In questo articolo parleremo di un pattern molto interessante noto come rally di fine mese. Vedremo di cosa si tratta, su quali mercati si presenta e quali risultati offre se inserito all’interno di una strategia di trading.
Il termine "rally di fine mese" deriva dall’espressione inglese “end-of-month rally”. La parola “rally” in generale fa riferimento ad un periodo in cui il prezzo di un asset cresce in modo sostenuto.
Un rally si verifica spesso quando le aspettative nei confronti di un’azienda crescono improvvisamente. L’esempio classico è quello di Apple, le cui azioni crescono in valore ogni volta che viene annunciato un nuovo modello di iPhone. In questi casi, molti trader decidono di investire anticipatamente per trarre beneficio dalla successiva crescita nel valore delle azioni.
Un altro esempio è il cosiddetto rally di Natale, in cui i mercati azionari vedono un rialzo consistente nelle ultime settimane dell’anno. Questo meccanismo interessa principalmente i mercati americani, ma si può riscontrare più marginalmente anche in altri mercati.
Il rally di fine mese, come suggerisce il nome, si manifesta negli ultimi giorni del mese, prevalentemente sul mercato azionario e talvolta anche nel mercato obbligazionario.
Intorno alla fine del mese o all’inizio di quello successivo, sia singoli trader che trader istituzionali comprano asset azionari e obbligazionari per riallocare i propri fondi. Questo movimento massiccio di capitali risulta in un aumento generale dei prezzi in questa specifica finestra temporale.
A questo punto sorge spontanea la domanda più importante: è possibile sfruttare a nostro vantaggio questi movimenti ricorrenti del mercato?
Proprio perché si tratta di movimenti ricorrenti, possiamo cercare di impostare strategie di tipo bias, ossia strategie che operano solamente in determinate finestre temporali.
In questo video, Andrea Unger mostra che creare un sistema bias basato sul rally di fine mese è molto semplice: basta fare in modo che il sistema operi solamente negli ultimi giorni del mese.
La strategia proposta da Andrea si applica all'S&P 500, che è il principale indice azionario americano e traccia le performance delle 500 aziende più capitalizzate d'America.
Come vedi nel video, inizialmente Andrea usa una strategia molto basilare, e i risultati sono comunque piuttosto soddisfacenti.
Ma il problema è che con questa impostazione saremmo costretti a rimanere a mercato per gran parte del mese, il che ovviamente ci espone a maggiori rischi.
Per questo, come puoi vedere dal minuto 5:20 in avanti, Andrea imposta una strategia dove l’ingresso avviene solo se si manifesta un pullback. Quindi la close del giorno precedente al nostro ingresso deve essere sotto la metà del range mensile precedente.
I risultati di questa operazione sono interessanti. Vediamo infatti che i profitti calano leggermente, come è naturale dato che siamo a mercato per un arco di tempo molto inferiore, mentre il drawdown cala nettamente, il che è un vantaggio molto importante.
Andrea poi aggiunge anche uno stop loss parametrico, come vedi dal minuto 6:35 in avanti. Aggiungendo lo stop loss al trading system vediamo che il drawdown peggiora lievemente e i profitti migliorano un po’. Altra cosa interessante è notare che con questa impostazione il sistema guadagna ogni singolo anno, mentre con il rally “basico” avremmo avuto delle perdite nel 1998.
Quindi la buona notizia è che questa strategia funziona non solo a livello teorico ma anche nella pratica, e con alcune impostazioni aggiuntive offre prestazioni ancora migliori.
Infine, nel video vedi che la strategia funziona bene anche su altri americani, come il Dow30 o il Midcap, mentre i risultati sono assolutamente negativi quando consideriamo mercati non americani, come il future euro/dollaro o un future DAX.
Possiamo quindi concludere che il rally di fine mese si può applicare con successo, ma solo sul mercato azionario americano.
Dal momento che ormai anche le criptovalute rientrano tra gli asset che vengono comprati da trader e istituzioni a cavallo di due mesi per riallocare i propri fondi, è possibile osservare la presenza di un rally di fine mese su alcune di esse.
Stando ai risultati di una serie di test fatti dai nostri coach durante una diretta YouTube (di cui trovi la registrazione a questo link), possiamo parlare di rally di fine mese anche su Bitcoin e Ethereum, le due principali crypto al mondo per capitalizzazione.
Come mostrato nel video, entrambi i mercati presentano un bias rialzista, che abbiamo individuato usando un nostro software proprietario chiamato Bias FinderTM.
L'immagine riporta una schermata del nostro software che mostra l'andamento medio del Bitcoin nell'arco di un mese. Si può notare che dal 25 al 3 del mese successivo il mercato effettua un notevole trend rialzista.
La strategia proposta nella diretta YouTube sfrutta proprio questo trend e produce risultati estremamente interessanti. Puoi infatti notare come i profitti rimangano praticamente inalterati rispetto al buy and hold (strategia che consiste nel comprare e detenere un asset in attesa che il suo prezzo salga), mentre il drawdown viene ridotto circa di un terzo.
Senza contare che con questa impostazione restiamo una sola settimana a mercato invece di un mese intero, il che ovviamente è molto più conveniente a livello di gestione del rischio.
Nel grafico che trovi qui sotto è possibile osservare un confronto tra l'equity che si ottiene con il sistema buy and hold (senza reinvestimento degli utili), raffigurata in blu, e l'equity prodotta dal sistema che sfrutta il rally di fine mese del Bitcoin, raffigurata in arancione.
Questi risultati sono già molto interessanti, ma come mostrato nel video si possono ottenere performance ancora migliori applicando tale strategia su Ethereum.
Riassumendo, il rally di fine mese rappresenta un bias di mercato estremamente interessante che può essere effettivamente sfruttato non solo nel mercato azionario, dove è presente da molti anni, ma anche su asset più recenti come Bitcoin ed Ethereum.
Se ti interessa approfondire alcuni degli argomenti trattati in questo articolo, puoi leggere la nostra guida all’utilizzo dello stop loss oppure il nostro articolo sul drawdown.