoppio del conflitto.

Uno sguardo infine alle valute e alle criptovalute.
Abbiamo lo Yen che sale del 2,68% nel corso degli ultimi cinque giorni. Quindi vediamo una debolezza più o meno generalizzata del dollaro. Un Euro-Dollaro che in questo momento si trova a 1,0489, quindi continua il rimbalzo dell'euro. Bene anche gli altri cross. L'unico negativo è il dollaro canadese.

Infine il Bitcoin, +3,34%. Movimento marginale, si trova comunque sempre abbondantemente al di sotto di una importante resistenza. Vediamo se riuscirà a recuperare questo livello importante e riportarsi intorno a quota 20.000.

Per quanto riguarda la volatilità, abbiamo una volatilità che è leggermente calata sul breve termine - abbiamo bassi valori di percentile - ma che rimane alta soprattutto sugli indici americani su un orizzonte temporale di lungo periodo.

Diamo uno sguardo anche alla struttura a termine della volatilità, che rimane in netto contango, quindi è la struttura classica dei mercati azionari in assenza di turbative. Ciò significa che abbiamo una volatilità di breve termine che è più bassa rispetto alle scadenze successive.
E abbiamo un valore di VIX veramente basso rispetto a quelli segnati nel corso degli ultimi nove mesi.

Passiamo ora al calendario dei rollover in previsione per la prossima settimana. Abbiamo da rollare i future obbligazionari europei in data 5 dicembre. E in data 7 dicembre, mercoledì, abbiamo il rollover sugli indici azionari americani, quindi SP 400, SP 500, mini Nasdaq e Dow future.

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Bene ragazzi, per oggi è veramente tutto.

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E vi do appuntamento alla prossima settimana.

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Francesco Placci

Francesco Placci

Ciao sono Francesco Placci, trader  professionista dal 2005 grazie all'approccio sistematico ai mercati. 

Le mie competenze spaziano dal trading sui future su indici ai bond, dalle azioni alle commodity, con un focus particolare sulla volatilità e sulle opzioni, che ritengo essere tra gli strumenti più versatili e affascinanti a disposizione di noi trader.

Dopo un'esperienza presso primari istituti di credito italiani, in cui ho appreso le basi della finanza istituzionale, ho intrapreso con successo e soddisfazione personale la carriera di trader indipendente.

Fondatore di Algoritmica.pro, dal 2019 entro a far parte di Unger Academy come responsabile della ricerca e sviluppo.