Le medie mobili sono tra gli indicatori tecnici più utilizzati nel trading. Ne esistono diverse tipologie, ognuna con caratteristiche ed impostazioni diverse. In questo articolo spiegheremo come funzionano e come possono essere usate nei trading system. In più ti forniremo uno spunto operativo per creare un sistema molto promettente basato proprio sulle medie mobili.
Nell’analisi tecnica, le medie mobili sono degli indicatori che esprimono l’andamento medio del prezzo di uno strumento finanziario in un determinato periodo di tempo “mobile”.
Diversamente dalla media classica, infatti, in quella mobile il valore della rilevazione più remota viene man mano sostituito con quello più recente.
Così facendo, si ottiene una media relativa a un numero fisso di rilevazione, ad esempio 50, 100 o 200, ma capace di esprimere il trend del mercato.
In linea generale, una media mobile si calcola dividendo i valori “mobili” dei prezzi di un asset finanziario, relativi ad un numero fisso di rilevazioni, per il periodo “n” di riferimento.
Per esempio, se volessimo calcolare una media mobile a 50 giorni, dovremmo prendere in considerazione i valori dei prezzi degli ultimi 50 giorni di un determinato asset, eliminando ogni giorno il valore più remoto e aggiungendo quello più recente.
Generalmente, per misurare una media mobile si utilizza il prezzo di chiusura di una seduta di Borsa ma, volendo, è possibile considerare anche i prezzi di apertura oppure i valori minimi o massimi.
Altrettanta libertà vi è nell’impostazione del timeframe di riferimento: è possibile, infatti, calcolare la media mobile su base oraria, giornaliera, settimanale, mensile etc.
Ciò dipende dall’orizzonte temporale della nostra analisi. Chi ha strategie di breve termine opta, generalmente, per il timeframe orario o giornaliero. Chi invece mira ad un’analisi di più ampio respiro tende ad utilizzare il timeframe mensile o settimanale.
Esistono diverse tipologie di media mobile, ognuna delle quali ha una formula di calcolo specifica.
Vi sono tre tipi principali di media mobile:
Media Mobile semplice
Media mobile pesata
Media mobile esponenziale
Vediamole nel dettaglio.
(“Simple Moving Average” o semplicemente “SMA”)
La SMA è la media mobile più facile da calcolare. Si tratta di una semplice media aritmetica ottenuta sommando i prezzi di n periodi e dividendo il risultato per il numero totale delle rilevazioni.
Questo tipo di media è molto diffuso, soprattutto per la sua semplicità di calcolo. Il problema più grande della media semplice, però, è che nella formula matematica tutti gli input della serie hanno “il medesimo peso”.
Ciò significa che il dato più remoto delle serie ha la stessa rilevanza di quello più recente.
Ad esempio, in una SMA a 10 giorni, ogni valore pesa per il 10% sul totale. Questo problema viene risolto nella formula della media ponderata.
(“Weighted Moving Average” o semplicemente “WMA”)
La WMA è una media aritmetica del prezzo in cui, però, i valori più recenti hanno un peso maggiore rispetto agli input più remoti della serie.
Nel caso, per esempio, di una WMA a 20 giorni, l’input più recente viene moltiplicato per 20, quello del giorno precedente per 19 e così via. Il totale viene poi diviso per la somma dei prodotti. In questo modo, si ottiene una media molto più reattiva ai prezzi e ai trend recenti.
(“Exponential Moving Average” o semplicemente EMA)
La EMA è un tipo di media più complessa, che, come la WMA, assegna un peso diverso ai dati passati. La differenza principale tra la WMA e la EMA è che quest’ultima considera tutti i valori della serie storica di un prezzo, con una ponderazione decrescente di tipo esponenziale e non ordinale.
Ciò significa che i valori più remoti avranno, man mano, una ponderazione infinitesimale. Proprio per la sua complessità, la EMA viene usata, generalmente, dai trader più esperti.
Come abbiamo visto, ogni tipo di media mobile ha caratteristiche, impostazioni e pro/contro diversi.
La scelta, dunque, dipende dalle esigenze operative e dall’orizzonte temporale della strategia di ciascun trader.
Nel grafico seguente possiamo vedere l’andamento delle tre medie mobili sul Crude Oil a 200 periodi.
La linea azzurra rappresenta la SMA, la blu la WMA e la rossa la EMA.
Come si può vedere, la SMA è quella che tende ad adattarsi più lentamente, soprattutto rispetto alla WMA.
Il periodo esprime il numero di candele su cui viene misurata la media mobile. Una media mobile a 20 periodi, ad esempio, prenderà in esame gli input delle ultime 20 candele.
È possibile settare una media mobile su tre periodi principali:
Breve periodo: include, generalmente 5, 10 o 20 periodi.
Medio periodo: comprende un arco temporale che varia da 50 a 80 periodi.
Lungo periodo: dai 100 ai 300 periodi.
Spesso le medie mobili di periodi diversi vengono incrociate per avere spunti operativi e segnali di entrata/uscita.
Le medie mobili vengono utilizzate per tre motivi principali:
Come segnali operativi per individuare possibilità di vendita o acquisto
Come indicatori di trend per analizzare l’andamento di uno strumento finanziario
Per costruire altri indicatori tecnici, come ad esempio le Bande di Bollinger la cui linea centrale è rappresentata proprio da una SMA.
Le medie mobili possono essere usate anche con funzione di supporto o resistenza. È possibile, infatti, scegliere una media mobile e operare sulla sua rottura o, nel caso di strategie trend following, sulla sua tenuta, proprio come si fa con le linee di prezzo.
Per motivi di sintesi, in quest’articolo ci concentreremo sulle prime due funzioni.
Le medie mobili possono essere utilizzate per ottenere segnali rialzisti o ribassisti.
Per farlo, è possibile procedere in due modi:
Incrociando media mobile/prezzo
Incrociando due o più medie mobili.
Nel primo caso, se la linea dei prezzi interseca verso l’alto quella della media mobile, all’interno del timeframe prestabilito, significa che vi è un segnale potenzialmente rialzista.
Nel caso contrario, invece, il segnale è ribassista.
Ovviamente, modificando l’orizzonte temporale anche i segnali potrebbero subire delle modifiche.
La seconda strategia consiste, invece, nell’incrociare due o più medie mobili.
Generalmente si tende a mixare una media mobile “lenta”, ad esempio a 200 giorni, con una più “veloce”, per esempio quella a 50 giorni.
In questo caso, quando la media mobile veloce interseca verso l’alto quella più lenta, vi è un segnale rialzista (detto “golden cross”).
Viceversa, quando l’incrocia verso il basso (il così detto “death cross”), l’indicazione è ribassista.
Le medie mobili di lungo periodo, prevalentemente a 200 o 300 giorni, vengono spesso utilizzate per monitorare i trend in atto sul mercato.
L’utilizzo, in questo caso, è particolarmente indicato per strategie trend following. Il problema principale, però, è che i segnali possono essere colti solo con un certo ritardo.
Nel video seguente, ti mostriamo due utilizzi delle medie mobili prendendo come riferimento l’Heating Oil. Guardandolo, troverai anche un interessante spunto operativo per creare un sistema molto promettente basato sulle medie mobili.
Non perderlo!
Le medie mobili sono tra gli indicatori più utilizzati nel trading. Ne esistono tre tipi principali, ognuno dei quali presenta caratteristiche, funzionalità e impostazioni diverse.
Le medie mobili possono essere usate nel trading principalmente come segnali operativi o come indicatori di trend. È possibile utilizzarle, inoltre, per individuare zone di supporto o resistenza oppure per creare altri indicatori tecnici, come per le Bande di Bollinger.
Solitamente, nel trading sistematico anche le medie mobili, come tutti gli indicatori, andrebbero utilizzate con timeframe superiori o uguali ai 30 minuti, in modo da evitare il rumore di fondo del mercato e quindi un'eccessiva creazione di segnali difficili da filtrare.