Come usare il Trailing Stop nel trading sistematico – Strategie per il 2024

CONTENUTI

    In questo articolo analizziamo le caratteristiche principali del Trailing Stop, vedremo come si imposta e quali sono le sue differenze rispetto al Breakeven Stop, con il quale viene talvolta confuso. Infine, risponderemo ad una domanda molto discussa: il Trailing Stop funziona davvero?

    Cos’è il Trailing Stop

    Il Trailing Stop è un ordine che consente di proteggere una porzione dei guadagni generati da un trade tramite l’invio di un ordine stop che si aggiorna seguendo il profitto aperto della posizione.

    Al contrario di altri ordini come il Breakeven Stop, il Trailing Stop non ha un valore fisso al verificarsi del quale la posizione viene chiusa. Potremmo tradurre “Trailing” come “che resta in scia”, e puoi immaginare questo ordine di chiusura proprio come se restasse nella scia di una posizione profittevole.

    Facciamo un esempio pratico per chiarirci le idee. Immagina di aver impostato un Trailing Stop del 10% rispetto al prezzo di acquisto, che poniamo essere €100. In questo caso, se il prezzo scende sotto ai €90, il Trailing Stop verrà innescato e la posizione verrà chiusa.

    Tuttavia, se il prezzo sale fino a €110, il Trailing Stop verrà calcolato come il 10% di tale ammontare, ossia €11. Quindi affinché la posizione venga chiusa, il prezzo dovrà scendere non più fino a €90, bensì fino a €99.

    Questo “aggiustamento” del valore di Stop Loss vale solo se l’operazione continua a crescere in profittabilità. Quindi se il valore dovesse scendere da €100 a €96, per esempio, la soglia di chiusura resterebbe a €90 e non verrebbe calcolata una nuova soglia sulla base del 10% di 96.

    Come accennato, la logica di tale strumento è di proteggere una porzione dei guadagni generati seguendo l'andamento del trade.

    Ne consegue che nel Trailing Stop ci siano due valori da configurare: la soglia di attivazione iniziale e la reattività (cioè la distanza) con cui si segue la posizione. Questa distanza solitamente è espressa in termini percentuali, come nell’esempio, ma può essere espressa anche in termini monetari o in punti.

    Differenze con il Breakeven Stop

    Il Trailing Stop viene a volte confuso con il già citato Breakeven Stop. Ma sebbene a prima vista appaiano molto simili si tratta in realtà di ordini molto differenti.

    Il Trailing Stop, infatti, segue il trade in maniera dinamica, aggiornandosi man mano che il mercato evolve. Il Breakeven Stop prevede semplicemente di spostare lo Stop Loss sul prezzo di entrata non appena la posizione raggiunge un certo livello di profittabilità.

    Quindi sebbene anche il Breakeven Stop venga utilizzato quando una posizione si rivela profittevole, la grande differenza è che esso non viene aggiornato man mano che l’operazione evolve. In alcuni casi il Breakeven può essere posizionato non esattamente nel punto di pareggio, bensì leggermente più in alto o più in basso, ma sicuramente non è caratterizzato dal medesimo dinamismo del Trailing Stop.

    Se ti interessa approfondire l’argomento sul Breakeven Stop e vedere come può essere utilizzato all’interno di una strategia di trading, puoi leggere questo articolo.

    L’inaffidabilità del Trailing Stop nel backtest

    È molto importante tenere a mente che su alcune piattaforme l’utilizzo del Trailing Stop in fase di backtest risulta inaffidabile.

    In questo video, il nostro coach Andrea Nebiolo spiega i motivi alla base di questa inaffidabilità e fornisce un esempio pratico. Se vuoi saltare la parte introduttiva guarda il video a partire dal minuto 3:45.

    Come dimostrato dall'esempio presentato nel video, in fase di backtest la piattaforma esegue i calcoli relativi al Trailing Stop conoscendo già quali sarebbero stati i valori massimi e minimi delle barre, cosa che ovviamente nel trading in tempo reale non è possibile.

    Per sopperire a questo problema, il nostro consiglio per il backtest è quello di evitare parole chiave o funzioni che consentono alla piattaforma di "sbirciare" nel futuro e quindi di falsificare la validità stessa del backtest.

    Esiste anche un'altra soluzione, forse ancora più valida: codificare in autonomia un Trailing Stop in modo tale che gli sia del tutto impossibile fare riferimento a barre future. Così facendo, in backtest la piattaforma si comporterà esattamente come farebbe in live.

    Quanto è realmente efficacie il Trailing Stop

    Come sempre, il nostro obiettivo è fornirti informazioni il più oneste e trasparenti possibile. Sulla base della nostra esperienza e di molteplici test, abbiamo concluso che i benefici derivanti dall’utilizzo del Trailing Stop sono spesso trascurabili.

    E anche adottando le misure suggerite poco fa, ad esempio la programmazione autonoma di un Trailing Stop, i risultati non migliorano in modo significativo.

    In generale, abbiamo notato che il Trailing Stop tende a funzionare meglio in mercati dai movimenti molto ampi, in cui solitamente vengono usati sistemi trend following. In questi casi i benefici sono soprattutto piscologici, in quanto il Trailing Stop combatte eventuali fasi significative di drawdown.

    In questo video, Andrea Unger racconta proprio di aver notato grazie al Trailing Stop un miglioramento enorme in termini di drawdown e anche un leggero miglioramento del net profit su questo tipo di sistemi.

    Al contrario, il Trailing Stop tende a rivelarsi piuttosto inutile in mercati caratterizzati da movimenti più brevi, rapidi e nervosi.

    Conclusione

    In questo articolo abbiamo visto che cos'è il Trailing Stop, quali sono le differenze rispetto al Breakeven Stop e abbiamo accennato alle difficoltà da noi riscontrate nell’utilizzarlo con successo.

    Come sempre puoi utilizzare all’interno della tua attività gli spunti che trovi nei nostri contenuti. Se non l’hai ancora fatto, ti consigliamo di guardare il video che trovi più in alto, così da vedere con i tuoi occhi un esempio pratico di come NON utilizzare il Trailing Stop.