I Pivot Point nel trading sistematico: teoria ed esempi pratici

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    I Pivot Point (che possiamo tradurre con “punti cardine”) sono un insieme di formule matematiche usate per individuare determinati livelli di prezzo.

    In questo articolo cercheremo di capire se sono realmente efficaci e che genere di performance possiamo aspettarci utilizzandoli nelle nostre strategie.

    Per farlo utilizzeremo due trading system basati su questo indicatore, uno di tipo reversal e uno di tipo trend following, e ne valuteremo le performance tramite backtest di portafoglio.

    Se non hai familiarità con i termini "reversal" e "trend following", sappi che il termine "reversal" fa riferimento ad una strategia che entra a mercato "contro-trend" (ovvero se il mercato è salito proviamo a entrare short) mentre "trend following" si riferisce ad una strategia che entra a favore di trend (se il mercato è salito proviamo a comprare).

    Se vuoi saperne di più ti consigliamo di leggere questi articoli dedicati alle strategie reversal e trend following.

    Come calcolare i Pivot Point

    Come già accennato, i Pivot Point si usano per determinare la tendenza generale dei prezzi attraverso l'identificazione di determinati livelli, o punti cardine.

    Vediamo di seguito un semplice esempio di calcolo. Nella figura sottostante sono riportate delle barre giornaliere.

    come calcolare i pivot points

    Per calcolare i Pivot Point della barra evidenziata con la freccia blu basta utilizzare la formula scritta nella parte sinistra dell’immagine. Come vedi si tratta di una semplice media aritmetica di tre valori della barra (il massimo “high”, il minimo “low” e il prezzo di chiusura “close”). Questi tre valori fanno riferimento alla barra precedente, come evidenziato dalle frecce nere sulla barra arancione.

    La media aritmetica è il primo valore che ci serve per calcolare i Pivot Point. Per completare il calcolo serviranno poi altri livelli di prezzo, chiamati “supporti e resistenze”.

    Solitamente si calcolano due coppie di questi livelli: S1 ed R1, e S2 ed R2. I valori S1 ed R1, ad esempio, si ottengono moltiplicando due volte il Pivot meno il massimo della giornata precedente per quanto riguarda il livello S1, e due volte il Pivot meno il minimo della giornata precedente per quanto riguarda R1.

    Forse a prima vista può sembrare un calcolo complicato, ma non lo è affatto. Qui sotto trovi un video in cui il nostro coach Alessandro Ntanos ti spiega nel dettaglio tutti i vari passaggi, con tanto di grafici alla mano. Se lo desideri, puoi saltare la parte introduttiva e cominciare a guardare il video dal minuto 3:28, dove trovi appunto il calcolo dei Pivot Point.

    Esempi di utilizzo

    Come accennato all’inizio dell’articolo, l'utilizzo classico prevede l'impiego dei Pivot Point all'interno di strategie di tipo reversal.

    Tuttavia non vi è alcuna regola che vieti di usarli anche in strategie trend following. Anzi, spesso il modo migliore per capire la reale efficacia di un indicatore consiste proprio nel testarlo con diversi setup, ed è esattamente quello che facciamo in questo articolo.

    Strategia reversal con i Pivot Point: meglio evitare

    Nel video riportato sopra Alessandro propone, a partire dal minuto 7:17, un esempio di trading system reversal basato sui Pivot Point e ne testa le performance su un paniere ben diversificato contenente 15 strumenti.

    Tra questi troviamo future energetici (Crude Oil, Heating Oil, Natural Gas e RBOB Gasoline), future valutari (EuroFX e British Pound), future azionari (S&P 500 e DAX), indici obbligazionari (Treasury bond), future sui metalli (Gold) e altre commodity (Wheat).

    Per eseguire questo backtest di portafoglio è stato utilizzato Portfolio Trader, un software della suite di MultiCharts che consente di testare una strategia su un numero molto ampio di futures senza necessità di eseguire test multipli.

    Ti consigliamo di guardare il video per capire meglio come sviluppare la strategia e quali sono le sue performance. In ogni caso, qui sotto riportiamo l'equity line del sistema che, come vedi, produce risultati a dir poco mortificanti.

    pivot point in strategia reversal

    Strategie trend following con i Pivot Point: ne vale la pena?

    Abbiamo appena visto che usare i Pivot Point secondo l'approccio classico, ovvero in strategie di tipo reversal, non produce risultati apprezzabili. Ma cosa succede se li utilizziamo in modo alternativo inserendoli in una strategia di tipo trend following?

    Per rispondere a questa domanda il nostro coach Alessandro ha preparato un altro video in cui propone una strategia trend following basata sui Pivot Point R1 e S1.  Anche in questo caso troverai spiegazioni dettagliate su come sviluppare e testare la strategia. Ti consigliamo dunque di prenderti qualche minuto per guardare il video.

    La strategia mostrata nel video apre posizioni long (quindi compra) quando i prezzi rompono al rialzo la resistenza R1 e apre posizioni short (quindi vende) quando i prezzi rompono al ribasso il supporto S1. Per saperne di più su come funzionano i livelli di supporto e resistenza, puoi fare riferimento a questo articolo.

    Riportiamo di seguito l'equity line prodotta dal sistema sullo stesso paniere di strumenti utilizzato nel test precedente:

    pivot point nel trading sistematico trend following

    Notiamo subito che l’equity line è decisamente migliorata rispetto alla situazione disastrosa precedente.

    Significa dunque che i Pivot Point funzionano nelle strategie di tipo trend following?

    In realtà come mostra Alessandro nel seguito del video, risultati di questo tipo sul paniere di strumenti usati per il backtest si possono ottenere anche con una semplice strategia trend following che entra a breakout dei massimi e minimi della sessione precedente.

    Conclusione

    Stando ai nostri test, sembra dunque che i Pivot Point applicati al trading sistematico non siano in grado di produrre risultati apprezzabili. Infatti, se nell'approccio reversal performano in modo a dir poco disastroso, in quello trend following rappresentano una complicazione praticamente superflua.

    Speriamo che oltre a rispondere alle tue domande sui Pivot Point, questo articolo ti abbia anche trasmesso un principio fondamentale: sempre testare le proprie strategie prima di metterle a mercato, anche quando si basano su indicatori o approcci considerati universalmente affidabili.

    Se ti interessa approfondire questo discorso, puoi leggere questo articolo dove trovi una lista degli indicatori da noi più utilizzati, insieme ad una serie di raccomandazioni per utilizzarli in modo corretto.